Classe Tiger (pattugliatore)

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Classe Tiger
La motocannoniera Reiher
Descrizione generale
Tipomotocannoniera missilistica
Classetyp 148
Numero unità20
Utilizzatore principale Bundesmarine
Deutsche Marine
Altri utilizzatori Polemikó Nautikó
Armada de Chile
Al-Quwwāt al-Baḥriyya al-Miṣriyya
CostruttoriCMN
Lürssen
CantiereCMN - Cherbourg
Lürssen Werft Bremen-Vegesack
Caratteristiche generali
Dislocamento270 t
Lunghezza47 m
Larghezzam
Altezza2,7 m
Propulsionediesel:
Velocità36 nodi (66,67 km/h)
Autonomia
Equipaggio30
Equipaggiamento
Sensori di bordoradar:
  • Navigazione:
    • SMA 3RM 20
  • Ricerca aerea/su:
    • Triton G
  • Controllo del tiro:
    • CASTOR II

Sistema comunicazione Link 11

Sistemi difensiviECM/ESM:
Armamento
Artiglieria
Missili4 MM38 Exocet
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Le venti motocannoniere missilistiche Typ 148 e Classe Tiger sono navi da attacco veloce della Bundesmarine tedesca, derivate dalla Classe Combattante II francesi, di cui sono una versione modificata, armate con quattro missili Exocet ed un cannone da 76mm OTO-Melara a prua. L'armamento antiaereo per la difesa di punto era costituito da quattro cannoni Bofors 40/70mm in due impianti binati. I cannoni potevano essere rimossi per essere sostituiti con posamine per otto mine.

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

In servizio dai primi anni settanta, dislocavano circa 270 tonnellate e rappresentavano un tipico esempio di unità veloce dell'epoca.

L'apparato motore era costituito da quattro motori diesel MTU MD 16V 538 TB90 dalla potenza complessiva di 8800 kW collegati a quattro assi. La velocità era di 36 nodi, con un'autonomia di 570 miglia alla velocità massima di 36 nodi e di 1600 miglia a 15 nodi.

Le unità costruite nei cantieri francesi CMN di Cherbourg e nei cantieri tedeschi Lürssen Werft di Bremen-Vegesack sono entrati in servizio nella prima metà degli anni settanta e sono state dismesse a partire dalla fine degli anni novanta.

Le navi sono state riammodernate due volte nel corso della loro attività sotto la bandiera tedesca, prima nella Bundesmarine e poi nella Deutsche Marine. il primo ciclo di ammodernamenti venne effettuato tra il 1982 e il 1984 e una seconda volta tra il 1990 e il 1992, con l'ultimo ammodernamento che ha riguardato tutte le unità della classe.

Servizio in marine estere[modifica | modifica wikitesto]

Le unità tedesche andate in disarmo sono state cedute a Grecia, Egitto, e Cile, tranne tre, che dopo essere andate in disarmo, sono state radiate nel 2003 e sono ormeggiate nel porto di Wilhelmshaven in attesa o di essere rivendute ad acquirenti esteri o per demolizione.

Cile[modifica | modifica wikitesto]

Il Cile ha acquistato sei di queste unità, di cui due per essere cannibalizzate per fornire parti di ricambio alle altre quattro unità in servizio nell'Armada de Chile.

Grecia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Classe La Combattante IIa.

La Grecia ha acquistato sei di queste unità, due delle quali, dopo essere state acquistate, sono state riammodernate con nuovi sistemi ECM/ESM e sono stati sostituiti i missili francesi Exocet con missili Harpoon. Nella Marina Greca queste unità costituiscono la Classe La Combattante IIa.

Egitto[modifica | modifica wikitesto]

L'Egitto ha acquistato cinque di queste unità, che sono state immesse in servizio all'inizio del nuovo millennio.

Unità[modifica | modifica wikitesto]

sigla NATO sigla tedesca Nome Call sign cantiere Entrata in servizio Disarmo destino finale
P6141 S 41 Tiger CMN - Cherbourg 31 ottobre 1972 22 settembre 1998 al Bandiera del Cile Cile ribattezzato Teniente Uribe (LM-39) disarmo 15 marzo 2015
P6142 S 42 Iltis CMN - Cherbourg 8 gennaio 1973 15 ottobre 1992 alla Bandiera della Grecia Grecia ribattezzato P72 Simaiforos Votsis
P6143 S 43 Luchs CMN - Cherbourg 9 aprile 1973 27 agosto 1998 al Bandiera del Cile Cile per parti di ricambio
P6144 S 44 Marder CMN - Cherbourg 14 giugno 1973 25 maggio 1994 alla Bandiera della Grecia Grecia ribattezzato P74 Plotarhis Vlachavas
P6145 S 45 Leopard CMN - Cherbourg 21 agosto 1973 28 settembre 2000 alla Bandiera della Grecia Grecia ribattezzato P76 Ipopliarchos Tournas
P6146 S 46 Fuchs Lürssen - Bremen 17 ottobre 1973 16 dicembre 2002 all'Bandiera dell'Egitto Egitto ribattezzato 6 Ottobre (602)
P6147 S 47 Jaguar CMN - Cherbourg 13 novembre 1973 28 settembre 2000 alla Bandiera della Grecia Grecia ribattezzato P77 Plotarhis Sakipis
P6148 S 48 Löwe Lürssen - Bremen 9 gennaio 1974 16 dicembre 2002 all'Bandiera dell'Egitto Egitto ribattezzato 21 Ottobre (603)
P6149 S 49 Wolf CMN - Cherbourg 26 febbraio 1974 27 agosto 1997 al Bandiera del Cile Cile ribattezzato Guardiamarina Riquelme (LM-36) disarmo 15 marzo 2015
P6150 S 50 Panther Lürssen - Bremen 27 marzo 1974 27 settembre 2001 radiato nel 2003
P6151 S 51 Häher CMN - Cherbourg 12 giugno 1974 24 giugno 1994 alla Bandiera della Grecia Grecia ribattezzato P75 Plotarhis Maridhakis
P6152 S 52 Storch Lürssen - Bremen 17 luglio 1974 16 novembre 1992 alla Bandiera della Grecia Grecia ribattezzato P73 Antipliarchos Pezopoulos
P6153 S 53 Pelikan CMN - Cherbourg 24 settembre 1974 4 giugno 1998 al Bandiera del Cile Cile per parti di ricambio
P6154 S 54 Elster Lürssen - Bremen 14 novembre 1974 27 agosto 1997 al Bandiera del Cile Cile ribattezzato Teniente Orella (LM-37) disarmo 15 dicembre 2015
P6155 S 55 Alk CMN - Cherbourg 7 gennaio 1975 13 maggio 2002 all'Bandiera dell'Egitto Egitto ribattezzato 23 Luglio (601)
P6156 S 56 Dommel Lürssen - Bremen 12 febbraio 1975 16 dicembre 2002 all'Bandiera dell'Egitto Egitto ribattezzato 18 Giugno (604)
P6157 S 57 Weihe CMN - Cherbourg 3 aprile 1975 16 dicembre 2002 all'Bandiera dell'Egitto Egitto ribattezzato 25 Aprile (605)
P6158 S 58 Pinguin Lürssen - Bremen 22 maggio 1975 28 giugno 2001 radiato nel 2003
P6159 S 59 Reiher CMN - Cherbourg 24 giugno 1975 27 gennaio 2001 radiato nel 2003
P6160 S 60 Kranich Lürssen - Bremen 6 agosto 1975 22 settembre 1998 al Bandiera del Cile Cile ribattezzato Teniente Serrano (LM-38) disarmo 15 dicembre 2015

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Robert Gardiner, Stephen Chumbley; Przemysław Budzbon, Conway's All the World's Fighting Ships 1947-1995, Naval Institute Press, Annapolis, 1996, ISBN 101557501327.

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