Chiesa di San Bartolomeo (Prato)

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Chiesa di San Bartolomeo
La chiesa di San Bartolomeo a Prato
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàPrato
Indirizzovia del Carmine, 20
Coordinate43°52′45.41″N 11°06′06.88″E / 43.87928°N 11.10191°E43.87928; 11.10191
Religionecattolica
Titolaresan Bartolomeo
Diocesi Prato
ConsacrazioneXIV secolo; 1958
ArchitettoIvo Lambertini
Inizio costruzioneXIV secolo
Completamentoricostruita nel 1958
Demolizionedistrutta nel 1944

La chiesa di san Bartolomeo a Prato si trova in piazza Mercatale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Costruita nel Trecento come chiesa del convento del Carmine, fu distrutta dai bombardamenti il 7 marzo 1944, e fu ricostruita su progetto di Ivo Lambertini nel 1958.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Interno
Facciata principale
Chiostro

L'attuale edificio, preceduto da un vestibolo porticato con alto campanile, ha struttura a tre navate, presbiterio con abside, e cripta. Le forme ricordano l'architettura neobizantina, con la grande aula dominata dall'emiciclo dell'abside che richiama, pur con un lessico moderno, esempi antichi come la basilica Palatina di Costantino a Treviri.

Molte opere dell'antica chiesa sono collocate nell'attuale: sull'altar maggiore spicca il notevole Crocifisso dipinto del primo Trecento (di artista pistoiese, vicino al Maestro del 1336), sotto il quale il ciborio marmoreo è opera di Antonio Rossellino o della sua scuola.

Le pareti formano una galleria di opere rilevanti, tra le quali una Trinità con gli evangelisti, santa Caterina e san Carlo Borromeo (1621-22) dell'Empoli, due tele del fiammingo Livio Mehus (Riposo durante la fuga in Egitto e il Matrimonio mistico di santa Caterina, del 1675 circa), un tondo di scuola botticelliana, dipinti di Santi di Tito (Presentazione al Tempio, con aiuti di bottega), Pier Dandini (Madonna del Carmine che libera le anime del Purgatorio, in due parti), Leonardo Mascagni (Crocifissione con quattro santi, 1594, e Madonna col Bambino e santi, 1592). Nella navata destra è un imponente Crocifisso ligneo del 1320-30, di scuola fiorentina, già in cripta, vandalizzato nel 2013 da uno squilibrato che ne ha rotto le braccia.

Immagini Storiche[modifica | modifica wikitesto]

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