Communiqué

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Communiqué
album in studio
ArtistaDire Straits
Pubblicazione15 giugno 1979
Durata42:42
Dischi1
Tracce9
GenereRoots rock[1][2][3]
Pub rock[1][2]
Blues rock[1][2][3]
EtichettaVertigo Records
ProduttoreBarry Beckett, Jerry Wexler
Registrazione27 novembre 1978 - 10 gennaio 1979
FormatiLP, CD, MC, download digitale
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[4]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia[5]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[6]
(vendite: 7 500+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[7]
(vendite: 500 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada (2)[8]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Francia Francia (2)[9]
(vendite: 600 000+)
Bandiera della Germania Germania[10]
(vendite: 500 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[11]
(vendite: 100 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[12]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[13]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera (3)[14]
(vendite: 150 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[15]
(vendite: 25 000+)
Dire Straits - cronologia
Album precedente
(1978)
Album successivo
(1980)
Singoli
  1. Lady Writer
    Pubblicato: 13 luglio 1979
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[2]

Communiqué è il secondo album della band inglese Dire Straits. Dall'album è stato estratto il singolo Lady Writer, che ha raggiunto la 45ª posizione nella Billboard Hot 100.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Communiqué è stato registrato tra il 28 novembre ed il 12 dicembre del 1978 presso i Compass Point Studios di Nassau e prodotto da Jerry Wexler e Barry Beckett. L'album è stato il primo nella storia a raggiungere il numero uno della classifica tedesca nella sua prima settimana di uscita, nel mentre il loro album d'esordio Dire Straits occupava il terzo posto della stessa classifica. La seconda fatica della band inglese ha riscosso notevole successo anche in Nuova Zelanda (per due settimane) e Svezia (per sei settimane), paesi in cui ha raggiunto il primo posto in classifica, oltre che negli USA (undicesimo posto e disco d'oro), in Francia (doppio disco di platino), nello stesso Regno Unito (quinto posto e disco di platino) ed in Austria (settimo posto). Complessivamente, Communiqué ha venduto circa 8 milioni di copie in tutto il mondo, di cui 3,6 milioni nella sola Europa.

Nonostante il buon riscontro di vendite, il disco ha ottenuto un'accoglienza critica più fredda rispetto al debutto. William Ruhlmann di AllMusic ha scritto che il secondo album «sembrava poco più che una copia carbone del suo predecessore con materiale meno convincente»[2]. Il critico ha comunque elogiato Lady Writer per la sua somiglianza con Sultans of Swing[2].

Copertina[modifica | modifica wikitesto]

La copertina dell'album è stata realizzata da un'agenzia di pubblicità che lavorava per la Phonogram, la Grant UK Advertising. L'idea di base si rivelò essenziale e vincente: la copertina di Communiqué è stata considerata la migliore dell'anno agli NME Awards del 1979.

I brani[modifica | modifica wikitesto]

Once Upon a Time in the West[modifica | modifica wikitesto]

La prima traccia dell'album, particolarmente ricca di fraseggi chitarristici, è anche uno dei brani più rappresentativi del disco[16]. Once Upon a Time in the West si è affermata inoltre come uno dei "cavalli di battaglia" del gruppo in concerto: impreziosita da nuovi arrangiamenti e da lunghi passaggi strumentali, la canzone apriva gli spettacoli dell'On Location World Tour e della tournée Dire Straits 1982/3, documentata nell'album dal vivo Alchemy. Tra le righe del testo si legge una critica ironica alla violenza e alla degenerazione morale della società moderna[16].

News[modifica | modifica wikitesto]

Il protagonista della canzone è un uomo indipendente e carismatico, che conduce un'esistenza spregiudicata fino a rimanere ucciso in un incidente stradale[17]. Dopo l'omicidio di John Lennon, il pezzo è stato dedicato all'ex componente dei Beatles[17]. Anche News è stata una presenza fissa nei concerti della band fino al 1981: la sua coda strumentale – evolvendosi nel tempo – è diventata poi il nucleo di un altro celebre brano dei Dire Straits, Private Investigations[18].

Where Do You Think You're Going?[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Where Do You Think You're Going?.

L'io narrante del pezzo è alle prese con la fine di un amore, in un dialogo ambiguo che diventa anche un monologo interiore.

Communiqué[modifica | modifica wikitesto]

È la title track dell'album.

Lady Writer[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lady Writer.

Fu l'unico singolo estratto dall'album. Il brano è un rock di media velocità, in cui ricorrono tutte le peculiarità tipiche delle sonorità dei primi Dire Straits. La canzone è incentrata su un monologo interiore dell'io-lirico che, dopo aver notato la somiglianza fisica tra un'affascinante scrittrice intervistata alla televisione e una ex compagna, effettua un parallelo fra le due donne, richiamando così alla memoria gli aspetti deludenti della personalità dell'ex partner.

Angel of Mercy[modifica | modifica wikitesto]

Portobello Belle[modifica | modifica wikitesto]

Con questo brano, Knopfler ripropone i suoi caratteristici ritratti d'ambiente: lo scenario è quello del mercato londinese di Portobello Road, dove nella folla si mescolano i personaggi più particolari e originali. L'io narrante è osservatore attento e scrupoloso su tutto ciò che lo circonda; particolarmente attraente gli risulta una solitaria figura femminile, chiamata con l'appellativo italiano di «bella donna».

Single Handed Sailor[modifica | modifica wikitesto]

Single Handed Sailor è un brano denso di fraseggi chitarristici e caratterizzato da un testo estremamente evocativo, nel quale viene citato il Cutty Sark[19].

Follow Me Home[modifica | modifica wikitesto]

Il disco si conclude con Follow Me Home, un pezzo blues rock dall'andamento disteso, nello stile di J.J. Cale; la vicenda narrata è ambientata nella giornata di Ferragosto[20].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Mark Knopfler.

  1. Once Upon a Time in the West – 5:25
  2. News – 4:14
  3. Where Do You Think You're Going? – 3:50
  4. Communiqué – 5:50
  5. Lady Writer – 3:45
  6. Angel of Mercy – 4:36
  7. Portobello Belle – 4:30
  8. Single-Handed Sailor – 4:42
  9. Follow Me Home – 5:50

Durata totale: 42:42

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Dire Straits[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1979) Posizione
Australia[23] 43
Austria[32] 15
Francia[33] 55
Germania[34] 15
Italia[35] 51
Nuova Zelanda[36] 24
Paesi Bassi[37] 15
Regno Unito[38] 51

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Nannini e Ronconi, pp. 31-48.
  2. ^ a b c d e f (EN) William Ruhlmann, Communiqué, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 10 marzo 2013.
  3. ^ a b (EN) Dire Straits – Communiqué, su herbmusic.net, herbmusic.net. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2014).
  4. ^ (EN) European Gold & Platinum Awards 1987 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media. URL consultato il 7 luglio 2019.
  5. ^ (FI) Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit, su ifpi.fi, IFPI Finland. URL consultato il 14 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
  6. ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
  7. ^ (EN) Dire Straits - Communiqué – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  8. ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  9. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr. URL consultato il 14 febbraio 2016. Selezionare "DIRE STRAITS" e premere "OK".
  10. ^ (DE) Dire Straits – Communiqué – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 17 gennaio 2023.
  11. ^ (NL) Goud/Platina, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2022).
  12. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  13. ^ (ES) Productores de Música de España, Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano, 1ª ed., ISBN 84-8048-639-2.
  14. ^ (DE) Edelmetall, su swisscharts.com, Schweizer Hitparade. URL consultato il 14 febbraio 2016.
  15. ^ Communiqué (certificazione), su FIMI. URL consultato l'8 novembre 2021.
  16. ^ a b Nannini e Ronconi, pp. 34-35.
  17. ^ a b Nannini e Ronconi, pp. 35-37.
  18. ^ Nannini e Ronconi, p. 78.
  19. ^ Nannini e Ronconi, pp. 45-46.
  20. ^ Nannini e Ronconi, pp. 46-47.
  21. ^ Note di copertina di Communiqué, Dire Straits, Vertigo Records UMG, 800 052-2, CD, 1996, edizione rimasterizzata..
  22. ^ (EN) B. Bear Discography at Discogs, su discogs.com, Discogs. URL consultato il 27 marzo 2013.
  23. ^ a b (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  24. ^ a b c d e f g (DE) Dire Straits - Communiqué, su hitparade.ch, Schweizer Hitparade. URL consultato il 19 maggio 2015.
  25. ^ (EN) Top Albums (PDF), su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 maggio 2015.
  26. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  27. ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr. URL consultato il 19 maggio 2015. Selezionare "DIRE STRAITS" e premere "OK".
  28. ^ Dario Salvatori, Venticinque anni di Hit Parade in Italia, Milano, Mondadori Editore, 1982.
  29. ^ (EN) Official Albums Chart Top 75: 24 June 1979 - 30 June 1979, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 maggio 2015.
  30. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  31. ^ (EN) Dire Straits – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 19 maggio 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  32. ^ (DE) Austriancharts – Jahreshitparade 1979, su austriancharts.at. URL consultato il 19 maggio 2015.
  33. ^ (FR) Les Albums (CD) de 1979 par InfoDisc, su infodisc.fr. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2012).
  34. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1979, su offiziellecharts.de. URL consultato il 19 maggio 2015.
  35. ^ Gli album più venduti del 1979, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 19 maggio 2015.
  36. ^ (EN) Top Selling Albums of 1979, su nztop40.co.nz, Recording Industry Association of New Zealand. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2017).
  37. ^ (NL) Jaaroverzichten 1979, su dutchcharts.nl. URL consultato il 19 maggio 2015.
  38. ^ (EN) Complete UK Year-End Album Charts, su chartheaven.9.forumer.com, chartheaven. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato l'11 gennaio 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Del Castello, Mark Knopfler. Il crogiolo dei generi culturali, Lanciano, Move Editore, 2005, ISBN non esistente, ..
  • Colin Irwin, Dire Straits, Bresso, Gruppo Editoriale Futura, 1994, ISBN 1-85797-584-7, ..
  • Giulio Nannini, Mauro Ronconi, Le canzoni dei Dire Straits, Milano, Editori Riuniti, 2003, ISBN 88-359-5319-7, ..
  • (EN) Michael Oldfield, Dire Straits, Londra, Sidgwick & Jackson, 1984, ISBN 0-283-98995-5, ..
  • Giancarlo Passarella, Dire Straits – Solid Rock, Bresso, Music Makers, 2000, ISBN 88-86129-02-5, ..
  • Giancarlo Passarella, Manuali rock: Dire Straits – Storie e interviste, Roma, Arcana editrice, 1994, ISBN 978-88-7966-042-6, ..
  • Betty Shapiro, Dire Straits – Studio su testi e musiche, Milano, Kaos Edizioni, 1989, ISBN non esistente, ..
  • Alessandra Ziliani, Dire Straits & rock-poesia, Milano, Arti grafiche AGEL, 1982. ISBN non esistente.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock