Cianite

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Cianite
Classificazione Strunz9.AF.15
Formula chimicasubnesosilicato di alluminio (Al2SiO5)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinotriclino
Classe di simmetriatriclina pinacoidale
Parametri di cellaa 7,1 b 7,8 c 5,5
Gruppo puntuale1
Gruppo spazialeP1
Proprietà fisiche
Densità3.53-3.67[1][2] g/cm³
Durezza (Mohs)5.5-7[2], oppure 4-7[1]
SfaldaturaPerfetta[1][2]
FratturaIrregolare a schegge[2], fragile[1]
Coloreazzurro, bianco o grigio[1][2]
Lucentezzavitrea o perlacea[1][2], anche oleosa[2]
Opacitàtranslucida o trasparente[1][2]
Strisciobianco[1][2]
Diffusionediffusa
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La cianite o kyanite è un minerale, classificabile chimicamente come un sub nesosilicato di alluminio, con formula chimica Al2SiO5. Il nome deriva dal greco kyanos che significa blu, in riferimento al tipico colore dei cristalli.[3]

Anticamente era chiamato distene (dal greco dis=due e stenos=forza) per indicare la singolare caratteristica che i suoi cristalli posseggono: la durezza del cristallo varia a seconda delle direzioni di scalfittura. Per la precisione, assumerà un valore da 4 a 5 lungo la direzione di allungamento del prisma e da 6.5 a 7 sulla faccia ortogonale.

La cianite costituisce insieme all'andalusite e la sillimanite le tre forme polimorfiche del Al2SiO5 di cui la cianite è il membro di alta pressione. La presenza di queste forme polimorfiche è estensivamente utilizzata per caratterizzare le rocce metamorfiche.[4]

Diagramma di fase Al2SiO5 cianite-sillimanite-andalusite

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

Sistema cristallino Triclino. Si presenta in cristalli tabulari allungati, raramente terminati e in aggregati lamellari, con colore blu-azzurro e più raramente bianco, verde e grigio. È nota tuttavia anche una varietà nera (a causa di inclusioni pulverulente carboniose) detta reticite. La lucentezza è da vitrea a madreperlacea, con densità di 3,55.[3]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La cianite si rinviene nelle facies eclogitiche dei metabasalti e delle rocce metasedimentarie. Quando queste rocce subiscono un processo di subduzione, a pressioni superiori a 20 Kbar, si instaurano dei processi metamorfici che moltiplicano l'abbondanza relativa della cianite: nelle rocce mafiche si rileva la presenza associata di paragonite, zoisite e lawsonite, mentre nelle metapeliti e nelle metagrovacche si associa a cloritoidi e staurolite.[4] La cianite si decompone in corindone e stishovite a pressioni superiori a 160 kbar e temperature comprese fra 1.000 e 1.400 K.[4] La cianite non è presente nella composizione tipica del mantello terrestre. L'allumina nel mantello viene contenuta dal granato finché la sua struttura rimane stabile, fino a 200 Kbar.[4]

I principali giacimenti si trovano in Brasile, USA (Carolina del Nord e Georgia), Russia (Urali), India, Kenya, Svizzera (Canton Ticino) e sul confine tra Sudan e Zaire. È stata rinvenuta anche in Val d'Ossola (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, Piemonte). La reticite si può trovare in Brasile o in Val di Vizze.

I maggiori produttori di cianite nel 2019[5]
Posizione Paese Produzione (tonnellate)
1 Bandiera del Sudafrica Sudafrica 190000
2 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 91300
3 Bandiera dell'India India 72700
4 Bandiera del Perù Perù 40000

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

La cianite viene utilizzata per la sua resistenza alle alte temperature nella produzione di materiali refrattari, nella costruzione di forni, nell'industria vetraria e in ceramica. I cristalli trasparenti più pregiati vengono impiegati in gioielleria.

Particolare di un cristallo di cianite (distene)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Scheda tecnica del minerale su webmineral.com
  2. ^ a b c d e f g h i Scheda tecnica del minerale su mindat.org
  3. ^ a b Mineralogia, Cornelis Klein, Zanichelli (2004)
  4. ^ a b c d P.Comodi, P.F. Zanazzi, S. Poli, M.V. Schmidt, High-pressure behavior of kyanite: Compressibility and structural deformation, American Mineralogist, vol.82, pp.452-459, 1997.
  5. ^ Statistiche sulla produzione di cianite por USGS

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