Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi

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Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi
(ES) Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños
(PT) Comunidade dos Estados Latino-Americanos e Caribenhos
(FR) Communauté des États Latino-américains et Caribéens
AbbreviazioneCELAC
TipoOrganizzazione internazionale
Fondazione23 febbraio 2010
Area di azione33 stati membri
Presidente pro temporeBandiera dell'Honduras Xiomara Castro
Lingue ufficialispagnolo, portoghese, francese
Sito web

La Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (in spagnolo: Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños, CELAC, portoghese: Comunidade de Estados Latino-Americanos e Caribenhos, francese: Communauté des États américains et Latino-Caribéens) è un blocco regionale di nazioni dell'America Latina e dei Caraibi creato il 23 febbraio 2010 al "Vertice sull'unità dell'America Latina e dei Caraibi" tenuto a Playa del Carmen, in Messico.[1]

La CELAC è stata creata per approfondire l’integrazione latinoamericana e ridurre la significativa influenza degli Stati Uniti sulla politica e sull’economia dell’America Latina. È visto come un’alternativa all’Organizzazione degli Stati Americani (OAS), un organismo regionale fondato dagli Stati Uniti e da altre 21 nazioni dell’America Latina come contromisura alla potenziale influenza sovietica nella regione.[2][3] Cuba, che è stata sospesa dall'OAS nel 1962 e da allora ha rifiutato di rientrarvi, ora è membro della CELAC.[2]

Si tratta di tutti i paesi sovrani nelle Americhe, ad eccezione di Canada e Stati Uniti. I paesi europei con dei territori nel continente americano (Francia, Paesi Bassi, e Regno Unito) non sono rappresentati nella CELAC.

È l'erede del Gruppo Rio e del Vertice dell'America Latina e i Caraibi (CALC).[4]. Fu creata il 23 febbraio 2010 nella sessione del Vertice dell'unità dell'America Latina e i Caraibi, a Playa del Carmen in Messico e costituita definitivamente nel vertice di Caracas del 2011 e il primo vertice si tenne l'anno seguente in Cile.[5]

Nel giugno 2023, la CELAC ha riconosciuto il carattere latinoamericano e caraibico dell'isola di Porto Rico e “invita l'Assemblea generale delle Nazioni Unite a esaminare la questione di Porto Rico nella sua interezza e in tutti i suoi aspetti. possibile”.Cubadebate.

Stati membri[modifica | modifica wikitesto]

Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi.
Totale popolazione: 591.662 milioni (2011)
Area Totale: 20.438 million sq km
Densità: 28.95/sq km

Fanno parte della CELAC trentatré paesi dove si parlano cinque lingue diverse:

Diciotto paesi di lingua spagnola (56% della superficie, il 63% della popolazione)

Un paese di lingua portoghese (42% della superficie, il 34% della popolazione)

Un paese di lingua francese (0,1% della superficie, 1,6% della popolazione)

Dodici paesi di lingua inglese (1,3% della superficie, 1,1% della popolazione)

Un paese di lingua olandese (0,8% della superficie, lo 0,1% della popolazione)

Dodici paesi sono in Sud America, che rappresenta l'87% della superficie e il 68% della popolazione.

Vertici[modifica | modifica wikitesto]

Fino ad ora si sono tenuti cinque vertici del CELAC e un altro è stato programmato.

Vertice Anno Città Paese ospite
* 2010 Playa del Carmen Bandiera del Messico Messico
* 2011 Caracas Bandiera del Venezuela Venezuela
I 2013 Santiago del Cile Bandiera del Cile Cile
II 2014 L'Avana Bandiera di Cuba Cuba
III 2015 San José Bandiera della Costa Rica Costa Rica
IV 2016 Quito Bandiera dell'Ecuador Ecuador
V 2017 Punta Cana Bandiera della Rep. Dominicana Rep. Dominicana
* 2018 Nessuna Bandiera di El Salvador El Salvador
* 2019 Nessuna Bandiera della Bolivia Bolivia
* 2020 Nessuna Bandiera del Messico Messico
VI 2021 Città del Messico Bandiera del Messico Messico
VII 2023 Buenos Aires Bandiera dell'Argentina Argentina

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Presidents Agree to Create Community of Latin American and Caribbean States, su mexidata.info, 1º marzo 2010. URL consultato il 7 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2012).
  2. ^ a b (EN) Mexico gives birth to the Community of Latinamerican and Caribbean States, su MercoPress. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  3. ^ (EN) Ginger Thompson e Alexei Barrionuevo, Quake Overshadows Clinton Tour of Region, in The New York Times, 1º marzo 2010. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  4. ^ (ES) Presidentes constituyen la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños, su ideal.es, EFE, 23 febbraio 2010. URL consultato il 7 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2012).
  5. ^ «América Latina insiste en la necesidad de integrarse para luchar contra la crisis. Los jefes de Estado que participan en la cumbre de América Latina y el Caribe insisten en la necesidad de blindar el crecimiento de la región», artículo del 2 de noviembre de 2011 en el diario El País (Madrid).

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