Corrado III di Borgogna

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Corrado III di Borgogna
Re delle due Borgogne
In carica12 dicembre 937 –
19 ottobre 993
PredecessoreRodolfo II
SuccessoreRodolfo III
Nascita925
MorteVienne, 19 ottobre 993
DinastiaVecchi Welfen (ramo borgognone)
PadreRodolfo II di Borgogna
MadreBerta di Svevia
ConiugiAdelaide di Bellay
Matilde di Francia
Figlidi primo letto:
Corrado
Gisella
di secondo letto:
Berta
Gerberga
Rodolfo
illegittimo:
Burcardo
ReligioneCristianesimo

Corrado III di Borgogna o di Provenza o Corrado I di Arles detto il Pacifico (925Vienne, 19 ottobre 993) fu Re di Arles o delle due Borgogne, dal 937 alla sua morte.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Regno di Arles

Figlio del Re di Borgogna Transgiurana e poi primo Re di Arles o delle due Borgogne, Rodolfo II (come ci conferma il Herimanni Augiensis Chronicon[1] e della moglie, Berta di Svevia (ca. 907-dopo l'8 aprile 962[2]), detta la Filandina, unica figlia femmina, secondo il cronista Liutprando, del duca di Svevia, Burcardo II[3], e di sua moglie Regelinda, figlia del conte di Zurigo, Eberardo II[4][5].
Rodolfo II era figlio del conte e poi re di Borgogna Transgiurana, Rodolfo I (come ci conferma l'Herimanni Augiensis Chronicon[6] e della moglie, Willa di Provenza (873-929, figlia del re di Provenza Bosone (che fosse la figlia di Bosone è confermato da due documenti dei Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomus I, n* 633 e 631 entrambi del 943, in cui il re di Arles, Corrado I, cita il nipote di Willa, Carlo Costantino, definendolo parente[7][8]) e della sua prima moglie di cui non si conoscono né generalità né ascendenti (l'esistenza di questa[6] moglie è confermata dagli Annales Fuldenses, che affermano che il conte di Provenza, Bosone, avvelenò la (prima) moglie[9] e non (come erroneamente da alcuni viene sostenuto) di Ermengarda d'Italia, figlia dell'imperatore Luigi il Giovane e di Engelberga d'Alsazia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'impero carolingio nel 947. In arancione il Regno di Arles

Alla morte del padre, Rodolfo II, secondo il cronista Flodoardo verso la fine del 937[10] Corrado III, ancora minorenne[10], gli succedette nel titolo di re di Arles o delle due Borgogne (Borgogna Transgiurana e Borgogna Cisgiurana unificate.
Secondo lo storico francese Paul Fournier il regno di Arles era uno stato nato per volontà politica. Le varie popolazioni che si trovavano sul territorio non erano unite da nessun saldo legame, la struttura del regno era così artificiale che ci volle del tempo, affinché il regno stesso fosse accetto, anche nella sua denominazione. Alla monarchia non mancava solo il titolo ma anche il potere reale; il potere era nelle mani delle signorie ecclesiastiche di Besançon, Lione e Vienne, poi, nelle contee di Vienne, Moriana e Provenza ed infine, verso la fine del secolo anche nella contea di Borgogna (Franca Contea), e nel marchesato di Provenza. Anche per la capitale non vi fu una residenza fissa: Arles era trascurata e i re preferirono risiedere a Vienne, mentre quando si recavano in Borgogna risiedevano a volte a Basilea, ma preferivano i monasteri e le abbazie come San Maurizio d'Agauno[11].
Corrado entrò nel reale pieno possesso della Cisgiurana (Provenza) solo dopo la morte di Ugo di Provenza, nel 947, con l'aiuto e la protezione del re di Germania, Ottone il Grande[12].
Infatti quando, nel 937, il re d'Italia, Ugo di Provenza, secondo Liutprando, si recò a Ginevra per sposare, il 12 dicembre la madre di Corrado, Berta[13] mentre la sorella di Corrado, Adelaide, (931-999), veniva promessa in sposa al figlio di Ugo, Lotario, Ottone il Grande, appena salito al trono di Germania, partì per la Borgogna, sequestrò Corrado[14], impadronendosi del regno di Borgogna e lo tenne, per quattro anni, sempre con sé e quando, nel 942, lo lasciò libero era sicuro che poteva fidarsi completamente di Corrado[15]. Da allora il re di Borgogna si comportò come un vassallo del re di Germania, Ottone, accompagnandolo in tutte le occasioni importanti e nelle campagne militari[15].
Nel 951 il legame si fece ancora più stretto per il matrimonio di Ottone il Grande con la sorella di Corrado, Adelaide, vedova di Lotario II d'Italia, come ci confermano l'Annalista Saxo[16], ed il cronista, Flodoardo[17].
Ottone, da quel momento, considerò il regno di Borgogna, come appendice dei suoi domini.

Corrado si sposò, dopo il 950, in prime nozze, con Adelaide di Bellay (ca. 940-963/4, che viene citata nel documento n° 1152 dei Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome II, di una donazione del marito, Corrado II[18].

Nel 964, rimasto vedovo, sposò, in seconde nozze, come viene ricordato dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, Matilde di Francia (943-980), figlia del re Luigi IV di Francia, detto d'Oltremare[19] e, secondo il continuatore del cronista Flodoardo, di Gerberga di Sassonia[20](913-984), figlia del re di Germania, Enrico I l'Uccellatore. Matilde era quindi la nipote di Ottone il Grande che, nel 962, era stato incoronato imperatore. Quindi Corrado oltre che essere cognato di Ottone ora ne era anche il nipote.

Nel 972, al fine di rafforzare la sua posizione nel Regno d'Italia, Ottone il Grande affidò a Corrado la contea di Aosta e il cosiddetto Delfinato italiano. Queste regioni comprendono alcuni importanti passi alpini, che avrebbero permesso all'imperatore Ottone di avere libero accesso alla penisola italiana.

Il suo regno coincise con un periodo di pace e prosperità, da cui il soprannome di Pacifico. Dovette subire un'invasione da parte di Ungheresi e Saraceni, che nello stesso tempo entrarono nel suo regno e si scontrarono tra loro. Corrado si scagliò sui contendenti, facendone strage. Fu l'unica guerra che, durante il suo lungo regno, dovette sostenere, con l'appoggio del suo protettore, l'imperatore Ottone il Grande.

Corrado morì il 19 ottobre 993, a Vienne (dove fu tumulato nella cattedrale di San Maurizio[21]), lasciando il regno in eredità al figlio, Rodolfo.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Corrado ebbe due figli da Adelaide[22]:

e quattro da Matilde[22]:

mentre da una sua amante di nome Aldiude[26], un figlio illegittimo[22]:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Corrado II di Borgogna Corrado I di Borgogna  
 
Adelaide d'Alsazia  
Rodolfo I di Borgogna  
Waldrada  
 
 
Rodolfo II di Borgogna  
Bosone I di Provenza Bivin di Vienne  
 
Richilde  
Willa di Provenza  
 
 
 
Corrado III di Borgogna  
Burcardo I di Svevia Adalberto II l'Illustre  
 
Giuditta del Friuli  
Burcardo II di Svevia  
Liutgarda di Sassonia Liudolfo di Sassonia  
 
Oda Billung  
Berta di Svevia  
Eberardo I  
 
 
Regelinda  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, Pag 113 Archiviato il 25 settembre 2017 in Internet Archive.
  2. ^ (LA) Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome II, documento 1127, Pag 217 e 218
  3. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus III: Liudprandi Antapodosis II. par. 60, pag. 299 Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.
  4. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà Sveva - BERTA
  5. ^ (DE) Bertha, su hls-dhs-dss.ch, Historischen Lexicon der Schweiss. URL consultato il 14 maggio 2013.
  6. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, Pag 112 Archiviato il 3 febbraio 2014 in Internet Archive.
  7. ^ (LA) Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomus I, doc. 622, Pag 579
  8. ^ (LA) Recueil des chartes de l'abbaye de Cluny, tomus I, doc. 631, Pag 588
  9. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Annalium Fuldensium Pars Tertia , Pag 392 Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.
  10. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus III, Flodoardi Annales, Pagg. 384 e 385 Archiviato il 4 febbraio 2014 in Internet Archive.
  11. ^ Paul Fournier, "Il regno di Borgogna o d'Arles dal XI al XV secolo", pagg. 385 e 386
  12. ^ C. W. Previté-Orton, "L'Italia nel X secolo", pag. 674
  13. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus III: Liudprandi Antapodosis IV. par. 12, pag. 319 Archiviato il 18 ottobre 2013 in Internet Archive.
  14. ^ C. W. Previté-Orton, "L'Italia nel X secolo", pag. 672
  15. ^ a b Louis Halphen, Il regno di Borgogna, pag. 813
  16. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, Scriptores, tomus VI, Annalista Saxo, anno. 951, pag. 607
  17. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus III: Flodoardi Annales. anno 951, pag. 401 Archiviato il 18 maggio 2014 in Internet Archive.
  18. ^ (LA) Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome II, documento 1152, Pag 242
  19. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 986, Pag 773 Archiviato il 29 giugno 2018 in Internet Archive.
  20. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus III, Flodoardi Annales, anno 966, addit 1, Pag. 407 Archiviato l'11 giugno 2016 in Internet Archive.
  21. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: re di Borgogna - CONRAD
  22. ^ a b c d e (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: re di Borgogna - CONRAD
  23. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, anno 995, Pag 117 Archiviato l'11 marzo 2016 in Internet Archive.
  24. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus IX, Hugonis Floriacensis, Liber qui Modernorum Regum Francorum continet Actus 9, Pag 387 Archiviato il 22 ottobre 2016 in Internet Archive.
  25. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, anno 998, Pag 118 Archiviato il 7 ottobre 2015 in Internet Archive.
  26. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus VIII, Chronicon Hugonis, monachi Virdunensis et divionensis abbatis Flaviniacensis, liber 1, anno 972, Pag 367 Archiviato l'11 marzo 2016 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • C. W. Previté-Orton, "L'Italia nel X secolo", cap. XXI, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1979, pp. 662–701.
  • Louis Halphen, "Il regno di Borgogna", cap. XXV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1979, pp. 807–821.
  • Austin Lane Poole, "Germania: Enrico I e Ottone il Grande", cap. IV, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1979, pp. 84–111.
  • Paul Fournier, "Il regno di Borgogna o d'Arles dal XI al XV secolo", cap. XI, vol. VII (L'autunno del medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1981, pp. 383–410.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Arles Successore
Rodolfo II 937–993 Rodolfo III
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