Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Modugno)

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Santa Maria dello Spasimo
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
LocalitàModugno
Religionecattolica
TitolareMaria
Arcidiocesi Bari-Bitonto
Inizio costruzione1656

La chiesa di Santa Maria dello Spasimo è un luogo di culto di Modugno (BA), popolarmente chiamata chiesa dei Martiri, o dei Dolori o degli Ortolani; si trova in via Fiume.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Questa chiesa venne edificata grazie al contributo della popolazione come ringraziamento per lo scampato pericolo in occasione della epidemia di peste che colpì la città di Modugno nel 1656[1]; infatti, durante i restauri del 1868 venne ritrovata dietro all'altare una lapide con la scritta in latino: “TEMP.(ORE) PESTIS HOC SACELLUM VIRGINI DE SPASIMO DICATUM – A.D. 1656” (Traduzione italiana: Questo edificio sacro è stato intitolato alla Vergine dello Spasimo nel periodo della peste. Anno del Signore 1656)[2].

In questa chiesa ha sede la Confraternita della Natività di Maria, creata nel 1721 dal gesuita Padre Domenico Bruno, originariamente formata da rappresentanti dei braccianti agricoli[3]. Il 7 luglio 1800 ebbe la regia approvazione da Ferdinando IV di Napoli[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata è in pietra liscia e presenta un portale rettangolare introdotto da scalini[2]. La trabeazione è molto decorata ed è sormontata da un timpano triangolare che ospita una statua della Vergine con Bambino[2]. Al centro della facciata è presente una piccola finestra circolare. La facciata culmina con una doppia cornice sormontata da un campanile a vela[4].

L'interno della chiesa è formato da un'unica navata che misura 9,52 metri di lunghezza e 6,53 di larghezza[4]. L'interno è illuminate da due finestre ad arco poste sulle pareti laterali ed ha una volta a crociera[4] dalla cui chiave ornata da rosetta parte un lampadario di bronzo[2]. L'interno della chiesa era affrescato con finte architetture, ma un restauro del 1998 ha fatto riaffiorire le pareti di pietra[2]. Sul lato destro si trova l'altare dedicato alla Madonna di Loreto[3], mentre al di sopra della porta si trova la cantoria che conserva un piccolo organo settecentesco[4]. In diverse nicchie sono custodite rappresentazioni di Santi[3].

L'altare principale è in marmo[4] e poggia su una parete affrescata con finte architetture marmoree[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nicola Milano, Curiosando per Modugno, Bari, Ristampa a cura di Levante, 1997, p. 113.
  2. ^ a b c d e A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di), Modugno. Guida Turistico-culturale, Modugno, Associazione Pro Loco di Modugno, 2006, p. 135.
  3. ^ a b c d A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di), Modugno. Guida Turistico-culturale, Modugno, Associazione Pro Loco di Modugno, 2006, p. 136.
  4. ^ a b c d e f Nicola Milano, Curiosando per Modugno, Bari, Ristampa a cura di Levante, 1997, p. 114.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nicola Milano, Curiosando per Modugno, Bari, Ristampa a cura di Levante, 1997, pp. 113-114.
  • A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di), Modugno. Guida Turistico-culturale, Modugno, Associazione Pro Loco di Modugno, 2006, pp. 135-137.