Punta Dufour

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Punta Dufour
La Punta Dufour vista dalla Punta Zumstein
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone  Vallese
Altezza4 634 m s.l.m.
Prominenza2 165 m
Isolamento78,3 km
CatenaAlpi
Coordinate45°56′12.8″N 7°52′00.34″E / 45.93689°N 7.86676°E45.93689; 7.86676
Altri nomi e significatiDufourspitze (tedesco)
Pointe Dufour (francese)
Data prima ascensione1º agosto 1855
Autore/i prima ascensioneJohn Birkbeck, Charles Hudson, Ulrich Lauener, Christopher Smyth, James G. Smyth, Edward Stephenson, Matthäus Zumtaugwald e Johannes Zumtaugwald
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Svizzera
Punta Dufour
Punta Dufour
Mappa di localizzazione: Alpi
Punta Dufour
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Pennine
SottosezioneAlpi del Monte Rosa
SupergruppoGruppo del Monte Rosa
GruppoMassiccio del Monte Rosa
CodiceI/B-9.III-A.2

La Punta Dufour (pron. fr. AFI: [dyfuʁ]; 4.634 m s.l.m. - in tedesco Dufourspitze, in francese Pointe Dufour - detta anche Monte Rosa[1]) è la vetta più alta del massiccio del Monte Rosa. È la cima più alta della Svizzera e delle Alpi Pennine, ed è la seconda cima più alta delle Alpi e dell'Europa occidentale, dopo il Monte Bianco. Si trova fra la Svizzera (Canton Vallese) e l'Italia (Piemonte, provincia del Verbano-Cusio-Ossola). Il picco è interamente in territorio svizzero, 180 m a ovest della linea di confine.[2]

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

La vetta acquisì l'attuale nome nel 1863, quando il Consiglio federale decise di dedicarla a Guillaume-Henri Dufour, generale e cartografo dell'esercito svizzero, sotto la cui direzione furono compiuti una serie di rilievi topografici militari, tra i quali quelli riguardanti il massiccio del Monte Rosa.[3] In precedenza la vetta era conosciuta come Höchste Spitze, ovvero "la punta più alta".

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

È la vetta più alta delle Alpi svizzere, nonché la terza di tutte le Alpi se si considerano il Monte Bianco e il Monte Bianco di Courmayeur come vette distinte. La sua parete est sopra il comune di Macugnaga è la più alta delle Alpi. La montagna si presenta come una cresta orientata sull'asse ovest-est dove si possono individuare in modo particolare tre vette principali (da ovest verso est):

La Punta Dufour vista dalla Punta Nordend. Sono indicate le vette principali.

Verso sud-est scende la cresta che passando per il Grenzsattel (4.453 m) la congiunge con la Punta Zumstein. Verso nord la Silbersattel conduce alla Punta Nordend. Particolarmente imponente è il versante est della montagna che precipita su Macugnaga.

Prime ascensioni[modifica | modifica wikitesto]

La prima ascensione fu realizzata il 1º agosto 1855 da John Birkbeck, Charles Hudson, Ulrich Lauener, Christopher Smyth, James G. Smyth, Edward Stephenson, Matthäus Zumtaugwald e Johannes Zumtaugwald, che salirono partendo da Zermatt.[5]

La prima ascensione del versante orientale fu effettuata, partendo da Macugnaga, lungo il canalone Marinelli, il 22 luglio 1872 dai britannici Richard, William Martin Pendlebury e Charles Taylor, dall'italiano Giovanni Oberto, dallo svizzero Ferdinand Imseng e dall'austriaco Gabriel Spechtenhauser.[6]

La prima ascensione invernale alla Este della Dufour fu compiuta il 5-6 Febbraio 1965 da Luciano Bettineschi, Felice Iacchini, Michele Pala e Lino Pironi. [7]

Salite alla vetta[modifica | modifica wikitesto]

Versante est del Monte Rosa. La punta Dufour è la vetta rocciosa al centro della fotografia.

La via normale alla vetta si svolge lungo il versante svizzero partendo dalla Monte Rosa Hütte. Si sviluppa quasi interamente su ghiacciaio, è classificata come abbastanza difficile (AD) ed è, nonostante la lunghezza, uno degli itinerari più frequentati del Vallese. Dal rifugio (2.795 m) si risale la morena passando dall'Untere Plattje e poi dall'Obere Plattje (3.277 m), si entra quindi nel Monte Rosa gletscher (ghiacciaio del Monte Rosa) alquanto crepacciato e lo si percorre lasciando sulla sinistra la quota 3.827. Ad un certo punto si piega a destra abbandonando la traccia che sale al Silbersattel e poi alla Punta Nordend e si guadagna la sella (4.359 m). Si percorre infine la cresta ovest e si raggiunge la vetta[8].

Un'altra via normale consiste nel raggiungere il Silbersattel e risalire poi il canale nevoso del versante nord. La via normale italiana di salita alla vetta è invece lunga e delicata e consiste nel partire dalla Capanna Regina Margherita, scendere al Colle Gnifetti (4.452 m), salire la Punta Zumstein (4.563 m), scendere nuovamente al Grenzsattel (4.453 m) e iniziare finalmente l'arrampicata vera e propria alla Punta Dufour, attraverso la cresta sud-est di rocce e neve, valutata AD. Altra via alpinistica di salita alla vetta si snoda lungo la costola più marcante nella parete sud, detta Cresta Rey. La cresta è classificata D-.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Swissgeo.ch Archiviato il 10 ottobre 2006 in Internet Archive.
  2. ^ Monte Rosa - Punta Dufour - (4634 m.), su angeloelli.it. URL consultato il 9 gennaio 2024.
  3. ^ La decisione di denominarla in tal modo fu presa dal Consiglio il 28 gennaio 1863. Confronta la seguente voce del dizionario storico della Svizzera.
  4. ^ Queste due vette non rientrano nell'elenco principale dei 4000 delle Alpi ma in quello secondario.
  5. ^ Saglio e Boffa, p. 262. Si tenga presente che la Punta Dunant era già stata salita l'anno prima.
  6. ^ Saglio e Boffa, p. 264.
  7. ^ https://www.caimacugnaga.org/attivita-e-notizie/524-50-anni-fa-le-prime-invernali-sulla-est
  8. ^ Descrizione della salita

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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