Chiesa di San Francesco (Pontremoli)

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Chiesa di San Francesco
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàPontremoli
Coordinate44°22′31.9″N 9°52′54.18″E / 44.375527°N 9.881718°E44.375527; 9.881718
Religionecattolica di rito romano
TitolareFrancesco d'Assisi
Diocesi Massa Carrara-Pontremoli
Inizio costruzioneXIII secolo
CompletamentoXVIII secolo

La chiesa di San Francesco, che ha il titolo parrocchiale dei Santi Giovanni e Colombano, è un edificio sacro che si trova vicino al ponte Zambeccari a Pontremoli, in via Reisoli 3.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa, secondo la tradizione fondata nel 1219 dallo stesso San Francesco, luogo privilegiato di sepoltura per i pontremolesi, come attestano le pietre tombali risalenti a un periodo tra il XIV e il XVI secolo, fu ingrandita nel XV secolo e ancora all'inizio del XVIII, quando Giovan Battista Natali vi aggiunse il pronao d'accesso, il figlio Francesco affrescò le cappelle di San Francesco e Sant'Orsola, e tutto l'interno fu ridisegnato da ornati stucchi.

Il titolo di San Colombano e San Giovanni Battista venne assunto agli inizi del novecento. L'originaria chiesa di San Colombano[1][2][3] dipendeva anticamente nel 1154 dall'Abbazia di San Caprasio di Aulla come luoghi ed hospitales per i pellegrini della Via Francigena[4] ed in seguito dalla Pieve di Saliceto e divenne Parrocchia autonoma alla fine del XVI secolo sotto la titolazione dei SS. Colombano e Giovanni Battista, derivando la seconda dedicazione dalla contemporanea demolizione di una chiesa intitolata a San Giovanni Battista. Nel 1913 con la demolizione dell'antica chiesa parrocchiale di San Colombano per la realizzazione del Ponte Zambeccari[5], la parrocchia dei SS. Giovanni e Colombano fu collocata nella Chiesa di San Francesco che ne assunse il titolo e le funzioni parrocchiali. Oggi la Chiesa fa parte di un complesso più ampio, il Convento di San Colombano[6], che accoglie il Seminario, il Liceo Classico Vescovile e la Biblioteca Nazionale Serra.

Fra gli arredi, un quattrocentesco bassorilievo in marmo policromo con un'elegantissima Madonna con Bambino attribuita ad Agostino di Duccio, una Crocifissione e santi di Guido Reni (1629), e alcuni dipinti entrati con la ristrutturazione settecentesca (San Francesco che riceve le stimmate di Giambettino Cignaroli, e San Giuseppe da Copertino del Bottani). Sulla cantoria a ridosso della parete di fondo del transetto di sinistra vi è l'organo a canne, costruito nel 1746 da Domenico Andrea Boschini. Il coro ligneo fu realizzato fra il 1506 ed il 1508 dall'intagliatore, intarsiatore ed architetto parmigiano Luchino de' Bonati, anche detto Luchino Bianchino.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Chierici (a cura di), Gli organi storici della provincia di Massa-Carrara, Pistoia, Niccolai, 2007, pp. 61-62.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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