Chiesa di Gesù Divino Lavoratore (Roma)

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Gesù Divino Lavoratore
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Coordinate41°52′07.9″N 12°27′57.82″E / 41.86886°N 12.46606°E41.86886; 12.46606
Religionecattolica di rito romano
TitolareGesù
Diocesi Roma
Consacrazione15 maggio 1960
ArchitettoRaffaello Fagnoni
Stile architettonicomoderno
Inizio costruzione24 maggio 1955
Completamento1960
Sito webparrocchiagesudivinolavoratore.it
Interno

La chiesa di Gesù Divino Lavoratore è un luogo di culto cattolico di Roma situato in via Oderisi da Gubbio, nel quartiere Portuense.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º ottobre 1954 venne istituita la cura d'anime "Prata Papi" dipendente dalla parrocchia della Sacra Famiglia fuori Porta Portese e per il Natale dello stesso anno venne dotata di un luogo di culto di modeste dimensioni costituito da un edificio prefabbricato; il 12 marzo dell'anno successivo col decreto Paterna sollecitudine fu istituita la parrocchia di Gesù Divino Lavoratore che affidata al clero diocesano di Roma.[2]

La prima pietra dell'edificio, progettato dall'architetto Raffaello Fagnoni, fu posata il 24 marzo 1955; il 15 maggio 1960 fu consacrata dal cardinale Clemente Micara. La dedica a Gesù lavoratore fu voluta dai papi Pio XII e Giovanni XXIII come segno della presenza della chiesa nel mondo del lavoro.[2] Nel 1969 papa Paolo VI elevò la chiesa a titolo cardinalizio col nome di "Gesù Divin Lavoratore".[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Gesù Divino Lavoratore sorge nel tratto iniziale di via Oderisi da Gubbio, nei pressi del piazzale della Radio. La costruzione, preceduta da un ampio sagrato, è a pianta ovoidale e si caratterizza esternamente per il paramento murario in blocchi di tufo squadrati con ricorsi in travertino, e per l'alta torre campanaria, anch'essa a forma cilindrica, che richiama in modo evidente una ciminiera. Il campanile, che alla sua sommità raggiunge un'altezza di circa 44 m, è posta in asse col portale centrale, collegata alla chiesa retrostante tramite una pensilina, e costituisce una sorta di propileo; la cella campanaria è delimitata da nervature in cemento armato disposte a formare dei triangoli. Ai lati di quello maggiore si aprono altri quattro portali rettangolari. La grande finestra che corre lungo l'intero perimetro dell'aula nella parte superiore della parete esterna, è ornata da una serie di croci greche anch'esse in tufo.[4]

All'interno la chiesa è costituita da un'unica aula il cui soffitto presenta una «complessa orditura di travi primarie e secondarie»[5] in calcestruzzo armato sorretta da quattordici pilastri radiali (che delimitano lo spazio di cappelle laterali) rivestiti in pietra. L'area presbiterale è situata sul lato opposto rispetto all'ingresso ed è rialzata di diversi gradini rispetto al resto della chiesa; dietro l'altare vi è un Crocifisso agonizzante su sfondo a tessere policrome.[6] Sul ballatoio ai suoi lati si trova l'organo a canne Mascioni opus 839 costruito nel 1963-1964; è a trasmissione elettrica e dispone di 31 registri e la sua consolle, situata a pavimento nell'aula, ha due tastiere e pedaliera, con i comandi dei vari registri, accoppiamenti e annullatori a placchette a bilico.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ C. Rendina, p. 120.
  2. ^ a b Un po' di storia, su parrocchiagesudivinolavoratore.it. URL consultato il 15 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2018).
  3. ^ (EN) Cardinal Title of Gesù Divin Lavoratore, su gcatholic.org. URL consultato il 15 settembre 2018.
  4. ^ M. Alemanno, p. 131.
  5. ^ S. Mavilio, p. 212.
  6. ^ M. Alemanno, p. 133.
  7. ^ Elenco nuovi, su mascioni-organs.com. URL consultato il 15 settembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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