Connettore IDC

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A sinistra un cavo a nastro grigio con trefoli esposti per saldatura su circuito stampato, a destra un cavo a nastro multicolore crimpato su un connettore IDC della 3M
Le lame del contatto elettrico (dorate) all'interno del connettore IDC
Il cavo a nastro con l'isolante perforato da un connettore IDC

Un Connettore IDC (insulation-displacement contact) anche noto come insulation-piercing contact (IPC) è un connettore elettrico disegnato per essere connesso ad un cavo elettrico (singolo o multiplo tipo "flat", cavo a nastro) mediante la crimpatura e la conseguente perforazione del materiale isolante posto attorno al filo interno elettrico.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I connettori IDC si basano sulla tecnologia elettrica della crimpatura e della tecnica wire-wrap originariamente sviluppata dalla Western Electric e dalla Bell Telephone Labs ed altri.[3]

Inizialmente usati per applicazioni in elettronica di segnale a basso voltaggio, vennero poi usati anche per segnali di potenza.[4][5]

Cavo a nastro[modifica | modifica wikitesto]

La marcatura "V" indica il pin 1

Il cavo a nastro è usato per il crimpaggio di connettori IDC multipolari fino a decine di contatti. Il pin 1 è generalmente indicato da una freccia o "V". L'equivalente pin 1 del cavo è solitamente colorato di rosso (su cavo grigio). Il pin 2 sul connettore è opposto al pin 1, il pin 3 è adiacente al pin 1 e così via per tutta la lunghezza del connettore, che copre la lunghezza anche del cavo a nastro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Basics of Design Engineering http://www.machinedesign.com/BDE/Electrical/bdeee10/bdeee10_3.html#insulate Archiviato il 3 aprile 2007 in Internet Archive.
  2. ^ Robert D Malucci, Insulation Displacing Connector Technology, su molex.com, Molex Incorporated. URL consultato il 27 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2016).
  3. ^ John Sprovieri, Making Contact, in Assembly Magazine, 1º febbraio 2001. URL consultato il 27 marzo 2011.
  4. ^ Copia archiviata (PDF), su updates.clipsal.com. URL consultato il 25 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2021).
  5. ^ Copia archiviata, su clipsal.com.au. URL consultato il 25 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2013).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]