Chiaia

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Chiaia
Parte superiore del quartiere da Piazza Amedeo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Campania
Città Napoli
CircoscrizioneMunicipalità I
Codice postale80121
Superficie2,71 km²
Abitanti38 356 ab.
Densità14 153,51 ab./km²
Nome abitantichiaiesi
PatronoSanta Maria
Giorno festivo8 settembre
Mappa dei quartieri di Napoli
Mappa dei quartieri di Napoli

Mappa dei quartieri di Napoli
Coordinate: 40°50′03″N 14°13′33″E / 40.834167°N 14.225833°E40.834167; 14.225833

Chiaia (o Chiaja) è un quartiere che insieme con i quartieri Posillipo e San Ferdinando forma la municipalità n. 1 del comune di Napoli.

Il quartiere confina a ovest con il quartiere Fuorigrotta, a nord con Vomero, a nord-est con il quartiere Montecalvario, a est con il quartiere San Ferdinando e a ovest con Posillipo; a sud si affaccia sul golfo di Napoli.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

La Riviera di Chiaia nel 1865 (foto di Giorgio Sommer). Oggi la strada immortalata è via Giordano Bruno.

Il suo nome deriva dal termine latino medievale plagia,[1] inizialmente evolutosi, localmente, in Chiaja.[2] Su alcune lapidi viarie del quartiere si nota ancora la dicitura Chiaja, mentre su altre il quartiere è semplicemente Chiaia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua conformazione odierna, Chiaia, nacque nel XVI secolo, consistendo esclusivamente in un borgo al di fuori delle mura cittadine. Tutto il terreno posto per lungo tratto fra il mare e la collina del Vomero fu ornato da giardini, alberi e fontane dal viceré duca di Medina, nel 1692, sotto il regno di Carlo II.

Le piattaforme viarie furono completamente cambiate nella seconda metà dell'Ottocento, quando, attraverso una colmata a mare, si avanzò la linea costiera creando Via Caracciolo e successivamente con la realizzazione, nell'ambito del Piano di Risanamento ed Ampliamento, del Rione Amedeo e di Via dei Mille.

Oggi Chiaia è uno dei quartieri più eleganti della città. L’isola pedonale, che va da via Calabritto per piazza dei Martiri fino alla Riviera di Chiaia, è considerata una delle più esclusive per lo shopping partenopeo e italiano, nonché cuore pulsante della movida di quartiere.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La Riviera di Chiaia in un dipinto di Antonio Pitloo di inizio secolo XIX

Il borgo di Chiaia, a partire dal XVI secolo, si sviluppò fuori del perimetro urbano, utilizzando l'accesso della Porta di Chiaia che sorgeva in prossimità dell'attuale via Santa Caterina. Il borgo era attraversato da un percorso costiero (Riviera di Chiaia) e uno interno (vico Belledonne, via Santa Teresa, piazzetta Ascensione, vico Santa Maria in Portico).

Il Duca di Noja, nel 1775, evidenziò come il borgo di Chiaia continuasse ad espandersi parallelamente alla costa. In particolare, alcuni edifici sull'odierna via dei Mille (palazzo Roccella, palazzo del Vasto, la chiesa di Santa Teresa, piazzetta dell'Ascensione), si presentavano all'epoca ricchi di giardini, ma subirono radicali trasformazioni nella seconda metà dell'Ottocento, con la sistemazione del Rione Amedeo (1859) e la realizzazione della via dei Mille (1886).

Dopo Cappella Vecchia e piazza dei Martiri si prosegue lungo via Calabritto dove, oltre il fronte laterale dell'omonimo palazzo vanvitelliano, oggetto di un recente restauro, sul lato opposto (a destra scendendo) si incontra il prospetto laterale del palazzo Satriano dove inizia la nota schiera di edifici della Riviera, della quale ricordiamo, fra gli altri, il Palazzo Pignatelli di Strongoli (1820), quello del duca di San Teodoro (1826) in stile neoclassico, la Villa Pignatelli, il palazzo Carafa di Belvedere (1823-33) e il Palazzo Caravita di Sirignano (1815).

Piazza Vittoria.

Anche la chiesa di San Giuseppe a Chiaia (1666-73), del gesuita Tommaso Carrese, si inserisce all'interno del fronte della Riviera, con la facciata caratterizzata da un ampio bassorilievo in terracotta al di sopra dell'ingresso. Di fronte si sviluppa la Villa Comunale, che si estende tra piazza Vittoria e della Repubblica. Dalla Riviera di Chiaia si dipartono verso l'interno le strade ortogonali di via Ascensione a Chiaia e di via Santa Maria in Portico che conducono alle omonime chiese.

Al termine della Riviera, proseguendo lungo la via Piedigrotta, si sbocca nella piazza omonima, dominata dalla chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, rinomata per le celebrazioni della Festa di Piedigrotta. Lungo il fianco destro della chiesa, si sottopassa la linea ferroviaria e si trova subito a sinistra, prima dell'imbocco della Galleria 4 Giornate, l'ingresso al parco della Tomba di Virgilio, sistemato nel 1930 in occasione del bimillenario della nascita del poeta. Nello stesso parco fu eretta nel 1939 la tomba di Giacomo Leopardi. Anche la memoria di un altro poeta, Jacopo Sannazaro è legata alla storia della vicina Mergellina, dove dimorò e fondò la chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina.

La Villa Comunale di Napoli (ex Villa Reale) consta di un enorme Cassa Armonica decorata con vetri colorati, l'acquario (il secondo più antico d'Europa), la Casina Pompeiana, un congruo numero di statue di varie fatture e una grande mole di fontane e due spazi di esposizione in stile greco per mostre di arte moderna. Sono da citare gli innumerevoli chioschi che sorgono ai lati della villa e la vegetazione ricca di piante e alberi di forte interesse botanico.

Elenco di monumenti e luoghi d'interesse del quartiere[modifica | modifica wikitesto]

Piazza dei Martiri
Palazzo Caravita di Sirignano dalla Riviera di Chiaia

Trasporti e viabilità[modifica | modifica wikitesto]

La Fontana della Sirena in piazza Sannazaro.

L'uscita della Tangenziale di Napoli più vicina al quartiere è l'uscita Fuorigrotta nell'omonimo quartiere. Il quartiere Chiaia è raggiungibile, dunque, imboccando via Giulio Cesare e immettendosi nella Galleria Laziale.

I due principali assi viari sono la Riviera di Chiaia e via Caracciolo, che percorrono in lungo i due lati della villa comunale. Le piazze principali sono piazza Sannazaro e piazza della Repubblica, mentre piazza dei Martiri, via Calabritto, via Poerio e vico Belledonne ospitano numerosi negozi d'alta moda ed altrettanti lounge bar, ristoranti e discoteche, tra i quali si consuma la movida notturna napoletana.

Rapido collegamento con il centro di Napoli è la galleria della Vittoria, progettata dall'ingegnere Michele Guadagno, scavata tra il 1927 e il 1928 sotto la collina di Pizzofalcone e aperta nel 1929. Collega via Giorgio Arcoleo (e dunque piazza Vittoria) con via Acton, strada realizzata nel 1925 e anch'essa facente parte del grande progetto di miglioramento della viabilità della parte occidentale della città.

Il quartiere è servito, oltre che dai bus cittadini, dalla stazione Parco Margherita della Funicolare Chiaia, dalle stazioni Piazza Amedeo, della linea 2, Mergellina della linea 2 e della linea 6 della metropolitana di Napoli e dalla stazione di Corso Vittorio Emanuele della Cumana. Sono in costruzione altre 3 fermate della linea 6 nel quartiere: Arco Mirelli, San Pasquale e Chiaia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Enciclopedia Treccani: latino medievale plagia «pendio, costa di monte» e «spiaggia, su treccani.it.
  2. ^ Un'antica etimologia, oggi abbandonata, supponeva che "il luogo fosse la plagia olimpica dove Napoli antica celebrava i giochi, e le feste di Giove". Cfr. Giambattista Ajello Napoli e il luoghi celebri delle sue vicinanze, 1845.

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