Culicoides imicola

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Culicoides imicola
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Diptera
Sottordine Nematocera
Infraordine Culicomorpha
Famiglia Ceratopogonidae
Sottofamiglia Ceratopogoninae
Tribù Culicoidini
Genere Culicoides
Sottogenere Avaritia
Specie C. imicola
Nomenclatura binomiale
Culicoides (Avaritia) imicola
Kieffer, 1913
Sinonimi

Ceratopogon pallidipennis
Carter, Ingram & Macfie, 1920
C. iraquensis
Khalaf, 1957
C. pallidipennis
Carter, Ingram & Macfie, 1920

Il Culicoides imicola Kieffer, 1913, è un insetto dell'ordine dei Ditteri (Nematocera: Culicomorpha). Di interesse medico-veterinario, la femmina di questa specie, ematofaga, è il vettore di virus patogeni agenti di alcune malattie infettive a carico degli animali domestici.

Si presenta come un moscerino di soli 1/1700 grammi di peso, di 2 mm di lunghezza e con le ali macchiettate, attivo soprattutto di mattina e di sera, tra marzo ed ottobre; queste indicazioni valgono almeno nell'emisfero boreale e nelle zone a clima temperato. Nei tropici e nelle regioni subtropicali, è attivo esclusivamente di notte, come tutte le specie del genere Culicoides. La quota di volo del Culicoides imicola non raggiunge più dei 3 metri di altezza.

Le larve nascono da ovature di una sessantina di uova; sono apode e si nutrono di piccoli organismi presenti nell'acqua.

I soli predatori del Culicoides imicola sono i pipistrelli.

Questi insetti sono in grado di proliferare nei luoghi umidi, come sui suoli paludosi e le cavità umide nei fusti degli alberi.

Presenza[modifica | modifica wikitesto]

Il Culicoides imicola, originario delle zone tropicali e subtropicali dell'Africa e dell'Asia, è in grado di adattarsi agli ambienti delle regioni temperate, compresa l'Europa.

In Italia è stato individuato per la prima volta in Sardegna.

Portatore di malattie[modifica | modifica wikitesto]

Il Culicoides imicola è tuttora conosciuto come una minaccia verso gli animali da allevamento, perché vettore di due pericolosi e differenti virus; succhiando il sangue di bovini, caprini, ovini, equini, suini, volatili di cortile, ecc., è in grado di trasferire i suoi patogeni, facendo ammalare gravemente gli animali stessi.

I due principali virus sono:

Una volta in circolo nel sangue, i virus trasmessi da questo insetto attaccano inizialmente le ghiandole salivari e, quindi, sono in grado di trasmettersi agli altri animali anche con l'assunzione di cibo, se vi è presente saliva infettata; dato che si sviluppa in luoghi umidi, quindi in presenza di acqua, può essere trasferito da animale ad animale anche attraverso gli abbeveratoi, sui cui bordi le femmine possono deporre le uova.

Metodi di lotta[modifica | modifica wikitesto]

Contro le larve di Culicoides imicola sono previsti interventi sui focolai, nelle zone umide del terreno o sui bordi delle pozzanghere dove si sviluppano, con trattamenti insetticidi a base di piretroidi.

Contro gli adulti si possono usare, anche su di essi, insetticidi come piretroidi; per limitare la presenza di quest'insetto si può provvedere alla sistemazione di zanzariere in ambienti isolati, oppure anche prevista l'utilizzazione di repellenti per animali con prodotti in soluzione oleosa.

Il controllo di quest'insetto rimane comunque molto difficile e le tecniche sopra descritte non sono sufficienti a controllarlo.

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