Chiesa di San Marcello al Corso
Chiesa di San Marcello al Corso | |
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Facciata di Carlo Fontana | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Località | Roma |
Indirizzo | piazza di San Marcello, 5 - Roma |
Coordinate | 41°53′55.25″N 12°28′54.34″E / 41.898681°N 12.481761°E {{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
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Religione | Cristiana Cattolica di rito romano |
Titolare | papa Marcello I |
Diocesi | Roma |
Consacrazione | IV secolo |
Stile architettonico | rinascimentale, barocco |
Inizio costruzione | IV secolo |
Completamento | XVII secolo |
La chiesa di San Marcello al Corso è un luogo di culto cattolico di Roma, situato nel rione Trevi, lungo via del Corso.
Storia
Fondata fin dal IV secolo da papa Marcello I, fu ricostruita dopo un incendio devastante, a partire dal 1519, da Jacopo Sansovino, poi sostituito da Antonio da Sangallo il Giovane. Rispetto alla chiesa paleocristiana, quella rinascimentale ebbe un orientamento opposto, e l'ingresso principale fu rivolto verso la prestigiosa via del Corso, in luogo dell'antico transetto[1][2].
Descrizione
L'edificio è a navata unica, con cinque cappelle per lato.
La controfacciata è completamente occupata da una grande Crocifissione, verso cui convergono le 14 scene di "Storie della Passione" affrescate nel registro superiore entro il 1613.
La facciata concava, opera di stile barocco del tardo XVII secolo, è di Carlo Fontana (1681-1687).
All'interno sono collocate opere, tra gli altri, di
- Francesco Salviati (Storie della Vergine della cappella Grifoni, la terza a destra),
- Perin del Vaga (i Quattro evangelisti della cappella del Crocifisso, la quarta a destra),
- Alessandro Algardi (busti della famiglia Frangipane) e Federico Zuccari (Conversione di san Paolo), nella cappella Frangipane, la quarta a sinistra.
A sinistra dell'ingresso è il monumento eretto dal Sansovino per il cardinale Giovanni Michiel, avvelenato in Castel Sant'Angelo.
Nella cappella del Crocifisso (la quarta a destra) è il monumento funebre del cardinal Consalvi e del fratello, opera neoclassica di Rinaldo Rinaldi.
Nella cappella Orsini (la quinta a destra) sono sepolti anche i cardinali Fabrizio Paolucci e Camillo Merlini Paolucci, che la fecero ornare con opere di Pietro Bracci (il sepolcro di Fabrizio), di Tommaso Righi (il sepolcro di Camillo), di Aureliano Milani e di Domenico Corvi (due tele di ispirazione veterotestamentaria, Il sacrificio di Isacco e Il ritrovamento di Mosè).
Tutti gli anni la chiesa ospita un presepe artistico di ambientazione romana.
La Chiesa è retta dai Servi di Maria.
Note
- ^ Davanti alla chiesa di san Marcello, che allora guardava verso le case dei Colonna e piazza Santi Apostoli, rimase esposto per due giorni il cadavere di Cola di Rienzo, linciato dal popolo l'8 settembre 1354.
- ^ Dall'incendio si salvò un antico crocifisso in legno del XIV secolo. Il fatto apparve miracoloso, e ne nacque un gruppo di preghiera che fu detto "Compagnia del SS. Crocifisso". Tre anni dopo, nel 1522, la città fu colpita dalla peste. Il crocifisso fu tratto fuori dal convento che lo ospitava e portato in processione per la città per ben 16 giorni, dal 4 al 20 agosto, al termine dei quali la peste si fermò. La processione del Crocifisso continuò così ad essere ripetuta per secoli, il giovedì santo, lungo il percorso da San Marcello a San Pietro. La Compagnia, divenuta Arciconfraternita, si trasferì poi (nel 1568) nel vicino Oratorio del Crocifisso. Esiste tuttora ed ha un suo sito internet.
Bibliografia
- M. Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Roma 1891, pp. 254–255
- C. Hülsen, Le Chiese di Roma nel Medio Evo, Firenze 1927, p. 308
- F. Titi, Descrizione delle Pitture, Sculture e Architetture esposte in Roma, Roma 1763, p. 321-324
Voci correlate
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