Colesteatoma

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Colesteatoma
Colesteatoma visto all'otoscopio (indicato dalla freccia bianca)
Specialitàotorinolaringoiatria
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD002781
MedlinePlus001050
eMedicine860080

Un colesteatoma è una patologia dell'orecchio medio, caratterizzata da un'insolita raccolta di cellule epiteliali in prossimità del timpano o dei tre ossicini, che si forma solitamente durante l'otite media cronica colesteatomatosa.[1]

Questa forma di otite è caratterizzata sempre da perforazione del timpano, localizzata a livello Mesotimpanico A, Epitimpanico B o Misto A/B.

Sintomatologia[modifica | modifica wikitesto]

Il paziente accusa:

In seguito a processi infiammatori (soprattutto sovrainfezioni in seguito alla perforazione del timpano), è presente otodinia (dolore derivato da alterazione auricolare).[2]

La possibile evoluzione subdola della malattia può portare a gravi complicanze come: paralisi del nervo facciale (per coinvolgimento del canale di Falloppio), labirintite (per formazione di una fistola labirintica in seguito a erosione della parete del canale semicircolare laterale) e possibili complicanze endocraniche.

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

Sintomi del colesteatoma, rilevabili da un'otoscopia, sono[3]:

  • la tasca di retrazione epi/mesotimpanica spesso ricoperta da materiale epidermico;
  • la perforazione del timpano;
  • i segni di erosione ossea;
  • la presenza della secrezione tipicamente maleodorante.
  • TC: per vedere coinvolgimento delle strutture adiacenti.
  • Esami audiometrici.

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

La scelta della terapia dipende essenzialmente dall'età del paziente, dalla funzione uditiva residua e dall'estensione del processo.

La terapia del colesteatoma, comunque, è esclusivamente chirurgica, e consiste in una timpanoplastica chiusa o aperta.

La timpanoplastica chiusa risparmia l'integrità della parete posteriore del condotto uditivo esterno e consente il recupero post-chirurgico di un aspetto anatomico dell'orecchio del tutto simile a quello normale. Purtroppo, è associata ad un tasso di recidiva più elevato.

La procedura aperta, invece, comporta la demolizione della parete posteriore del condotto uditivo esterno, cosicché l'attico e la mastoide rimangono esposti all'esterno, consentendo una precoce identificazione delle eventuali recidive.

Nel paziente non candidabile alla terapia chirurgica, ci si limita ad effettuare frequenti toilette chirurgiche per limitare i fenomeni di erosione ossea.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Daniele Diena, Quell'otite va presa in tempo, in la Repubblica, 17 ottobre 1996, p. 7.
  2. ^ Luca Revelli, Med. subacquea, in la Repubblica, 4 luglio 2017, p. 33.
  3. ^ Colesteatoma, su My Personal Trainer.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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