Claudio Maniago

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Claudio Maniago
arcivescovo della Chiesa cattolica
In manus tuas
 
TitoloCatanzaro-Squillace
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato8 febbraio 1959 (65 anni) a Firenze
Ordinato presbitero19 aprile 1984 dall'arcivescovo Silvano Piovanelli (poi cardinale)
Nominato vescovo18 luglio 2003 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo8 settembre 2003 dal cardinale Silvano Piovanelli
Elevato arcivescovo29 novembre 2021 da papa Francesco
 

Claudio Maniago (Firenze, 8 febbraio 1959) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 29 novembre 2021 arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Firenze, città capoluogo di provincia e sede arcivescovile, l'8 febbraio 1959, da genitori originari della provincia di Pordenone.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la maturità classica entra nel seminario maggiore, frequentando lo studio teologico fiorentino. Alunno dell'Almo collegio Capranica, consegue la licenza in liturgia, presso il Pontificio ateneo Sant'Anselmo.

Il 19 aprile 1984 è ordinato presbitero dall'arcivescovo Silvano Piovanelli (poi cardinale).

Dal 1987 al 1994 è rettore del seminario minore, direttore del centro diocesano per le vocazioni e membro del consiglio pastorale diocesano e assistente ecclesiastico del Serra Club.

Nel 1988 diviene cerimoniere dell'arcivescovo di Firenze e incomincia ad insegnare liturgia presso la facoltà teologica dell'Italia centrale; nel 1991 è direttore dell'ufficio liturgico diocesano e membro della commissione ordinandi.

Nel 1994 diviene pro-vicario generale dell'arcidiocesi metropolitana, moderatore della curia arcivescovile e canonico onorario della cattedrale di Santa Maria del Fiore. Nel 2001 è nominato vicario generale dell'arcidiocesi fiorentina.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Vescovo ausiliare di Firenze[modifica | modifica wikitesto]

Stemma vescovile.

Il 18 luglio 2003 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Firenze e vescovo titolare di Satafi.[1] L'8 settembre successivo riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, dal cardinale Silvano Piovanelli, coconsacranti l'arcivescovo Ennio Antonelli (poi cardinale) ed il vescovo Gualtiero Bassetti (poi arcivescovo e cardinale). Al momento della nomina episcopale, ad appena 44 anni, era il vescovo più giovane d'Italia.[2]

A Firenze è al centro di polemiche, perché accusato, dalle vittime di don Lelio Cantini, di aver ignorato e tentato di insabbiare le vicende di pedofilia dello stesso sacerdote,[3] suo padre spirituale. Le accuse si rivelano infondate e, pertanto, non è mai stato sottoposto ad indagini.[4][5] Nel 2007 è accusato da un giovane gay, Paolo Chiassoni, di aver preso parte, insieme ad altri sacerdoti, a festini a luci rosse di carattere omosessuale.[6][7]

Nel 2008 il nuovo arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori lo conferma vicario generale dell'arcidiocesi.

Vescovo di Castellaneta[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 luglio 2014 papa Francesco lo nomina vescovo di Castellaneta;[8] succede a Pietro Maria Fragnelli, precedentemente nominato vescovo di Trapani. Il 14 settembre prende possesso della diocesi.

Il 21 maggio 2015 la Conferenza Episcopale Italiana, riunita in assemblea generale, lo elegge presidente della Commissione episcopale per la liturgia, mentre il 3 ottobre viene nominato, dal Consiglio episcopale permanente della CEI, presidente del Centro di azione liturgica. Termina tali mandati, per scadenza naturale, a norma degli statuti della medesima conferenza episcopale, il 26 maggio 2021; gli succede Gianmarco Busca, vescovo di Mantova.

Il 28 ottobre 2016 papa Francesco lo nomina membro della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti[9] e, nel marzo 2021, riceve dallo stesso pontefice l'incarico di visitatore presso quel dicastero.[10]

Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 novembre 2021 lo stesso papa Francesco lo promuove arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace;[11] succede a Vincenzo Bertolone, dimessosi il 15 settembre precedente. Il 9 gennaio 2022 prende possesso dell'arcidiocesi.[12]

Rimane amministratore apostolico della diocesi di Castellaneta fino all'ingresso del successore Sabino Iannuzzi,[13] avvenuto il 15 giugno seguente.

Il 29 giugno 2022 riceve da papa Francesco, nella basilica di San Pietro in Vaticano, il pallio, che gli viene imposto dal nunzio apostolico Emil Paul Tscherrig il 16 luglio seguente.[14]

Il 29 gennaio 2024 è eletto vicepresidente della Conferenza episcopale calabra.[15]

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rinunce e nomine. Nomina dell'Ausiliare di Firenze (Italia), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 18 luglio 2003. URL consultato il 7 luglio 2020.
  2. ^ È il vescovo più giovane d'Italia. A 44 anni sarà ausiliare di Firenze., su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 19 luglio 2003 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2015).
  3. ^ Beatrice Borromeo, Quindici anni sulle ginocchia di don Cantini, in Il Fatto Quotidiano, 6 maggio 2010.
  4. ^ Gabriele Baldanzi, Agostinelli se ne va. La guida della Diocesi a Claudio Maniago, su iltirreno.gelocal.it, il Tirreno, 7 agosto 2012. URL consultato il 7 luglio 2020.
  5. ^ «Don Cantini ha tradito la fiducia», su corrierefiorentino.corriere.it, Corriere Fiorentino, 18 ottobre 2004. URL consultato il 7 luglio 2020.
  6. ^ Guido Ruotolo, Firenze, bufera sul vescovo: "È lui quello dei festini", su lastampa.it, La Stampa, 18 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2010).
  7. ^ Fiorenza Sarzanini, Festini e minacce a Firenze. L'indagine porta alla Curia, su corriere.it, Corriere della Sera, 19 settembre 2007.
  8. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo di Castellaneta (Italia), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 12 luglio 2014. URL consultato il 7 luglio 2020.
  9. ^ Rinunce e nomine. Nomina di Membri della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 28 ottobre 2016. URL consultato il 7 luglio 2020.
  10. ^ Salvatore Cernuzio, Vaticano, visita interna al Dicastero del Culto Divino prima della scelta del nuovo prefetto, su lastampa.it, Vatican Insider, 16 marzo 2021. URL consultato il 10 giugno 2021.
  11. ^ Rinunce e nomine. Nomina dell'Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace (Italia), su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 29 novembre 2021. URL consultato il 29 novembre 2021.
  12. ^ Monsignor Claudio Maniago ufficialmente nominato arcivescovo di Catanzaro-Squillace, in Catanzaro Informa, 29 novembre 2021. URL consultato il 29 novembre 2021.
  13. ^ Amministratore Apostolico, su diocesicastellaneta.net. URL consultato l'11 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2022).
  14. ^ Il 16 Luglio S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig imporrà il Pallio a S.E. Mons. Claudio Maniago, su diocesicatanzarosquillace.it, 4 luglio 2022. URL consultato il 16 luglio 2022.
  15. ^ Mons. Maniago vicepresidente della Conferenza episcopale calabra, su Agenzia ANSA, 30 gennaio 2024. URL consultato il 30 gennaio 2024.
  16. ^ Notiziario n. 2/2005 (PDF), su unifi.it, Università degli Studi di Firenze, 2005, p. 27. URL consultato il 7 luglio 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Satafi Successore
George Edward Lynch 18 luglio 2003 – 12 luglio 2014 Antônio Tourinho Neto
Predecessore Vescovo di Castellaneta Successore
Pietro Maria Fragnelli 12 luglio 2014 – 29 novembre 2021 Sabino Iannuzzi, O.F.M.
Predecessore Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace Successore
Vincenzo Bertolone, S.d.P dal 29 novembre 2021 in carica
Predecessore Vicepresidente della Conferenza episcopale calabra Successore
Francesco Milito dal 29 gennaio 2024 in carica