Cirrhilabrus scottorum

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Cirrhilabrus scottorum
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Labroidei
Famiglia Labridae
Genere Cirrhilabrus
Specie C. scottorum
Nomenclatura binomiale
Cirrhilabrus scottorum
Randall & Pyle, 1989

Cirrhilabrus scottorum Randall & Pyle, 1999 è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Proviene dalle barriere coralline dell'oceano Pacifico; è stato localizzato dall'Isola Pitcairn e nella Grande barriera corallina[3]. Nuota tra i 3 e i 40 m di profondità.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è allungato, appena compresso lateralmente, con la testa dal profilo non particolarmente appuntito. La lunghezza massima registrata è di 13 cm[3]. Gli esemplari femminili sono prevalentemente marroni o grigiastri con il ventre più chiaro; le pinne sono dello stesso colore del corpo e la pinna caudale non è biforcuta.

I maschi adulti sono prevalentemente verdi-bluastri con il ventre giallastro od arancione[3], gli occhi arancioni e la pinna caudale, con il margine arrotondato, dello stesso colore. La pinna dorsale e la pinna anale sono verdi e rosse con una fascia viola scura[4]. Le pinne pelviche sono allungate, ma non formano dei filamenti. Al centro del corpo, in alcuni esemplari, è presente un'ampia macchia rossa di forma ovale.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Di solito nuota in gruppi composti da pochi esemplari[1].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre prevalentemente di piccoli invertebrati acquatici[5] (zooplancton).

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure nei confronti delle uova. Durante il corteggiamento, gli esemplari maschili nuotano con le pinne erette[3].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché nonostante venga talvolta catturata per essere allevata in acquario, è abbastanza comune nel suo areale[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Rocha, L. & Yeeting, B, Cirrhilabrus scottorum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Cirrhilabrus scottorum, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d (EN) C. scottorum, su FishBase. URL consultato il 17 dicembre 2013.
  4. ^ Gerald R. Allen, p. 182.
  5. ^ C. scottorum, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 17 dicembre 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gerald R. Allen, Field Guide to Marine Fishes of Tropical Australia and South-East Asia, Western Australian Museum, 2009, ISBN 9781920843397.

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