Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Ferrara)

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Chiesa di Santa Maria del Suffragio
Chiesa di Santa Maria del Suffragio, interno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàFerrara
Indirizzovia San Romano 64 ‒ Ferrara (FE)
Coordinate44°50′02.51″N 11°37′08.9″E / 44.83403°N 11.619138°E44.83403; 11.619138
Religionecattolica
Arcidiocesi Ferrara-Comacchio
ArchitettoGaetano Barbieri

La chiesa di Santa Maria del Suffragio si trova a Ferrara in via San Romano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu costruita nel 1750 riadattando il già esistente oratorio del Suffragio voluto nel 1623 dal canonico della Cattedrale, vicario della chiesa di San Romano e fondatore della Confraternita del Suffragio della Passione di Gesù Cristo (1620), Giuliano Tomasi. Il progetto è dell'architetto Gaetano Barbieri[1], lo stesso che un ventennio dopo ha progettato la grandiosa parrocchiale di Sant'Antonino Martire di Ficarolo, in provincia di Rovigo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata del tempio, in mattoni di cotto con tre finestre dal profilo mistilineo e portone sormontato da iscrizione dedicatoria, presenta linee architettoniche sobrie, analoghe a quelle della struttura absidale.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Il presbiterio

L'interno ad aula con due altari laterali, presbiterio e coro, è in stile barocco minuziosamente decorato da pitture murali e stucchi. Le decorazioni della volta sono opera del ferrarese Giuseppe Facchinetti (1694-1777), mentre il dipinto centrale di Ettore Parolini. Le pitture nella volta del presbiterio e del coro, realizzate a "sfondato prospettico" tramite l'impiego di stucchi e colori, sono capolavoro di Alessandro Turchi. La nicchia nel coro ospita la Madonna e il Figlio di Lorenzo Gherri, l'ancona dell'altare di sinistra una tela con lo Sposalizio della Beata Vergine di Leonello Bononi (1630 circa) e nell'oculo dell'altare di destra la veneratissima Addolorata e il Redentore morto (detta Madonna della Racchetta), qui posta nel 1808, già collocata nella vicina via Vespergolo poi nella chiesa di San Romano. Fanno da cornice a questo piccolo dipinto un bassorilievo neoclassico, (1832), dei fratelli Francesco e Mansueto Vidoni. In questo stesso altare è venerato dal 2003 il Beato ferrarese Alberto Marvelli.

Organo[modifica | modifica wikitesto]

L'organo monumentale in controfacciata, datato 1551, è un capolavoro di Giovanni Cipri e proviene dal monastero di Sant'Antonio in Polesine[2]. Nel 1813 venne acquistato dal Demanio per L.190 dal Prorettore della Confraternita del Suffragio Michele Mazzoni (che fece costruire anche la cantoria) e posto nella sede attuale. Esso proviene da uno dei monasteri cittadini distrutti con l'occupazione napoleonica (forse quello delle monache di San Vito, celebratissimo per le musiche a cui assistevano anche i Duchi e la Corte Estense).

Lo strumento, racchiuso in una cassa lignea cinquecentesca di splendida fattura, è a trasmissione integralmente meccanica, ha consolle a finestra, con unica tastiera di 45 tasti con prima ottava scavezza e pedaliera a leggio con ottava scavezza di 9 note costantemente unita al manuale.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ancona di Barbieri Gaetano (sec. XVIII), su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 30 marzo 2022.
  2. ^ CIPRI, Giovanni, su treccani.it. URL consultato l'11 aprile 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Scalabrini, Giuseppe Antenore, Memorie istoriche delle chiese di Ferrara e de' suoi borghi munite, ed illustrate con antichi inediti monumenti, che ponno servire all'istoria sacra della suddetta città. Dedicate al nobil uomo il signor conte Francesco Greco, Ferrara, Carlo Coatti, 1773, pp. 249-251, ISBN non esistente.
  • Gualtiero Medri, Chiese di Ferrara nella cerchia antica, Ferrara, Banca di credito agrario di Ferrara, 1967, pp. 79-83, ISBN non esistente.
  • Alberto Guzzon, Paola Poggipollini (a cura di), Chiese e Monasteri di Ferrara: devozione storia arte di una città della fede, Comunicarte, 2000, ISBN 88-87527-06-7.
  • G.Passilongo - Organo della Chiesa del Suffragio, pro manuscripto

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