Criptofani

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Struttura dei criptofani

I criptofani sono una classe di composti organici supramolecolari studiati e sintetizzati primariamente per la loro capacità di racchiudere al loro interno (incapsulamento) molecole o singoli atomi. L'incapsulamento è specifico data la taglia dell'ospite.

Una applicazione degna di nota dei criptofani è lo stoccaggio di gas idrogeno per il loro potenziale uso in automobili a celle a combustibile. I criptofani possono anche servire come reattori nei quali i chimici organici possono condurre reazioni in condizioni che altrimenti sarebbero inadeguate. Grazie alla loro specifica proprietà di riconoscimento molecolare i criptofani portano con loro grandi aspettative riguardo allo studio delle interazione fra molecole organiche e i loro substrati, soprattutto pertinenti ad applicazioni biologiche e biochimiche [1].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

I criptofani sono gabbie formate da due unità [1.1.1]ortociclofani (vedi ciclotriveratrilene), connessi da tre ponti (Y). Si può anche scegliere i sostituenti periferici R1 ed R2 attaccati all'anello aromatico delle unità monomeriche. La maggior parte dei criptofani esibisce due forme diastereoisomeriche (sin e anti) che si possono distinguere per le loro differenti simmetrie. Questo schema generale offre una varietà di scelte per il quale forma, volume e proprietà chimiche all'interno della gabbia possono essere modificate[1].

Classificazione generale[modifica | modifica wikitesto]

A seconda della loro struttura, le gabbie di criptofani vengono classificate come indica la seguente tabella.[1]

Classificazione di strutture di criptofani note
Struttura Nome
Ponti Y R1 R2  anti   syn  già descritti in
3 × O(CX2)2O, where X is H or D OCX3 OCX3 A Brotin et al.[2]
3 × O(CX2)2O OCH2CO2H OCH2CO2H A3
3 × O(CX2)2O OCH3 H C D
3 × O(CH2)3O OCH3 OCH3 E F
3 × O(CH2)3O OCH2CO2H OCH2CO2H E3
3 × O(CH2)5O OCH3 OCH3 O P
3 × O(CH2)5O OCH2CO2H OCH2CO2H O3
3 × OCH2C≡CC≡CH2O CH3 CH3 γ (gamma) δ (delta)
2 × O(CH2)2O, 1 × O(CH2)3O OCH3 OCH3 223
2 × O(CH2)3O, 1 × O(CH2)2O OCH3 OCH3 233
2 × O(CH2)2O, 1 × O(CH2)4O OCH3 OCH3 224

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) K. Travis Holman, Cryptophanes: Molecular Containers, in Atwood, J. L. and Steed, J. W. (a cura di), Encyclopedia of Supramolecular Chemistry, CRC Press, 2004, pp. 340–348, DOI:10.1081/E-ESMC, ISBN 0-8247-4723-2.
  2. ^ Brotin, T.; Devic, T.; Lesage, A.; Emsley, L.; Collet, A., <1561::AID-CHEM1561>3.0.CO;2-9 Synthesis of deuterium-labeled cryptophane-A and investigation of Xe@Cryptophane complexation dynamics by 1D-EXSY NMR experiments, in Chemistry - a European Journal, vol. 7, n. 7, 2001, pp. 1561–1573, DOI:10.1002/1521-3765(20010401)7:7<1561::AID-CHEM1561>3.0.CO;2-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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