Costanza d'Avalos

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Costanza d'Avalos
Costanza d'Avalos
Convento di Sant'Antonio (Ischia)
Principessa di Francavilla
Stemma
Stemma
In carica1483 - 1541
Principessa consorte di Altamura
Duchessa consorte di Venosa
Contessa di Montescaglioso
Governatrice di Ischia
NascitaNapoli, 1460
MorteIschia, 1541
SepolturaNapoli
Luogo di sepolturaChiesa di Sant'Anna dei Lombardi
DinastiaD'Avalos
PadreInnico I d'Avalos
MadreAntonella d'Aquino
ConiugeFederico del Balzo
ReligioneCattolicesimo

Costanza d'Avalos (Napoli, 1460Ischia, 1541) è stata una nobile di origine spagnola appartenente alla famiglia dei D'Avalos.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Castello aragonese (Ischia), 1860

Era figlia di Innico I d'Avalos, conte di Monteodorisio, e dell'ereditiera Antonella d'Aquino.

Venne data in sposa nel 1477 a Federico del Balzo, figlio di Pirro, principe di Altamura, duca di Venosa e conte di Montescaglioso e Acerra, fratello della regina consorte di Napoli Isabella[1].

Dopo essere rimasta vedova nel 1483 senza figli, Federico I di Napoli le concesse il principato di Francavilla.

Seguì il fratello Innico II d'Avalos a Ischia.

Morti i genitori, il consorte e i fratelli, Costanza assunse il ruolo di capo della famiglia d'Avalos che esercitò con fermezza e autorità. Unì a una raffinata cultura buone capacità di governo che dimostrò nella saggia amministrazione dei suoi feudi.[2]

Nel 1501 Costanza ottenne da Federico I di Napoli il ducato di Francavilla, che venne elevato da Carlo V a principato poco prima della sua morte.

Nel 1503 lottò contro i francesi ottenendo l'anno dopo il possesso dell'isola di cui sarà formalmente governatrice per volere dell'imperatore Carlo V d'Asburgo, insieme alla contea di Montescaglioso. [3]. Nel castello d'Ischia stabilì la sua corte, frequentata dai maggiori umanisti napoletani del tempo, un ambito cenacolo letterario in cui emergevano sua nipote Vittoria Colonna e il poeta Jacopo Sannazaro.[4]

Alcuni studiosi vedono ritratta ne La Gioconda di Leonardo da Vinci non la fiorentina Lisa Gherardini ma Costanza[3][5].

Nel 1528 Carlo V concesse a Costanza tutta l'area che corrisponde all'attuale comune di Pescara[6]. Vale a dire Francavilla e la fortezza regia pescarese e la Pineta.

La principessa morì all'età di 81 anni nel castello aragonese di Ischia. Fu sepolta nella cappella d'Avalos all'interno della chiesa di Sant'Anna dei Lombardi, a Napoli. Aveva nominato erede dei suoi possedimenti il nipote Alfonso III d'Avalos, marchese del Vasto.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Letizia Arcangeli e Susanna Peyronel, Donne di potere nel Rinascimento, Viella, Roma, 2008
  • Silvia La Padula, Il Castello Aragonese d'Ischia, Imagaenaria, Ischia, 1997
  • Flavia Luise, I D'Avalos, Liguori, Napoli, 2006
  • Mariano Marrone, Storia dei d'Avalos, Solfanelli, Chieti, 2019
  • Maria Rosaria Sisto, Il Rinascimento del Cenacolo di Costanza d'Avalos, principessa di Francavilla, nuova edizione, Loffredo, Napoli, 2023

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN120365891 · ISNI (EN0000 0000 7788 3850 · CERL cnp01223099 · GND (DE141122951 · WorldCat Identities (ENviaf-120365891