Conepatus

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Conepatus
Conepatus leuconotus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Carnivora
Sottordine Caniformia
Famiglia Mephitidae
Genere Conepatus
Gray, 1837
Specie

Conepatus Gray, 1837 è un genere della famiglia dei Mefitidi. Comprende le quattro specie note comunemente come skunk dal naso di porco, tutte originarie delle Americhe e caratterizzate da colorazione bianca su dorso e coda e nera sulle regioni inferiori[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Conepatus comprende quattro specie[2]:

Fino a non molto tempo fa gli studiosi erano soliti suddividere C. leuconotus in due specie, diverse per colorazione: C. mesoleucus, noto comunemente come skunk dal naso di porco occidentale, e C. leuconotus, o skunk dal naso di porco orientale, presente nel Texas meridionale e nello Stato messicano di Veracruz[3][4]; studi più recenti, tuttavia, hanno dimostrato che entrambi i taxa appartengono a una stessa specie, che ha ricevuto il nome di C. leuconotus per diritto di priorità tassonomica[5][6].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Conepatus humboldtii.

Le varie specie di skunk dal naso di porco hanno dimensioni variabili, ma tra essi vi sono i rappresentanti più grandi della famiglia dei Mefitidi. Sono tutti caratterizzati da un manto piuttosto breve, in particolar modo sulla coda, che non è folta e cespugliosa come quella delle altre moffette. Il naso si prolunga in un caratteristico «muso», glabro all'estremità e ai lati, che molto probabilmente viene utilizzato per rovistare nel terreno alla stessa maniera di quello dei maiali. Le zampe anteriori sono munite di artigli lunghi e robusti, impiegati per dissotterrare gli insetti dei quali questi animali si nutrono[3]. Inoltre, la muscolatura delle zampe anteriori e delle spalle è molto sviluppata, come quella del tasso; questa caratteristica fa di questi animali dei provetti scavatori. Per questo motivo, in alcuni luoghi questi animali vengono chiamati Badger Skunk, cioè «moffette-tasso». L'estensione della striscia bianca sul dorso e la colorazione della coda era alla base della presunta suddivisione tra C. mesoleucus e C. leuconotus. Gli esemplari orientali, infatti, hanno una striscia dorsale sottile e una chiazza nera sotto la base della coda, mentre quelli occidentali hanno una striscia dorsale larga e la coda interamente bianca. Il manto degli skunk dal naso di porco è ruvido e rigido e non è affatto richiesto in pelletteria come quello dei loro cugini più settentrionali. Questi animali hanno abitudini notturne[3].

Gli esemplari orientali di skunk dal naso di porco (i C. leuconotus ante-litteram) hanno dimensioni generalmente maggiori di quelli occidentali (i «C. mesoleucus»). Le femmine degli esemplari orientali misurano 58–74 cm di lunghezza, sono alte al garrese 19–34 cm e pesano 2–4 kg, e i maschi sono lunghi 56–92 cm, sono alti 22–41 cm e pesano 3-4,5 kg. Gli esemplari occidentali, invece, misurano 40–84 cm, sono alti 13–35 cm e pesano 1,1-2,7 kg; i maschi, tuttavia, sono molto più grandi delle femmine e in alcuni casi possono raggiungere i 4,5 kg[3]. I «C. mesoleucus», inoltre, hanno denti più piccoli dei «C. leuconotus»[4].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Nelle zone dove le specie di Conepatus condividono l'areale con quelle del genere Mephitis, entrambi i generi vivono negli stessi habitat. Gli skunk dal naso di porco si incontrano lungo i corsi d'acqua, dove la vegetazione è rigogliosa e vi è maggiore abbondanza di cibo, o nei canyon e sulle pendici dei monti.

Per proteggersi, gli skunk dal naso di porco si costruiscono la tana da soli, generalmente su un argine, sotto una roccia o tra le radici di un albero, ma non esitano a prendere possesso delle tane abbandonate da altri animali o di cavità naturali tra le rocce. Avendo abitudini rigorosamente notturne, vengono avvistati meno frequentemente delle moffette del genere Mephitis, perfino nelle località dove sono piuttosto numerosi. Generalmente vengono avvistati nella boscaglia e in praterie semi-aperte. Tuttavia, popolano anche terreni rocciosi, i letti di fiumi in secca delle aree semi-desertiche e le praterie di mesquite.

Dal momento che negli ultimi anni il numero di avvistamenti di skunk dal naso di porco si è andato rarefacendo, gli studiosi temono che questa specie sia in diminuzione[3].

Sebbene anche le specie dei generi Spilogale e Mephitis si nutrano soprattutto di insetti, i Conepatus hanno una dieta ancor più insettivora. Infatti, con il loro naso glabro, frugano costantemente sul terreno alla ricerca di Coleotteri e larve di ogni sorta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Lo skunk delle Ande (C. chinga) è presente in Argentina settentrionale, Bolivia, Brasile meridionale, Cile, Perù e Uruguay[7]. Lo skunk della Patagonia (C. humboldtii) trova il proprio habitat ideale nelle aperte distese erbose della Patagonia (Cile e Argentina)[8]. Lo skunk dal naso di porco (C. leuconotus), la specie più diffusa, è presente in una vasta area compresa tra le regioni meridionali della Costa del Golfo degli Stati Uniti d'America e il Nicaragua, attraverso Messico, Guatemala e Honduras[4]. Lo skunk delle Amazzoni (C. semistriatus) occupa un areale discontinuo comprendente Messico (Veracruz, Tabasco e Yucatán), Belize, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Brasile e Perù[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Skunk. Columbia Electronic Encyclopedia, 6Th Edition [serial online]. October 2011;:1. Available from: Academic Search Premier, Ipswich, MA. Accessed November 29, 2011.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Conepatus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ a b c d e Roland Kays, Mammals of North America, Princeton, New Jersey, Princeton University Press, 2002, pp. 180–182, ISBN 0-691-07012-1.
  4. ^ a b c d Raymond Hall, The Mammals of North America Volume II, Canada, Wiley-Interscience Publication, 1981, pp. 1025–1028, ISBN 0-471-05444-5.
  5. ^ Western Hog-nosed Skunk
  6. ^ Cuarón AD & Helgen H (2008). Conepatus leuconotus. In: IUCN 2008. IUCN Red List of Threatened Species. Downloaded on 2008-10-24.
  7. ^ Emmons, L. & Helgen, K. (2008). Conepatus chinga. In: IUCN 2008. IUCN Red List of Threatened Species. Downloaded on 29 November 2010.
  8. ^ Zapata, Sonia C.; Travaini, Alejandro; Martínez-Peck, Rolando (January 2001), "Seasonal feeding habits of the Patagonian hog-nosed skunk Conepatus humboldtii in southern Patagonia", Acta Theriologica 46: 97–102

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