Conicalcite

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Conicalcite
Classificazione Strunz8.BH.35
Formula chimicaCaCu(AsO4)(OH)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinoortorombico
Classe di simmetriadisfenodiale
Parametri di cellaa = 7.393(1) Å, b = 9.220(1) Å, c = 5.830(1) Å
Gruppo puntuale2 2 2
Gruppo spazialeP 212121
Proprietà fisiche
Densità4.1[1], 4.3[2] g/cm³
Durezza (Mohs)4.5[1][2]
Sfaldaturanessuna[1][2]
Fratturairregolare[1][2]
Coloreverde[1][2], giallo-verde[1][2], giallo verdastro[2]
Lucentezzavitreo[1][2], oleoso[1][2], terroso[1][2]
Opacitàsottotraslucido[1], traslucido[1][2]
Striscioverde chiaro[1][2]
Diffusioneraro[3]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La conicalcite è un minerale appartenente al gruppo dell'adelite-descloizite. È un arseniato basico di calcio e rame dallo spiccato colore verde. Fu scoperto nel 1849 da due tedeschi: il mineralogista August Breithaupt e il chimico Carl Julius Fritzsche in una miniera di rame vicino Cordova in Andalusia (Spagna). Lo nominarono con l’unione di due parole greche: Konis (polvere) e Chalkos (rame).[4]. Minerale di origine secondaria, si ritrova in croste o in masse fibrosoraggiate nei depositi di rame.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Consiste di aggregati fibrosi tipicamente radiali[1][2]. Talvolta si presenta in forma di croste, da botroidali a reniformi[2]. Più spesso come masse estese (massivo)[1][2]. I cristalli sono rari e, quando si presentano, sono prismatici e brevi[2]. È solubile in acido cloridrico. Il colore verde mela brillante è distintivo e caratteristico della conicalcite ed aiuta a distinguerla dalla malachite. La scorodite ha un colore verde simile ma un diverso abito cristallino.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Si forma come minerale secondario nelle zone ossidate dei depositi di rame[2]. È stata rinvenuta in Spagna, a Levrion in Grecia, in Siberia Occidentale, in Sassonia (Germania), in Polonia, nel deserto di Atacama (Cile) e negli U.S.A., a Bisbee (Arizona) e a Mammoth (Utah).[5].

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

Aggregati fibrosi tipicamente radiali[1][2], Croste botroidali o reniformi, massivo[1], rari cristalli prismatici e brevi[2]. Può trovarsi associata a Cuproadamite, olivenite, beudantite, scorodite, azzurrite e malachite. [6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Scheda tecnica del minerale su webmineral.com
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Scheda tecnica del minerale su mindat.org
  3. ^ Annibale Mottana, Rodolfo Crespi, Giuseppe Liborio, "Minerali e rocce", Mondadori Editore, 1977"
  4. ^ ”Mindat.org”
  5. ^ ” Hughes Mark, Enciclopedia Treccani”
  6. ^ ”R. Hochleitner, Guida ai Minerali, Ricca editore, 2017”

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