Creep (Radiohead)

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Creep
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaRadiohead
Pubblicazione21 settembre 1992
6 settembre 1993 (riedizione)
Durata3:58
Album di provenienzaPablo Honey
GenereRock alternativo
Grunge
Emo rock
EtichettaEMI, Parlophone
ProduttoreSean Slade, Paul Q. Kolderie
FormatiCD, 45 giri
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[1]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Cile Cile[2]
(vendite: 130 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada (7)[3]
(vendite: 560 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[4]
(vendite: 90 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda (3)[5]
(vendite: 90 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo (3)[6]
(vendite: 30 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[7]
(vendite: 1 200 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[8]
(vendite: 30 000+)
Radiohead - cronologia
Singolo precedente
Singolo successivo
(1993)

Creep è il primo singolo pubblicato dalla band alternative rock inglese dei Radiohead e fa parte del loro album di debutto Pablo Honey (1993). Alla prima distribuzione limitata dell'album (settembre 1992), la BBC Radio 1 l'ha giudicato "troppo deprimente"[9] e lo ha escluso dalla programmazione dopo solo due trasmissioni. Ciononostante il singolo è diventata una delle più grandi hit del gruppo.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Prima uscita inglese (21 settembre 1992):

  1. Creep - 3:55
  2. Lurgee - 3:07
  3. Inside My Head - 3:12
  4. Million Dollar Question - 3:18

Seconda uscita inglese (6 settembre 1993):

  1. Creep
  2. Yes I Am
  3. Blow Out (remix)
  4. Inside My Head (live)

Olanda/Germania e Giappone (1993):

  1. Creep
  2. Yes I Am
  3. Inside My Head (live)
  4. Creep (acoustic)

Soggetto[modifica | modifica wikitesto]

Il frontman del gruppo, Thom Yorke, ha scritto il testo della canzone mentre studiava all'Università di Exeter.

Quando, nel 1993, furono chieste al cantante spiegazioni sul testo di Creep, lui rispose: «Ho notevoli problemi nell'essere un uomo degli anni novanta... Ogni uomo con sensibilità o coscienza verso il sesso opposto avrebbe problemi simili. È un'ardua impresa affermare la propria mascolinità senza sembrare il membro di un gruppo hard-rock... Questo si riflette sulla musica che scriviamo, che pur non essendo effeminata non risulta neanche brutalmente tracotante. È una delle cose che provo continuamente a fare: affermare un personaggio sensuale e provare disperatamente a negarlo.»[10]

Versioni dei Radiohead[modifica | modifica wikitesto]

Della canzone sono state distribuite diverse versioni per via della frase "you're so fucking special" nel testo: un'edizione per le radio che recita "you're so very special" è apparsa in molte compilation ed è stata inclusa come bonus track nella versione statunitense di Pablo Honey; Yorke ha manifestato la scontentezza della band per la versione censurata del brano, che perde così la sua carica d'irritazione. Ma tra i B-sides troviamo altre versioni di Creep, fra cui quella presso il Town & Country Club di Londra (14 marzo 1993) e quella suonata solo dal frontman con la chitarra acustica per il KROQ di Los Angeles (13 luglio 1993), inclusa anche negli EP Itch e My Iron Lung.

Cover di altri artisti[modifica | modifica wikitesto]

  • I Tears for Fears si sono esibiti con una cover di Creep in concerto a New Orleans nel 1993.
  • I Sentenced ha pubblicato una cover di Creep nel 1998 nella versione gold del loro quinto album, Frozen.
  • Nel 2009 Vasco Rossi ha pubblicato il brano Ad ogni costo, con la stessa melodia di Creep e testo italiano completamente diverso.[11]
  • Creep compare anche nell'album dal vivo dei Korn MTV Unplugged.
  • Un'inedita versione di Creep è stata utilizzata nel trailer e nella colonna sonora del film The Social Network, eseguita, con solo ausilio di voce e pianoforte, dal Scala & Kolacny Brothers, un coro femminile belga composto da oltre duecento ragazze.
  • Nel 2012 la cantante statunitense Macy Gray ne ha pubblicato una sua versione nell'album Covered.
  • Nel 2014 la cantante e drag queen statunitense Jinkx Monsoon ne ha pubblicato una sua versione nell'album The Inevitable Album.
  • Nel 2014 la band Postmodern Jukebox insieme a Haley Reinhart ha realizzato una cover presente nell'album Swipe Right for Vintage.
  • Negli ultimi anni la cantante Molly Guldemond della band Mother Mother canta Creep ai loro concerti .

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il singolo è generalmente considerato per la band il trampolino di lancio verso il successo internazionale, ma in realtà riscosse un limitato successo in Gran Bretagna alla sua uscita (nel 1992). Proprio in virtù del palese insuccesso, il gruppo decise di distribuire un secondo singolo, Anyone Can Play Guitar, per promuovere l'album Pablo Honey, e ne pubblicò un terzo (Pop Is Dead) all'inizio del tour mondiale nel 1993.

A fine marzo 1993 la band vola a Israele per il primo assaggio della fama lì acquistata in seguito alla diffusione di Creep su Galei Tzahal. A fine maggio volano negli Stati Uniti, incontrando un maggiore successo: una stazione radiofonica di San Francisco aveva infatti ottenuto la canzone e lentamente Creep invaso le frequenze nazionali. Thom Yorke descrive così la situazione:

«Il mio primo ricordo del viaggio in America è che abbiamo guidato da Parigi, preso il traghetto, guidato fino a Heathrow, volati a New York. Quindi in 20 ore siamo passati da Parigi a Londra a New York, per poi guidare dritti fino a Boston. Mi sono svegliato su un divano, camminato per questo hotel di Boston alle 7 del mattino, acceso MTV e c'era Creep! È stato come, "Oh mio Dio"...».[9]

Creep non ha ancora sfondato in Gran Bretagna, ma quando viene ripubblicato, nel settembre del 1993, a circa un anno dalla prima uscita, raggiunge il settimo posto nel classifica pop.

Alcuni attribuiscono il successo di Creep alla capacità di catturare lo spirito apatico e disilluso dei primi anni novanta, che aveva avuto effetti simili con Loser (di Beck) e aveva catapultato i Nirvana e il movimento grunge.

Quest'ottica fornisce alla band un successo immediato. Il video di Creep è già diventato talmente popolare da apparire in Beavis and Butt-head, su MTV.

Nel marzo 2005 la rivista Q ha collocato Creep al 15º posto fra i "100 Migliori brani alla chitarra" ("100 Greatest Guitar Tracks Ever!")[12].

Melodia[modifica | modifica wikitesto]

La canzone è comunemente riconosciuta per i quattro accordi di chitarra che precedono il ritornello; nelle prime sessioni di prova per la canzone, il chitarrista Jonny Greenwood era stanco dell'andamento lento della canzone e tentava di sabotare la canzone inserendo questi accordi di chitarra. Ed O'Brien ha dichiarato che: «Quello è il suono di Jonny che prova a incasinare la canzone...Non gli piaceva la prima volta che l'abbiamo suonata, così provava a rovinarla.»[13]

Quando il gruppo propose Creep ai produttori Sean Slade e Paul Q. Kolderie, la presentò come "la nostra canzone alla Scott Walker" e i produttori la bocciarono, pensandola una cover.

La canzone è molto simile a The Air That I Breathe (1974), scritta da Albert Hammond e Mike Hazelwood e resa famosa dagli Hollies: le due canzoni hanno un giro di basso molto simile e i versi hanno la stessa struttura metrica e una melodia simile. Proprio per questo, Hammond e Hazelwood sono citati fra gli autori insieme ai cinque membri dei Radiohead.[14]

Esibizioni dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

I primi concerti dei Radiohead erano seguiti principalmente per l'esecuzione di Creep; suonare qualcosa di diverso suscitava l'insoddisfazione del pubblico e ben presto la band ne risentì. La reazione al successo di Creep è il soggetto di My Iron Lung, inserita nell'EP omonimo del 1994 e poi come ottava traccia del loro secondo album, The Bends (1995). Il brano parla di come Creep fosse la canzone che li teneva in vita, il loro "polmone d'acciaio" (iron lung appunto).[senza fonte] In un'intervista, Thom Yorke spiega che per quanto non volessero smettere di suonare Creep, prima di eseguirla facevano spesso commenti a proposito del pochissimo rispetto che nutrivano per chiunque volesse ascoltarla.[senza fonte]

Dalla seconda metà del 1998 i Radiohead non suonarono più Creep dal vivo, fino al bis conclusivo del loro concerto a South Park (Headington, Oxford) del 7 luglio 2001, quando la improvvisarono in seguito al malfunzionamento delle tastiere poco prima dell'inizio di Motion Picture Soundtrack. Da quel momento hanno ricominciato ad inserirla occasionalmente nelle scalette dei loro live, compreso il concerto V Festival del 2006. Dal 2009 il gruppo non l'ha più suonata sino al concerto alla Zenith Arena di Parigi il 23 maggio 2016, nella terza data del tour in supporto all'album A Moon Shaped Pool. Da allora riappare spesso nelle scalette.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1993-2016) Posizione
massima
Australia[15] 6
Austria[15] 15
Belgio (Fiandre)[15] 37
Belgio (Vallonia)[15] 8
Canada[16] 30
Danimarca[15] 18
Francia[15] 17
Germania[15] 50
Irlanda[17] 13
Norvegia[15] 3
Nuova Zelanda[15] 19
Paesi Bassi[15] 13
Portogallo[15] 81
Regno Unito[18] 7
Stati Uniti[19] 34
Stati Uniti (alternative)[19] 2
Stati Uniti (mainstream rock)[19] 20
Stati Uniti (pop)[19] 39
Svezia[15] 35
Svizzera[15] 39

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Auatralian Top 100 Singles (JPG), su i.imgur.com, ARIA Charts. URL consultato il 16 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).
  2. ^ (ES) Galardones, su Sociedad de Productores Fonográficos y Videográficos de Chile. URL consultato il 30 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2020).
  3. ^ (EN) Creep – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 13 luglio 2023.
  4. ^ (DA) Creep, su IFPI Danmark. URL consultato il 24 agosto 2023.
  5. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 22 May 2023, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 20 maggio 2023.
  6. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semana 20 de 2023 - De 12 de Maio a 18 de Maio de 2023 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 24 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2023).
  7. ^ (EN) Creep, su British Phonographic Industry. URL consultato il 14 maggio 2022.
  8. ^ Creep (certificazione), su FIMI. URL consultato il 16 febbraio 2018.
  9. ^ a b (EN) Dave Jennings, Creepshow, in Melody Maker, 25 settembre 1993.
  10. ^ (EN) Jim Sullivan, Creep stumbles onto fame, in The Boston Globe, 8 ottobre 1993 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2007).
  11. ^ "Ad ogni costo", su vascorossi.cmp.it, Vascorossi.net. URL consultato l'11 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2009).
  12. ^ (EN) Q Magazine - 100 Greatest Guitar Tracks Ever!, su rocklistmusic.co.uk, marzo 2005. URL consultato il 21 novembre 2009.
  13. ^ (EN) Radiohead - Pablo Honey (1993), su paulmcgarry.com. URL consultato il 7 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2012).
  14. ^ I Radiohead hanno fatto causa a Lana Del Rey per aver plagiato “Creep” - Il Post, in Il Post, 8 gennaio 2018. URL consultato il 9 gennaio 2018.
    «[Albert Hammond e Mike Hazlewood] fecero causa ai Radiohead, e ottennero di essere inseriti nei credits della canzone e parte dei ricavati.»
  15. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Radiohead - Creep, su Ultratop. URL consultato il 27 maggio 2023.
  16. ^ (EN) Top Singles - September 11, 1993, su Library and Archives Canada. URL consultato il 6 settembre 2019.
  17. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 6 settembre 2019.
  18. ^ (EN) Official Singles Chart Top 75: 12 September 1993 - 18 September 1993, su Official Charts Company. URL consultato il 6 settembre 2019.
  19. ^ a b c d (EN) Radiohead – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 6 settembre 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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