Consiglio dei ministri dell'Arabia Saudita

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Consiglio dei ministri dell'Arabia Saudita
مجلس الوزراء السعودي
Majlis al-Wuzarā' as-Su'ūdī
StatoBandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
TipoEsecutivo
Istituito1953
daAbd al-Aziz dell'Arabia Saudita
PredecessoreCouncil of Agents
ReSalman
Primo ministroMohammad bin Salman Al Sa'ud
SedePalazzo al-Yamama, Riad

Il Consiglio dei ministri dell'Arabia Saudita (in arabo: مجلس الوزراء السعودي Majlis al-Wuzarā' as-Su'ūdī) è l'organo di Governo del Regno dell'Arabia Saudita. Era precedentemente guidato dal re, che era automaticamente il primo ministro, ma, il 28 settembre 2022, la nomina da parte del Re Salman dell'Arabia Saudita di suo figlio, Mohammad bin Salman Al Sa'ud, alla carica di Primo Ministro ha separato le due cariche[1].

Il Consiglio è composto dal primo ministro, dal principe ereditario, che generalmente è vice primo ministro, e dai ministri. Nel 2017 ci sono ventidue ministri con portafoglio e nove ministri di stato, cinque dei quali hanno responsabilità speciali. Tutti i membri del Consiglio sono nominati con decreto reale.[2]

Il Consiglio dei ministri venne istituito da re Abd al-Aziz nel 1953. È responsabile della "redazione e del monitoraggio dell'attuazione delle politiche interne, estere, finanziarie, economiche, dell'istruzione e della difesa e degli affari generali dello Stato".[2] La legislazione deve essere ratificata con regio decreto e deve essere pienamente compatibile con l'interpretazione della shari'a. Si riunisce ogni lunedì ed è presieduto dal re nella sua qualità di Presidente del Consiglio o da un suo rappresentante.[3]

La legge che disciplina la forma e le funzioni del Consiglio dei ministri venne emanata da re Fahd nel 1993.[2] Tra le altre cose essa stabilisce che tutti i membri del Consiglio devono essere "cittadini sauditi per nascita e ascendenza, ben noti per la giustizia e le capacità e non precedentemente condannati per un reato di immoralità o di disonore".[2]

Membri del consiglio[modifica | modifica wikitesto]

Consiglio dei ministri dell'Arabia Saudita
Incarico Ministro Dal
Re[4] Re Salman bin Abd al-Aziz Al Saud 23 gennaio 2015
Primo ministro Mohammad bin Salman Al Sa'ud 28 settembre 2022
Primo Vice Primo ministro vacante
Secondo Vice Primo ministro vacante
Ministro della difesa Khalid bin Salman Al Sa'ud 28 settembre 2022
Ministro dell'interno Abd al-Aziz bin Sa'ud Al Sa'ud 21 giugno 2017
Ministro degli affari esteri Faisal bin Farhan Al Saud 23 ottobre 2019
Ministro delle municipalità e degli affari rurali Abdullatif bin Abdulmalik bin Omar Al Alshailkh 29 aprile 2015
Ministro della Guardia nazionale Abd Allah bin Bandar Al Sa'ud 27 dicembre 2018
Ministro degli affari islamici, della convocazione e della guida Sceicco Abdullatif bin Abdulaziz Al Ash-Shaikh 2 giugno 2018
Ministro dell'istruzione Ahmed bin Mohammed Al-Issa 11 dicembre 2015
Ministro della giustizia Waleed bin Mohammad Al Samaani 29 gennaio 2015
Ministro dell'energia, dell'industria e delle risorse minerarie Khalid bin Abd al-Aziz Al Faleh 7 maggio 2016
Ministro dei trasporti Suleiman Al Hamdan 7 maggio 2016
Ministro della salute Tawfiq bin Fawzan Al Rabieh 7 maggio 2016
Ministro del commercio e degli investimenti Majid bin Abd Allah Al Qasabi 29 gennaio 2015
Ministro della pianificazione e dell'economia nazionale Mohammed al-Tuwaijri 4 novembre 2017
Ministro dell'informazione Awwad Saleh al-Awwad 22 aprile 2017
Ministro della cultura Badr bin Abd Allah bin Mohammed bin Farhan Al Saud 2 giugno 2018
Ministro del servizio civile Khalid bin Abd Allah Al Araj 2015
Ministro del lavoro e dello sviluppo sociale Mufrej bin Sa'd Al Haqbani 7 maggio 2016
Ministro della funzione pubblica Essam bin Saeed 22 aprile 2017
Ministro delle finanze Mohammed Jada'an novembre 2016
Ministro dell'agricoltura, delle risorse idriche e dell'ambiente Abd al-Rahman bin Abd al-Mohsen Al Fadhly 29 gennaio 2015
Ministro del pellegrinaggio e dell'umrah Muhammad Saleh Benten 7 maggio 2016
Ministro per l'alloggio Majed bin Abd Allah Al Hogail 13 luglio 2015
Ministro delle comunicazioni e delle scienze informatiche Abd Allah bin Amer Al-Sawahah 22 aprile 2017
Ministro del lavoro e dello sviluppo sociale Ahmad bin Sulaiman Alrajhi 2 giugno 2018
Ministro di Stato Abd al-Aziz bin Abd Allah Al Sa'ud 2015
Ministro di Stato per gli affari politici Muttlab bin Abd Allah Al Nafissa 1995
Ministro di Stato Sa'd bin Khalid Al Jabry 2015
Ministro di Stato per il commercio estero Musa'id bin Mohammed Al Eiban 1995
Ministro di Stato Mohammad bin Abdulmalik Al Alshaikh 2015
Ministro di Stato per gli affari dell'Assemblea Consultiva Mohammad bin Faysal Abu Saq 2014
Ministro di Stato Khalid bin Abd al-Rahman Al Eissa 2015
Ministro di Stato Essam bin Saad bin Saeed 2015
Ministro di Stato per gli Affari Esteri Adel bin Ahmed al-Jubayr 27 dicembre 2018

Semplificazione dell'esecutivo[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 gennaio 2015 re Salman ordinò importanti modifiche al suo Governo oltre a un notevole rimpasto. Con una vasta gamma di decreti, nel tentativo di semplificare il processo decisionale e rendere il governo più efficiente, il re abolì dodici enti pubblici - vale a dire, il Comitato superiore per la politica di istruzione, il Comitato superiore per l'organizzazione amministrativa, il Consiglio del servizio civile, la Commissione superiore della Città della scienza e della tecnologia "Re Abd al-Aziz", il Consiglio dell'istruzione superiore e dell'università, il Consiglio supremo dell'istruzione, il Consiglio supremo per il petrolio e i minerali, il Consiglio economico supremo, il Consiglio della sicurezza nazionale, il Consiglio supremo dell Città per le energie atomica e rinnovabili "Re Abd Allah", il Consiglio supremo per gli affari islamici e il Consiglio supremo per gli affari dei disabili - responsabili della definizione delle politiche in settori che vanno dall'energia all'istruzione. Per eliminare le ridondanze, re Salman li ha sostituiti con due nuovi consigli legati al Consiglio dei ministri: il Consiglio per gli affari politici e di sicurezza, guidato dall'allora principe ereditario Muḥammad bin Nāyef Āl Saʿūd, e il Consiglio per gli affari economici e di sviluppo, guidato dall'attuale principe ereditario Mohammad bin Salman Al Sa'ud.[5][6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il re dell’Arabia Saudita ha nominato suo figlio, il principe ereditario Mohammed bin Salman, primo ministro, Il Post, 27 settembre 2022.
  2. ^ a b c d The Law of the Council of Ministers, su saudiembassy.net, Royal Embassy of Saudi Arabia, Washington, DC. URL consultato il 27 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2010).
  3. ^ Saudi Arabia Government, su The Saudi Network. URL consultato il 27 giugno 2010.
  4. ^ Ex-Primo Ministro
  5. ^ Saudi Arabia - Government - King Salman reorganises Cabinet - Trade Bridge Consultants, su tradebridgeconsultants.com. URL consultato il 23 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2016).
  6. ^ Copia archiviata (PDF), su belfercenter.ksg.harvard.edu. URL consultato il 23 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2016).
  7. ^ Ahmed Al Omran e Summer Said, Saudi King Shuffles Cabinet, But Leaves Oil Minister, su wsj.com, 29 gennaio 2015. Ospitato su www.wsj.com.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Asia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Asia