Congregazione cristiana dei testimoni di Geova in Italia

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Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova
Classificazionemillenarista
Orientamentorestaurazionista
Fondata1903
Distaccata daWatch Tower Bible and tract Society of Pennsylvania
SeparazioniChiesa del Regno di Dio
Chiesa cristiana millenarista
Congregazioni3 041
Membri251 650
La Vedetta di Sion (1 Ottobre 1903)

I testimoni di Geova sono presenti in Italia dal 1903, anno in cui fu edita per la prima volta l'edizione italiana della Watch Tower (La Torre di Guardia). Durante il fascismo, i credenti appartenenti ai testimoni di Geova (come quelli di altre confessioni religiose acattoliche) vennero perseguitati. I pochi testimoni di Geova italiani furono imprigionati e messi al confino. Alcuni furono rinchiusi nei campi di concentramento nazisti dove almeno un Testimone italiano trovò la morte.

Secondo dati forniti dal movimento nel 2016, in Italia i Testimoni di Geova attivi nell'opera di predicazione sono 251.092 e contano 2.976 congregazioni che si radunano in sale del Regno aperte al pubblico. Nello stesso anno in Italia sono state battezzate 4.915 persone e alla Commemorazione della morte di Gesù Cristo hanno assistito 438.412 persone[1][2].

Secondo una ricerca del Centro studi sulle nuove religioni (CESNUR) del 2002, i testimoni di Geova sono la seconda religione in Italia, se si considerano i cittadini italiani, o la terza (dopo i musulmani contando tutti gli abitanti). La loro crescita più significativa è avvenuta in Italia nel periodo dagli anni 1960 agli anni 1980 (più 317%).

La Congregazione cristiana dei testimoni di Geova è riconosciuta dalla Repubblica Italiana italiano come confessione religiosa ai sensi dell'art. 2 L. n. 1159/1929 e dell'art. 10 R.D. n. 289/1930. La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è stata riconosciuta come ente morale, con personalità giuridica, con decreto del presidente della Repubblica 31 ottobre 1986, n. 783, su conforme parere del Consiglio di Stato.

Tra la Repubblica Italiana e la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è stata stipulata un'intesa ai sensi dell'art. 8 della Costituzione. Il testo, datato 18 novembre 1999 e approvato a maggioranza dal Consiglio dei ministri il 21 gennaio 2000, è stato sottoscritto dal Governo il 20 marzo 2000. A questo schema di intesa non è ancora seguita però la legge d'approvazione[3] (di competenza parlamentare), il che implica che non se ne può assumere l'immediata efficacia nel diritto statuale. In data 4 aprile 2007 è stato firmato a Palazzo Chigi un nuovo testo dell'intesa[4], che dovrà essere sottoposto al Consiglio dei ministri per la successiva trasmissione al Parlamento per la conseguente ratifica[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annuario dei Testimoni di Geova del 2017
  2. ^ Testimoni di Geova nel mondo: Italia
  3. ^ Carlo Cardia, Principi di diritto ecclesiastico, Torino, G. Giappichelli Editore, 2010, pp. 251-253.
  4. ^ Confessioni religiose, Prodi firma nuove intese, su governo.it, 4 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2007).
  5. ^ Otto per mille, su uaar.it, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. URL consultato il 27 aprile 2014.
    «L'inserimento dei Testimoni di Geova e degli islamici nel meccanismo della ripartizione dell'Otto per mille dell'IRPEF, grazie al meccanismo delle scelte inespresse, causerebbe un danno valutabile in centinaia di milioni di Euro per la Chiesa cattolica. Questo secondo alcuni spiega il motivo perché la Chiesa, attraverso i parlamentari cattolici, blocca l'accordo (già sottoscritto) con i Testimoni di Geova e impedisce l'avvio di trattative con gli islamici.»

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