Cicogna (famiglia)

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Cicogna
D'azzurro, alla cicogna d'argento, golata di rosso[1].
TitoliPatrizi veneti
EtniaItaliana

I Cicogna furono una famiglia patrizia veneziana, annoverata fra le cosiddette Casade Novissime. Nella seconda metà del secolo XVI diedero alla Repubblica un doge, Pasquale Cicogna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia Cicogna sarebbe originaria delle isole lagunari[2][3] e, inizialmente di umili condizioni, si arricchì nel tempo[4].

Nel 1381 fu ammessa al Maggior Consiglio nella figura di un Marco Cicogna, di professione speziale, distintosi nella guerra di Chioggia vinta contro i Genovesi[2][3][4].

Acquisì importanza nel corso del Quattrocento, in particolare con Francesco di Marco, che ebbe vari incarichi nello Stato da Mar. La casata aveva numerose proprietà in Oriente, specialmente a Candia[5].

Caduta la Serenissima e soppresso il patriziato, l'11 novembre 1817 con Sovrana Risoluzione il governo austriaco confermò la nobiltà dei Cicogna[6].

Nella toponomastica veneziana la famiglia è ricordata in una calle Cicogna, presso San Moisè[2]. Esiste inoltre una calle Trevisan o Cicogna a Santa Maria Formosa, intitolata all'erudito Emanuele Antonio Cicogna che, però, non era nobile.

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

Palazzi e ville[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1928-1936, p. 461.
  2. ^ a b c Giuseppe Tassini, Curiosità Veneziane, note integrative e revisione a cura di Marina Crivellari Bizio, Franco Filippi, Andrea Perego, Vol. 1, Venezia, Filippi Editore, 2009 [1863], pp. 186-187, ISBN 978-88-6495-062-4.
  3. ^ a b Dizionario storico-portatile di tutte le venete patrizie famiglie, Giuseppe Bettinelli, 1780, p. 51.
  4. ^ a b John Temple-Leader, Libro dei nobili veneti ora per la prima volta messo in luce, Firenze, Tipografia delle Murate, 1866, p. 28.
  5. ^ CICOGNA, Pasquale - Treccani.
  6. ^ Francesco Schröeder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, pp. 232-233.