Chiesa di San Pietro Incarnario

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Chiesa di San Pietro in Carnario
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàVerona
Coordinate45°26′16.2″N 10°59′50.3″E / 45.437833°N 10.997306°E45.437833; 10.997306
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Pietro
Diocesi Verona
Stile architettoniconeoclassico
Inizio costruzioneX secolo
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa di San Pietro Incarnario, o più correttamente chiesa di San Pietro in Carnario, è un luogo di culto cattolico che sorge nel centro storico di Verona, all'inizio di stradone San Fermo; fa parte della diocesi di Verona.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa venne costruita prima del 955 grazie all'opera del conte di Verona Milone,[1] in un luogo che in precedenza era stato adibito a carnarium, per cui un luogo che fin dall'età romana era adibito alla macellazione della carne o a cimitero, considerato il significato ambivalente che aveva quel termine in epoca romana e altomedievale; da questo deriva quindi il toponimo "Incarnario".[2] Di questo antico edificio sopravvive solamente la cripta sotterranea dove tra l'altro si è conservato, su di un pilastro, l'antico affresco di una Crocifissione, di aspetto arcaico e databile probabilmente all'XI secolo.[3]

Intorno al 1440 l'edificio chiesastico fu protagonista di importanti trasformazioni, con la costruzione del campanile e di una nuova abside, ancora presente.[2] Nella seconda metà del XVIII secolo l'edificio venne ulteriormente rinnovato fino ad assumere una forma neoclassica, grazie al progetto dell'architetto Adriano Cristofali.[3] Durante la seconda guerra mondiale subì gravi danni per cui dovette essere restaurato, e durante le stesse operazioni si decise di arretrate la facciata di ben 7 metri per esigenze di viabilità,[2] eliminando in questo modo una campata e due delle cappelle laterali esistenti.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'interno della chiesa prima delle trasformazioni subite nel dopoguerra

L'edificio chiesastico si presenta con una facciata a capanna di stile neoclassico preceduta da una scalinata, orientata verso ovest. Tramite l'alta scalinata si può accedere al portale d'ingresso coperto da un timpano, e sopra di questo si trova una finestra semicircolare. La facciata è racchiusa tra due lesene ioniche angolari che sorreggono una trabeazione su cui si imposta una cornice.[2]

La pianta è ad aula rettangolare, terminante con un presbiterio rialzato di tre gradini rispetto al resto dello spazio e con concluso con un'abside. All'interno le pareti sono scandite da lesene ioniche che sorreggono una trabeazione e sono ornate con opere pittoriche su tela e ad affresco di Luigi Frisoni, mentre il presbiterio raccoglie la pala d'altare di Felice Brusasorzi. La copertura dell'aula è mediante volta a schifo con unghie laterali mentre quella del presbiterio mediante una volta a botte, sempre unghiata.[2]

Sul lato sud del presbiterio si colloca la sagrestia, e sullo stessa fiancata si trova il campanile, che si contraddistingue per la presenza di una cella campanaria con aperture bifore e copertura conica.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nel suo testamento datato 10 luglio 955 si legge: «Cappella mea propria que ego ipse a fundamento fieri rogavi foris muris civitatis veronensis non longe ab ecclesia Sancti Firmi ubi dicitur Carnario, que est dedicata ad honorem beati Petri apostolorum princeps».
  2. ^ a b c d e f Chiesa di San Pietro Incarnario <Verona>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato l'8 luglio 2020.
  3. ^ a b c Chiesa di San Pietro Incarnario, su verona.com. URL consultato l'8 luglio 2020 (archiviato l'8 luglio 2020).

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