Campylaea planospira

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Campylaea planospira
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Mollusca
Subphylum Conchifera
Classe Gastropoda
Sottoclasse Heterobranchia
Infraclasse Euthyneura
Subterclasse Tectipleura
Superordine Eupulmonata
Ordine Stylommatophora
Sottordine Helicina
Infraordine Helicoidei
Superfamiglia Helicoidea
Famiglia Helicidae
Sottofamiglia Ariantinae
Genere Campylaea
Specie C. planospira
Nomenclatura binomiale
Campylaea planospira
(Lamarck, 1822)
Sinonimi

Helix planospira
Lamarck, 1822
Helicigona planospira
(Lamarck, 1822)
Chilostoma (Campylaea) planospira
(Lamarck, 1822)

Areale

Campylaea planospira (Lamarck, 1822) è un mollusco gasteropode della famiglia Helicidae endemico dell'Italia.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La conchiglia, larga 20–33 mm e alta 10–14 mm, è di colore bruno corneo con bande di tonalità più chiara, leggermente striata e molto finemente e densamente granulata. L'ombelico è aperto e profondo. Il peristoma è bianco. Le forme giovanili presentano una peluria setolosa all'esterno del guscio, che talora persiste anche negli adulti.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È una specie rupicola, con abitudini notturne.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Come gran parte delle chiocciole, C. planospira è ermafrodita, cioè ogni individuo possiede sia organi riproduttivi maschili che femminili; non è tuttavia in grado di autofecondarsi (ermafroditismo insufficiente).

Schema del dardo di Chilostoma planospira.
Visione trasversa (a sinistra) e laterale (a destra).

Al pari di altri elicidi gli adulti sessualmente maturi sono dotati di dardi di materiale calcareo che durante i preliminari dell'accoppiamento vengono lanciati verso il partner, trafiggendolo.[3] Il significato funzionale di queste strutture è ancora oggetto di studio ma pare che veicolino sostanze mucose in grado di stimolare la recettività nei confronti degli spermatozoi, aumentando così il successo riproduttivo.[4]

Tassonomia e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Comprende le seguenti sottospecie:[2][5]

  • Chilostoma planospira benedictum (Kobelt, 1872) - endemica della Sicilia
  • Chilostoma planospira occultatum (Paulucci, 1886) - diffusa in Italia meridionale
  • Chilostoma planospira planospira (Lamarck, 1822) - diffusa in tutta la penisola (prevalentemente sull'Appennino)
  • Chilostoma planospira setulosum (Briganti, 1825) diffusa in Italia meridionale e Sicilia

La sottospecie Chilostoma planospira macrostoma (Rossmässler, 1837), endemica della Sicilia, possiede caratteristiche che ne giustificano l'inquadramento come specie a sé stante (Chilostoma macrostoma).[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) MolluscaBase eds. 2020, Campylaea planospira, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 25/10/2020.
  2. ^ a b Fabio Stoch, Family Helicidae, in Checklist of the Italian fauna online version 2.0, 2003. URL consultato il 20 marzo 2011.
  3. ^ Joris M. Koene and Hinrich Schulenburg, Shooting darts: co-evolution and counter-adaptation in hermaphroditic snails, in BMC Evolutionary Biology, 2005, 5:25.
  4. ^ Chase R. and Blanchard K.C., The snail's love-dart delivers mucus to increase paternity (PDF), in Proc. R. Soc. B 2006; 273, 1471–1475. URL consultato il 21 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
  5. ^ (EN) Taxon details: Chilostoma planospira, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013. URL consultato il 20 marzo 2011.
  6. ^ Lo Brano V & Sparacio I, Molluschi terrestri e dulciacquicoli del S.I.C. Rupi di Catalfano e Capo Zafferano (Sicilia) (PDF), in Naturalista sicil., S. IV, XXX (3-4), 2006, pp. 555-589.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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