Chiggiogna

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Chiggiogna
frazione
Chiggiogna – Veduta
Chiggiogna – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLeventina
ComuneFaido
Territorio
Coordinate46°28′05″N 8°49′05″E / 46.468056°N 8.818056°E46.468056; 8.818056 (Chiggiogna)
Altitudine672 m s.l.m.
Abitanti380 (2005)
Altre informazioni
Cod. postale6745
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5069
TargaTI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Chiggiogna
Chiggiogna
Sito istituzionale

Chiggiogna è una frazione di 380 abitanti del comune svizzero di Faido, nel Canton Ticino (distretto di Leventina).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Era sede di una vicinia della quale, fino al 1803, faceva parte anche Prugiasco[1].

Il territorio del comune di Chiggiogna prima degli accorpamenti comunali del 2006

Già comune autonomo che si estendeva per 3,87 km² e dal quale nel 1837 era stata scorporata la località di Rossura, divenuta comune autonomo, nel 2006 è stato accorpato al comune di Faido assieme agli altri comuni soppressi di Calonico e Rossura.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[2]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. Presidente dell'ufficio patriziale è Daniele Meiza[senza fonte].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Mario Fransioli, Calonico, in Dizionario storico della Svizzera, 12 gennaio 2017. URL consultato il 10 settembre 2017.
  2. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 83-85.
  • Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 38, 41, 42, 44, 251, 255, 260, 288-293, 299, 318, 392, 428, 486, 509.
  • Agostino Robertini, Silvano Toppi, Gian Piero Pedrazzi, Chiggiogna, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1974, 137-152.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 87, 100-102, 106.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 22, 56, 61,63, 288.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 100, 117, 125, 127, 129, 132, 133, 134.
  • Maria Teresa Binaghi Olivari, Pittore e ricamatore lombardi. Crociere ricamate, in Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa, Marco Tanzi (a cura di), «Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini», Officina Libraria, Milano 2010.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 216 nota 67, 217, 222 nota 96, 224, 226, 228, 229.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN151522907 · LCCN (ENnb2005016673 · GND (DE4615964-2 · J9U (ENHE987007496617205171
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