Conversione fonetica

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La conversione fonetica è una tecnica di memorizzazione dei numeri. Funziona convertendo i numeri in consonanti e, aggiungendo opportunamente delle vocali, trasformarle in parole che si possono ricordare con più facilità di una serie di numeri, in modo particolare usando altre regole mnemoniche.

Il metodo[modifica | modifica wikitesto]

Ogni cifra viene convertita in una consonante.

Num. Suono Lettere Esempio
1 dentale T, D tè, dea, ateo, due, atto
2 nasale N, GN neo, anno, gnè
3 mugolante M amo, mio, emme
4 vibrante R ara, re, oro, erre
5 liquido L, GL ali, lui, aglio, li
6 palatale C, G (dolci) ciao, oggi, ci, gi, agio
7 gutturale C, G (dure), K occhio, eco, chi, qui, ago, gay, acca
8 labiodentale F, V ufo, uva, via, uffa, avvio
9 labiale P, B boa, ape, oppio, oboe
0 sibilante S, SC, Z sei, esse, zio, ozio, ascia, scia

Per convertire una parola in un corrispondente numerico (e viceversa) vanno rispettate alcune regole:

  • Le vocali non corrispondono a nessuna cifra, quindi non vanno considerate;
  • Le consonanti doppie vanno considerate come un unico suono;
  • Bisogna sempre valutare il suono che la lettera produce. Per esempio, "gl" in "sciogliere" ha un suono liquido, perciò corrisponde a 5, mentre in "glicine" "gl" produce due suoni separati ("g" gutturale e "l" liquida), corrispondenti a 75. Sempre in "sciogliere", "sc" produce un suono sibilante corrispondente a 0, mentre in "scatola" "sc" produce due suoni separati ("s" sibilante e "c" gutturale), corrispondenti a 07.

Parole di esempio[modifica | modifica wikitesto]

Da 1 a 100 (due cifre)
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10
Sedia Zaino Scimmia Zorro Sella Saggio Secchio Sofia Seppia Tasso
11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Dado Tonno Dama Toro Tela Doccia Tacchi TV Topo Naso
21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Nido Nonno Nemo Nero Anello Noci Nico Neve Nube Mazza
31 32 33 34 35 36 37 38 39 40
Moto Mina Mamma Mare Mela Micio Mago Muffa Mappa Razzo
41 42 43 44 45 46 47 48 49 50
Radio Ragno Ramo Orrore Rullo Riccio Riga Rovo Arpa Lisa
51 52 53 54 55 56 57 58 59 60
Latte Lana Lama Alloro Lillo Luce Luca Lava Lupo Gesso
61 62 63 64 65 66 67 68 69 70
CD Cina Gemma Cera Cella Ciccia Cicca Ciuffo Giubba Cassa
71 72 73 74 75 76 77 78 79 80
Gatto Cane Gomma Cuore Gallo Cuccia Cuoco Gufo Coppa Vaso
81 82 83 84 85 86 87 88 89 90
Vite Vino Fiume Faro Foglia Faccia Fico Fava Fibbia Pizza
91 92 93 94 95 96 97 98 99 100
Piede Pane Piuma Birra Palla Bici Pacco Puffo Pipa Discesa
Da 0 a 9 (una cifra)
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Sci Noe Amo Re Ali Ciao Oca Ufo Ape

Storia della conversione fonetica[modifica | modifica wikitesto]

Il precursore della conversione fonetica fu Pierre Hérigone, un matematico ed astronomo francese che nel libro Cursus Mathematici (1634) descrisse per la prima volta un sistema di memorizzazione nel quale i numeri erano convertiti in lettere e sillabe (1 = p, a; 2 = b, e; 3 = c, i; 4 = d, o; 5 = t, u; 6 = f, ar, ra; 7 = g, er, re; 8 = l, ir, ri; 9 = m, or, ro; 0 = n, ur, ru). Così il numero 314159 veniva convertito nella parola cadator. Il sistema però, con l'uso delle vocali e delle sillabe, rendeva difficoltosa e poco pratica la formazione delle parole, e non ebbe fortuna.

14 anni dopo, nel 1648, Stanislaus Mink von Wennsshein nel libro Relatio Novissima ex Parnassus de Arte Reminiscentiae migliorò il sistema di Hérigone eliminando vocali e sillabe, e raggruppando le consonanti seguendo la fonetica (0=t; 1=b,p,w; 2=c,k; 3=f,v; 4=g; 5=l; 6=m; 7=n; 8=r; 9=s).

Il sistema di Mink von Wennsshein (che viene generalmente indicato come l'inventore della conversione fonetica) fu divulgato dal filosofo e matematico Leibniz. Successivamente fu perfezionato da Richard Grey nel 1730 e dal monaco tedesco Gregor von Feinaigle all'inizio dell''800. Nel 1820 Aimé Paris, uno studioso francese della memoria, gli diede le ultime modifiche: ancora oggi utilizziamo questa versione[1].

Il prof. Aureli mise a punto una versione adattata per la lingua italiana, apportando alla più diffusa versione internazionale alcune modifiche, in particolare: 4 = (l), 5 = (s), 6 = (b, p), 7 = (r), 9 = (g), 0 = (c).

Gli usi pratici della conversione fonetica[modifica | modifica wikitesto]

La conversione fonetica può essere utilizzata per ricordarsi dei numeri di telefono, ad esempio associando a ogni coppia di numeri in "1380867043” delle parole: atomo, vaso, feci, casa e rum. Nella conversione delle date, invece, è utile trovare una parola che sia semplice da associare all'evento (ad esempio 1821, anno della morte di Napoleone, può essere convertito in "defunto").

Questo tecnica di memoria è utilizzabile anche per ricordare costanti matematiche come il pi greco o il numero di Eulero.

Nel suo diario, Lewis Carroll riferì di aver utilizzato un sistema di conversione fonetica (che aveva personalmente ricavato dalla versione di Richard Grey) per memorizzare il π (pi greco) fino alla settantunesima cifra decimale.[2]

Una nota storiella per ricordare le prime 32 cifre decimali del pi greco (3,14159265358979323846264338327950) è la seguente: (a ogni parola in maiuscolo è associata uno, due o tre numeri)

«Una TROTA ALPINA voleva volare fino in CIELO, ma prima di partire si mise la MAGLIA, perché aveva paura del freddo: una vera FOBIA. Arrivata in quota incontrò un'OCA, dalla cui coda mancavano delle PIUME. Gliele aveva strappate uno GNOMO VORACE, che quando non mangia oche si sazia divorando NOCI, noci che coglie dai RAMI coperti di MUFFA, sporcandosi la MANICA vicino al POLSO.»

In generale, è importante legare la frase a qualcosa che parte dall'oggetto stesso da ricordare, per evitare di dover ritrovare la chiave di lettura per la frase mnemonica da utilizzare.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Herigone biography
  2. ^ Martin Gardner. Enigmi e giochi matematici. Milano, Bur Rizzoli, 1997. ISBN 8817118052

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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