Chiesa di Santa Lucia (Grosseto)

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Disambiguazione – Se stai cercando le chiese scomparse delle frazioni di Grosseto, vedi Chiesa di Santa Lucia (Batignano) o Chiesa di Santa Lucia (Roselle).
Chiesa di Santa Lucia
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàGrosseto
Coordinate42°45′42.16″N 11°06′58.67″E / 42.761711°N 11.116297°E42.761711; 11.116297
Religionecattolica
Titolaresanta Lucia
Diocesi Grosseto
Demolizione1565-1571

La chiesa di Santa Lucia era un edificio religioso situato a Grosseto.

L'ubicazione era presso l'antica porta di Santa Lucia, anch'essa scomparsa, che si apriva lungo il tracciato delle prime mura medievali di Grosseto. La demolizione dell'edificio religioso avvenne tra il 1565 e il 1571 per consentire i lavori della cinta muraria medicea, che vide in quel tratto la realizzazione della cittadella fortificata del bastione Fortezza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa è citata per la prima in un documento risalente al 1076; si tratta della terza chiesa in ordine cronologico documentata a Grosseto, dopo San Giorgio (803) e Santa Maria (1015).[1] La seconda attestazione è invece nella bolla del 1188 di papa Clemente III rivolta al vescovo Gualfredo.[1] Nel XIII secolo era detta «contrata podii sancte lucere» (1277) l'area intorno alla chiesa, compresa tra il limite orientale delle mura e la vicina chiesa di San Leonardo con il relativo ospedale; il territorio della chiesa di Santa Lucia è definito «agio» in un documento del 1279.[1]

In alcuni documenti del 1309 e del 1310 è attestata la presenza di una porta delle mura che ha preso il nome dalla chiesa.[1] In seguito alla riforma amministrativa che definisce i terzieri della città di Grosseto, il popolo di Santa Lucia viene compreso nel Terzo di San Pietro, come si evince da un documento del 1334.[1] Quello stesso anno iniziano i lavori per la costruzione nei pressi della chiesa del Cassero Senese; in una serie di atti relativi all'edificazione della struttura, si legge anche della vendita di una casa appartenente alla chiesa condotta da Balduccio di Crescentione e Bartolomeo di Bartoluccio operai dell'Opera di Santa Lucia.[1]

L'Opera di Santa Lucia, fiorente nel periodo medievale, finì per impoverirsi nel corso del XVI secolo, soprattutto a causa della cosiddetta guerra di Siena.[1] Nel 1559 la chiesa risultava già abbandonata e in condizioni di degrado.[1] In seguito alla conquista da parte dei Medici, l'edificio venne demolito e l'intera area intorno alla chiesa venne interessata dai lavori di costruzione delle mura medicee: qui venne edificato il complesso fortificato del bastione Fortezza, che inglobava al suo interno la struttura del Cassero Senese ed era costituito da due baluardi rivolti verso l'interno della città, uno dei quali prese proprio il nome di baluardo di Santa Lucia.

Il vescovo di Perugia Francesco Bossi, visitatore apostolico nella diocesi di Grosseto nel 1576 riferì che «nullum apparet vestigium ecclesiae» nel luogo dove sorgeva la chiesa di Santa Lucia, commentando anche di quanto dovesse essere forte la venerazione della santa, poiché ciò che rimaneva dei beni della chiesa era stato destinato alla celebrazione di due messe alla settimana presso l'altare di Santa Maria, nella navata destra della cattedrale di San Lorenzo.[2] Nel 1593 fu inoltre stabilito che si erigesse un altare in onore di Santa Lucia nella chiesa di San Michele.[2]

Il 1º gennaio 1960, dopo circa quattro secoli dalla scomparsa della chiesa, il vescovo Paolo Galeazzi istitutì una nuova parrocchia per il quartiere di Barbanella, recuperando la dedicazione alla santa martire e ristabilendone il culto nella città di Grosseto.[3] La chiesa si sviluppa lungo una grande navata centrale con un’altezza di 17 metri dal piano di calpestio. Vi si accede da un ampio sagrato a gradoni. Sulla parte sinistra rispetto alla porta di ingresso era stato realizzato un corpo di fabbrica che avrebbe dovuto fungere da fonte battesimale, ma che – in carenza di spazi – è stato riconvertito in ambiente per la pastorale. Oggi vi trovano sede il centro di ascolto Caritas, il Centro diamoci una mano e vi è stata installata anche una cucina. Sul fianco orientale della navata centrale si articola una seconda navata, molto più bassa della centrale e distinta attraverso una serie di colonne in cemento armato.

La parrocchia[modifica | modifica wikitesto]

La comunità ha una matrice francescana. Fin dai primi anni dall’arrivo dei Cappuccini sorsero la Gioventù Francescana (GiFra) e una fraternità dell’Ordine Francescano Secolare (OFS). Più di recente è nata anche l’esperienza dell’Araldinato. Oggi nei confini della Parrocchia vivono circa 7500 persone.

Convento[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale convento o meglio canonica dei frati sorge dietro la chiesa e conta di una fraternità di 4 frati.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La posizione della chiesa era all'estremità orientale del centro medievale e si trovava sullo stesso asse trasversale, alla cui estremità opposta occidentale sorgeva la chiesa di San Michele. Inoltre, la distanza tra queste due chiese lungo la direttrice ovest-est era identica a quella che intercorreva tra la chiesa di San Pietro e la perduta chiesa di San Giorgio lungo l'asse nord-sud.

Dalla documentazione pervenuta non è possibile risalire all'aspetto dell'edificio religioso: l'unica cosa certa è che nel XIII secolo alla chiesa era annesso anche un chiostro, secondo quanto riportato in un documento del 1232.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Santa Lucia (medievale), su Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto. URL consultato il 19 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2017).
  2. ^ a b Santa Lucia dopo la distruzione della chiesa, su Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto. URL consultato il 19 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2019).
  3. ^ Parrocchia Santa Lucia V. M., su diocesidigrosseto.it. URL consultato il 19 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2019).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Santa Lucia (medievale), su Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto. URL consultato il 19 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2017).
  • Santa Lucia dopo la distruzione della chiesa, su Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto. URL consultato il 19 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2019).