Chiesa dei Cappuccini (Barcellona Pozzo di Gotto)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di San Francesco d'Assisi
sotto il titolo
dell'Immacolata Concezione
Chiesa dei Cappuccini
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàBarcellona Pozzo di Gotto
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Francesco d'Assisi e Immacolata Concezione
Arcidiocesi Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela
Consacrazione1623
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneanteriore 1623
Completamento1623

La chiesa di San Francesco d'Assisi sotto il titolo dell'Immacolata Concezione sorge nell'antica Pozzo di Gotto, quartiere di Marsalini o Massalini, nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Appartenente all'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, arcipretura di barcellona pozzo di gotto sotto il patrocinio di san sebastiano, giurisdizione parrocchiale del duomo di Santa Maria Assunta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa dei Cappuccini. Prospetto.
Madonna delle Rose o
Madonna dei Garofani, dettaglio.
San Giuseppe e il Bambino, dettaglio.

Il convento dell'Ordine dei frati minori Cappuccini e l'annessa chiesa di Pozzo di Gotto risalgono al 1623, edificato da Frà Giacomo della Rocca sotto la direzione del Predicatore Fratello Paulo da Catania, Frate Illuminato da Messina, sotto il governatorato del ministro generale dell'Ordine serafico cappuccino M. R. P. Clemente da Noto come risulta dall'atto del notaio Giacomo Lamberto del 12 maggio 1623. Apertura al culto 1626.

Il convento dopo la soppressione degli ordini religiosi del 1866 è adibito a carcere per essere infine demolito nel 1984.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Parete destra[modifica | modifica wikitesto]

Parete sinistra[modifica | modifica wikitesto]

  • Edicola: la parete presenta il Salvatore Bambino raffigurato con le Santa Rosa da Viterbo e Santa Chiara d'Assisi, dipinto ad olio su muro di Domenico Guargena del XVII secolo.
  • Dipinto: San Giuseppe e il Bambino, opera di fattura contemporanea.
  • Altare ligneo: manufatto recante al centro del timpano spezzato con tela intermedia raffigurante il Padre Eterno benedicente. Nell'edicola è collocata la Madonna e San Felice, olio su tela di Domenico Guargena o frate Feliciano da Messina detto il Raffaello dei Cappuccini del 1666. Una teca sulla mensa contiene la raffigurazione della Beata Vergine Maria Bambina.
  • Altare ligneo: manufatto recante al centro del timpano spezzato con tela intermedia raffigurante i Simboli dell'Ordine. Nell'edicola è collocata La Porziuncola o Perdono di Assisi, olio su tela, attribuito a Jacopo Imperatrice o frate Umile da Messina del XVII secolo.
  • Altare di San Francesco d'Assisi: Nella nicchia fra colonne e apparato ligneo, è collocata la statua San Francesco d'Assisi.
  • Vergine con Santi e San Giovannino.

Presbiterio[modifica | modifica wikitesto]

Il ciborio presenta colonne tortili e due belle statuette che arricchiscono il primo ordine. Il secondo livello è caratterizzato da cariatidi e un teatrino centrale con di un carro raffigurazione allegorica della Vittoria della Fede sull'Eresia. Una cupola poligonale con fregi, intarsi e sormontata da croce conclude il manufatto.

Convento[modifica | modifica wikitesto]

  • Convento dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini[1] sotto il titolo dell'«Immacolata Concezione», non più esistente.
  • 1860 luglio, Trasformazione in fucina per la confezione di cartucce e in seguito fu riconvertito in ospedale per la cura dei feriti della battaglia di Milazzo.
  • 1866, Dopo la confisca in seguito all'emanazione delle leggi eversive, la struttura è destinata a carcere mandamentale e a caserma dei Carabinieri.

Confraternita di San Francesco d'Assisi[modifica | modifica wikitesto]

  • Confraternita di San Francesco d'Assisi.

Cripta[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa custodisce la vara La caduta, scultura lignea di Giuseppe Fiorello del 1911, raffigurante una delle numerose cadute di Gesù avvenute durante la salita al Calvario, alcune fonti ne enumerano sette. I premio e medaglia d'oro alla Esposizione nazionale di Roma del 1911 per l'intensità espressiva del volto del Cristo e per la commovente e drammatica esposizione scenica dell'evento. Ai vertici del basamento sono presenti angeli che reggono in mano gli strumenti della Passione.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina 55, Francesco Maria Emanuele Gaetani marchese di Villabianca, "Della Sicilia nobile" [1], Stamperia dei Santi Apostoli, Parte Prima, Palermo, 1754.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]