Corpi armati dello Stato

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Per corpi armati dello Stato si intende il complesso delle forze e dei corpi, sia a ordinamento militare sia civile, della Repubblica Italiana che si avvalgono di armi per svolgere i loro compiti istituzionali.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Forze armate[modifica | modifica wikitesto]

Corpi di polizia[modifica | modifica wikitesto]

I Corpi di Polizia (chiamati anche Forze dell'Ordine) possono avere ordinamento militare o civile, e sono i seguenti:

Corpi di polizia a ordinamento militare[modifica | modifica wikitesto]

  • Arma dei Carabinieri: che è sia una forza armata, con compiti esclusivi di polizia militare per tutte le forze armate, sia un corpo di polizia (gendarmeria). Precedentemente Arma dell'Esercito italiano, con l'emanazione del d.lgs. del 5 ottobre 2000 n. 297, è stata classificata come "forza armata autonoma". Per le funzioni riguardanti l'ordine e sicurezza pubblica dipende funzionalmente dal Ministero dell'interno.
  • Guardia di Finanza: forza di polizia a ordinamento militare, con compiti generale in materia economica e finanziaria.[1] Dipende dal Ministero dell'economia e delle finanze. Ha funzioni di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza, polizia doganale, polizia militare (per gli appartenenti al corpo). Concorre alla difesa militare dello Stato italiano alle dipendenze funzionali del Ministero della difesa, mentre per le funzioni riguardanti l'ordine e sicurezza pubblica dipende dal Ministero dell'interno.

Corpi di polizia a ordinamento civile[modifica | modifica wikitesto]

I corpi di polizia ad ordinamento civile sono:[2]

Attribuzioni e competenze[modifica | modifica wikitesto]

Secondo il DPR 18 luglio 1986, n. 545 ("Approvazione del Regolamento sulla disciplina militare") si stabilisce:

«"Per quel che concerne i Corpi armati dello Stato, le attribuzioni conferite al Ministro della difesa, sono devolute, ai sensi dei rispettivi ordinamenti, ai Ministri alle cui dipendenze dirette i predetti Corpi sono posti"[3]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Corpi armati e ordine pubblico in Italia, (a cura di Livio Antonielli, Claudio Donat), Rubbettino, 2003
  • Adolfo Tenca, Codici penali militari e ordinamento militare, La Tribuna, 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]