Città metropolitana di Venezia

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Città metropolitana di Venezia
città metropolitana
Città metropolitana di Venezia – Stemma
Città metropolitana di Venezia – Bandiera
Città metropolitana di Venezia – Veduta
Città metropolitana di Venezia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Amministrazione
CapoluogoVenezia
Sindaco metropolitanoLuigi Brugnaro (CI) dal 31-8-2015
Data di istituzione8 aprile 2014
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°26′23″N 12°19′55″E / 45.439722°N 12.331944°E45.439722; 12.331944 (Città metropolitana di Venezia)
Superficie2 472,91 km²
Abitanti834 079[1] (31-11-2023)
Densità337,29 ab./km²
Comuni44 comuni
Province confinantiTreviso, Udine (Friuli-Venezia Giulia), Pordenone (Friuli-Venezia Giulia), Rovigo, Padova
Altre informazioni
Cod. postale30121-30176 Venezia, 30010-30039
Prefisso041, 049, 0421, 0422, 0426, 0431
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-VE
Codice ISTAT227
TargaVE
Cartografia
Città metropolitana di Venezia – Localizzazione
Città metropolitana di Venezia – Localizzazione
Città metropolitana di Venezia – Mappa
Città metropolitana di Venezia – Mappa
Mappa della città metropolitana di Venezia
Sito istituzionale

La città metropolitana di Venezia è una città metropolitana italiana, che dal 1º gennaio 2015 ha sostituito la precedente provincia lagunare. È la 10ª città metropolitana per superficie territoriale, dopo Reggio Calabria.[2]

Affacciata a sud-est della porzione settentrionale del mare Adriatico, confina a nord-est con il Friuli-Venezia Giulia (province di Udine e Pordenone), a sud con la provincia di Rovigo, a ovest con la provincia di Padova e a nord con la provincia di Treviso.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Localizzazione della città metropolitana nella regione Veneto.

La città metropolitana di Venezia è una realtà eterogenea, che unisce all'interno di un unico territorio più circondari:

I comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona costituiscono un'exclave separata dal resto della città metropolitana, confinante con le province di Padova e Rovigo.

La morfologia del territorio evidenzia le oggettive difficoltà di interrelazioni socioeconomiche tra le varie realtà dei singoli circondari e comuni. Si nota che la città metropolitana ha un territorio a forma di "banana" con una lunghezza che misura all'incirca 120 km, e con una larghezza media di circa 25 km. Inoltre, la diversità è amplificata dalla vicinanza di importanti realtà cittadine appena al di là del confine (come Padova, Treviso e Pordenone) che molto spesso fungono da richiamo molto più forte della stessa città capoluogo, di cui peraltro si avverte la storica importanza.

Chioggia[modifica | modifica wikitesto]

In un viaggio ideale dal sud al nord della città metropolitana di Venezia, il primo grosso centro urbano è quello di Chioggia, realtà lagunare isolata che ha sempre avuto un rapporto ambivalente nei confronti di Venezia; attualmente la città intrattiene rapporti stretti anche con la vicina area della Saccisica e con Padova.

Riviera del Brenta e Miranese[modifica | modifica wikitesto]

Segue l'area della Riviera del Brenta, area da sempre a cavallo tra la dominazione veneziana e quella padovana, che condivide in parte i caratteri di entrambe le città perché, assieme all'area del Miranese, sono le zone in cui la storia e le relazioni economiche e culturali sono più vicine alla città di Venezia e al suo polo industriale.

Veneto Orientale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Veneto Orientale.

Sandonatese[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Basso Piave.

Il Sandonatese è sempre stata una zona di confine tra il Dogado e il Trevigiano, area a cui buona parte del territorio fa attualmente riferimento per affinità socio-economiche, culturali e religiose. Interessato dalla bonifica fino agli anni trenta del Novecento, il circondario del Sandonatese presenta un'economia fondata su numerose piccole e medie imprese, sull'agricoltura (in particolare sulla produzione di ortaggi, frutta e vini DOC "Piave"[3]) e sul turismo (Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea). Nell'area, oltre all'italiano, è parlata in prevalenza la variante Sandonatese del dialetto veneziano, mentre nella gronda lagunare i maggiori influssi derivano dal veneto parlato a Venezia. Dal punto di vista religioso il territorio è diviso tra la diocesi di Treviso e la diocesi di Vittorio Veneto a nord, mentre la zona costiera è compresa nel patriarcato di Venezia.

Portogruarese[modifica | modifica wikitesto]

Unica parte del territorio veneto che si trova oltre il fiume Livenza, il Portogruarese fu storicamente sotto la potestà del Friuli e solo in età napoleonica aggregato amministrativamente a Venezia, con l'eccezione della città di Caorle, che da sempre ha fatto parte del Dogado, ovvero del nucleo metropolitano della capitale fin dal momento della genesi della Repubblica di Venezia. In ambito religioso la situazione è sostanzialmente la medesima: gran parte del territorio rientra sotto la diocesi di Concordia-Pordenone, eccetto gran parte del comune di Caorle, compreso nel patriarcato di Venezia.[4]

Tuttora, nelle zone confinanti con la Regione Friuli Venezia Giulia, si stima che il 29% della popolazione parli correntemente il friulano. L'idioma è riconosciuto e tutelato ufficialmente come lingua minoritaria e storica nei comuni di San Michele al Tagliamento, Cinto Caomaggiore e Teglio Veneto in base alle delibere provinciali 20 aprile 2006, n. 32, e 21 dicembre 2006, n. 120[5][6].

Non è quindi un caso che, soprattutto nella parte più orientale della città metropolitana, probabilmente quella più distante dall'essenza veneziana, vi siano state volontà più o meno marcate di passare ad altro ente provinciale (o regionale, come nel caso della vittoria del "Sì" nel referendum di distacco dal Veneto e aggregazione al Friuli Venezia Giulia del comune di Cinto Caomaggiore) o per la creazione di una nuova provincia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu dapprima abitata dagli Euganei; successivamente, in epoca protostorica, fu occupata dai Veneti. Essi, designati anche come Paleoveneti, si insediarono nell'attuale territorio della provincia (XI secolo a.C.), integrandosi con gli Euganei. Secondo la leggenda, erano guidati da Antenore, il quale, fuggendo da Troia, condusse il popolo degli Èneti, popolo alleato proveniente dalla Paflagonia, ad abitare le coste del Mar Adriatico.

Essendo Veneti e Romani popoli alleati, la latinizzazione dei primi fu pacifica. Nel 102 a.C. i Romani sconfissero nella zona Cimbri e Germani, aumentando così la loro influenza nel territorio fino a formare la Regio X Venetia et Histria. La nascita di Venezia non ha date precise. Circa nel 570 alcuni profughi provenienti dall'entroterra, specialmente da Aquileia, si rifugiarono in alcune isole della Laguna di Venezia al fine di sfuggire alle frequenti invasioni barbariche. Al quel tempo il territorio della provincia faceva parte dell'Impero Bizantino (Esarcato di Ravenna).

Con il passare dei secoli Venezia si fece sempre più indipendente e nel 697, ad Eracliana, venne eletto il primo doge. Successivamente, con la distruzione di Eracliana (805) e di Malamocco (810) - divenuta capitale nel 742 - la capitale fu nuovamente spostata, questa volta a Rialto (Venezia).

Prima bandiera dell'ente, in uso dal 1887 fino al 2002

Nel Basso Medioevo, Venezia, ormai importante repubblica marinara, è totalmente indipendente da Bisanzio e inizia la sua espansione nell'entroterra. Nel 1260 fu sconfitta la famiglia degli Ezzelini. In risposta alle minacciose mire espansionistiche dei Visconti di Milano, nel 1395 anche Venezia cominciò a invadere i territori vicini. Già nel 1410 i territori della Regio X Venetia et Histria erano riuniti, comprese Padova e Verona. All'inizio nel XVI secolo la repubblica comprendeva i territori dalle Alpi Giulie a Crema, l'Istria, la Dalmazia, Cipro e parte della Morea. L'"Atlantizzazione" conseguente alla scoperta dell'America di Cristoforo Colombo, la caduta dell'Impero Bizantino e il rafforzamento dell'Impero ottomano indebolirono i commerci nel mar Mediterraneo e la Repubblica dapprima orientò la sua economia all'agricoltura, poi si rese neutrale. Nel 1797 Napoleone invase la Repubblica e con il trattato di Campoformio la cedette all'Austria. Dopo la sconfitta definitiva di Napoleone, l'Impero austriaco fondò una provincia di Venezia sulla circoscrizione del Dipartimento Adriatico, ente a sua volta istituito dal Governo del Regno Italico napoleonico. Il Dipartimento comprendeva il territorio del Dogado a cui furono, a più riprese, aggregati i cantoni friulani (suddivisione amministrativa francese equivalente al mandamento) di Aquileia, Latisana e Portogruaro. Con la dominazione austriaca il Dipartimento fu convertito nella provincia di Venezia, a cui furono però sottratti i mandamenti friulani, che vennero reinseriti nella provincia del Friuli (tranne il mandamento di Portogruaro che rimase a Venezia). Col passaggio all'Italia si celebrarono le prime elezioni provinciali, il 23 dicembre 1866.[7]

Nel 2014 fu ufficialmente istituito il nuovo ente denominato Città metropolitana di Venezia, che sostituisce la soppressa Provincia. Le elezioni del Consiglio Metropolitano si sono svolte il 9 agosto del 2015, mentre la prima riunione, che ha sancito l'istituzione ufficiale della Città Metropolitana, è stata il successivo 31 agosto. Primo sindaco metropolitano è, per diritto, il sindaco del capoluogo Luigi Brugnaro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Attestazione di pubblica benemerenza del Dipartimento della protezione civile conferita a titolo collettivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Partecipazione ai soccorsi durante gli eventi atmosferici nella Regione Veneto, 30 gennaio – 18 febbraio 2014»
— Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, 18 luglio 2016 [8]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti

Stranieri residenti[modifica | modifica wikitesto]

Al 1º gennaio 2022 gli stranieri residenti nella Città metropolitana di Venezia erano 91.600, pari al 10,91% della popolazione residente (839.396 abitanti).

Il maggior tasso di stranieri si registra nel comune di Venezia (16,34%), mentre il minimo è a Chioggia (4,33%).

Nel 2020 le 10 cittadinanze più presenti sono:[9]

Qualità della vita[modifica | modifica wikitesto]

Anno Qualità della vita
(Sole 24 Ore)
Qualità della vita
(Italia Oggi)
Rapporto Ecosistema Urbano
(Legambiente)[Nota 1]
2002 57º 31º (+2)
2003 53º (+5) 48º 23º (+8)
2004 47º (+6) 54º (−6) 67º (−44)
2005 57º (−10) 30º (+24) 28º (+39)
2006 56º (+1) 39º (−9) 18º (+10)
2007 40º (+16) 14º (+25) 11º (+7)
2008 37º (+3) 39º (−25) 10º (+1)
2009 43º (−6) 41º (−2) 14° (-4)
2010 46º (−3) 52º (−11) 15° (-1)
2011 35º (+11) 54º (−2) (fra i capoluoghi superiori a 200.000 abitanti. Confronto non possibile con l'anno precedente)
2012 39º (−4) 60º (−6) (fra i capoluoghi superiori a 200.000 abitanti # =)
2013 59º (−20) 63º (−3) (fra i capoluoghi superiori a 200.000 abitanti # =)
2014 65° (-6) 40° (+23) 10° (fra tutti i capoluoghi. Confronto non possibile con l'anno precedente)
2015 48° (+17) 54° (-14) (-2)
2016 39° (+9) 62° (-8) 14° (+6)
2017 43° (-3) 41° (+21) 21° (+7)
2018 34° (+9) 62° (-21) 14° (-7)

Comuni metropolitani[modifica | modifica wikitesto]

Gonfalone provinciale

Appartengono alla città metropolitana i seguenti 44 comuni:

Comuni principali[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito sono riportati i primi dieci comuni della Città metropolitana per popolazione residente al 31 marzo 2023[10].

Pos. Stemma Comune di Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Altitudine
(m s.l.m.)
Venezia 249.928 414,5 653,7 2,54
Chioggia 47.569 185,2 273,62 2
San Donà di Piave 41.572 78,73 528,29 3
Mira 37.549 98,91 393,81 6
Spinea 27.642 15,02 1800,33 6
Mirano 27.069 45,62 593,53 9
Jesolo 26.549 95,25 268,78 2
Portogruaro 24.287 102,22 248,87 5
Martellago 21.142 20,08 1059,71 12
10º Scorzè 19.049 33,28 572,48 16

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci metropolitani[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto Nome Mandato Partito Carica
Inizio Fine
1 Luigi Brugnaro 15 giugno 2015 in carica Coraggio Italia Sindaco metropolitano

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade ed autostrade[modifica | modifica wikitesto]

Autostrade e superstrade[modifica | modifica wikitesto]

Strade statali[modifica | modifica wikitesto]

Strade provinciali[modifica | modifica wikitesto]

Linee bus extraurbani e urbani[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio dei trasporti pubblici lagunare e su gomma è fornito dal gruppo ACTV per la città di Venezia e Chioggia; esso fornisce anche alcuni collegamenti extraurbani da e per la città di Venezia. Il servizio extraurbano nella città metropolitana è servito anche dalla società ATVO che cura i trasporti nella zona orientale della città metropolitana e nel veneto orientale, con sede a San Donà di Piave.

Rete ferroviaria[modifica | modifica wikitesto]

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Al fine di «sottolineare l'attualità editoriale della ricerca» dal 2003 Legambiente ha preferito nominare il dossier con l'anno in cui inizia a essere distribuito al pubblico, nonostante i dati si riferiscano all'anno precedente; così il rapporto 2003 riporta i dati 2002, il 2004 i dati 2003 e così via. Per praticità, qui sono stati riportati i dati relativi all'anno di ricerca e non all'anno di pubblicazione, pertanto i dati 2002 sono in realtà quelli riportati nel rapporto 2003, i dati 2003 sono quelli del rapporto 2004 e via dicendo.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ La città metropolitana rappresenta uno dei 10 enti amministrativi del territorio italiano (città metropolitane) identificati dalla legge del 7 aprile 2014 n. 56 recante "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni".
  3. ^ Consorzio Tutela Vini del Piave DOC Copia archiviata, su vinidelpiave.com. URL consultato il 15 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2014).
  4. ^ La frazione San Giorgio di Livenza fa parte della diocesi di Vittorio Veneto e le frazioni Brussa e Castello sono comprese nella diocesi di Concordia-Pordenone
  5. ^ Delibera del consiglio provinciale di Venezia del 21.12.2006, n. 120 Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive..
  6. ^ Delibera del consiglio provinciale di Venezia del 20.04.2006, n. 32 (PDF), su politichesociali.provincia.venezia.it. URL consultato il 15 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2012).
  7. ^ Copia archiviata (PDF), su archivi.beniculturali.it. URL consultato il 31 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  8. ^ Copia archiviata (PDF), su protezionecivile.gov.it. URL consultato il 14 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2016).
  9. ^ Demo ISTAT, 2020, https://demo.istat.it/str2020/index.html.
  10. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato l'8 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2021).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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