Cladonia fleigiae

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Cladonia fleigiae
Immagine di Cladonia fleigiae mancante
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Ascomycota
Classe Lecanoromycetes
Ordine Lecanorales
Famiglia Cladoniaceae
Genere Cladonia
Sottogenere Unciales
Specie C. fleigiae
Nomenclatura binomiale
Cladonia fleigiae
Ahti & S. Stenroos, 2002

Cladonia fleigiae Ahti & S. Stenroos (2002), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.

Il nome proprio deriva dalla dottoressa Mariana Fleig, che nei laboratori di Porto Alegre, insieme ai lichenologi Ahti e Stenroos, ha distinto la specie.[1]

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Abbastanza cospicua come specie in quanto forma cuscinetti biancastri piuttosto evidenti. Può essere confusa con C. obscurata, che è però di colore più scuro per un maggiore annerimento delle parti basali e una parete del podezio molto più sottile in quanto lo stereoma è meno sviluppato.[1]

Il tallo primario non è stato rilevato. I podezi sono eretti poggianti su un cuscinetto basale largo 10-15 centimetri; sono di colore verde-biancastro, non annerenti alla base; l'altezza varia da 3 a 6 centimetri e lo spessore da 0,8 a 1,5 millimetri, di colore marrone alle estremità. Nella parte estremale si ramificano indifferentemente in modo dicotomico, tricotomico o tetracotomico; hanno gli assili perforati, col margine delle perforazioni incurvato. La superficie del podezio è opaca, tomentosa, di colore bianco-pruinoso verso le punte, di forma regolare e maculate.[1]

I conidiomi sono sulle punte apicali e frequentemente anche nei pressi delle punte; di forma conica, contengono gelatina rossa. I dischi imeniali sui rametti apicali sono di colore bruno; non sono stati rilevati nella forma matura. All'esame cromatografico sono state rilevate consistenti quantità di acido thamnolico e tracce di acido decarbossithamnolico.[1]

Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia.[2]

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Si trova sui pendii costantemente bagnati da acque di infiltrazione. In colonie sparse si trova fra i muschi del genere Sphagnum. L'altitudine massima raggiunta è di 1400 metri sul livello del mare.[1]

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

La specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie dalla maggior parte dei lichenologi viene attribuita alla sezione Unciales; alcuni, (Stenroos e altri), ritengono che costituisca una sezione a parte, detta Divaricatae, a causa di un aspetto spinoso che condivide anche con C. albofuscescens, C. consimilis, C. divaricata, C. minarum, C. steyermarkii e C. variegata;[1] a tutto il 2008 non sono state identificate forme, sottospecie e varietà.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Phylogeny of the Genus Cladonia s.lat. (Cladoniaceae, Ascomycetes) Inferred from Molecular, Morphological, and Chemical Data
  2. ^ sito dell'ITALIC, database dei licheni italiani, su dbiodbs.univ.trieste.it. URL consultato il 4 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2007).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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