Clodosvinta

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Clodosvinta dei Franchi (grafie latine: Chlothsinda, Clutsuinda, Chlotsuinda; altre italianizzazioni: Clodesinde, Clodesinda; ... – prima del 567) fu regina dei Longobardi dal 560 circa alla sua morte, quale moglie di re Alboino, e dunque Regina consorte d'Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era l'unica figlia femmina del re dei Franchi Sali del nord dell'Austrasia e della Guascogna della dinastia merovingia, Clotario I, e della sua terza moglie, Ingonda, che il vescovo Gregorio di Tours (536597), menziona senza citare le sue ascendenze[1].

Gregorio di Tours, oltre a citarla tra i figli di Clotario precisa che Clodosvinta divenne la moglie del re dei Longobardi, Alboino[1]. Anche l'Origo gentis Langobardorum[2] e Paolo Diacono[3] citano Clodosvinta quale prima moglie del re longobardo, Alboino, figlio di Audoino, reggente (540) e successivamente re (546) dei Longobardi, e di Rodelinda.

Clodosvinta non divenne regina d'Italia, in quanto morì prima dell'invasione dell'Italia da parte dei Longobardi; infatti, sempre l'Origo gentis Langobardorum dice che Clodesinde era già morta al momento del secondo matrimonio di Alboino con Rosmunda[2].

Clodosvinta e Alboino ebbero una figlia, Alpsuinda (? - dopo il 572), che dopo la morte di entrambi i genitori il prefetto Longino nel 572 inviò a Costantinopoli[2][3].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Childerico I Meroveo  
 
 
Clodoveo I  
Basina  
 
 
Clotario I  
Chilperico II dei Burgundi Gundioco  
 
 
Clotilde  
 
 
 
Clodosvinta  
 
 
 
 
 
 
 
Ingonda  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Gregorio di Tours, Historiarum Francorum, IV, 3
  2. ^ a b c Origo gentis Langobardorum, 5.
  3. ^ a b Paolo Diacono, Historia Langobardorum, I, 27.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]