Chelsea Wolfe

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Chelsea Wolfe
Chelsea Wolfe dal vivo nel 2017
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereMusica elettronica[1]
Folk[1]
Heavy metal[1]
Strumentovoce, chitarra, pianoforte
EtichettaPendu Sound, Sargent House
Album pubblicati9
Studio7
Live1
Raccolte1
Sito ufficiale

Chelsea Joy Wolfe (Roseville, 14 novembre 1983) è una cantautrice statunitense. È nota per il suo "stile particolare di drone-metal-art-folk", caratterizzato da suoni sperimentali di chitarra e paesaggi sonori surreali.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Chelsea Wolfe è nata a Roseville, California, ed è cresciuta a Sacramento. Ha discendenze norvegesi e tedesche. Suo padre era in un gruppo country e possedeva uno studio di registrazione in casa nel quale, all'età di nove anni, Chelsea scrisse ed incise diverse canzoni.[2]

Quando era piccola ha sofferto di paralisi del sonno, da cui ha preso ispirazione per scrivere gli album Abyss e Hiss Spun.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006, Wolfe compose un album intitolato Mistake in Parting, che definì "vergognosamente brutto". L'album non venne pubblicato e la cantante prese una pausa per impegnarsi a scrivere altra musica. Il debutto con i primi due album The Grime and The Glow (2010) e Apokalypsis (2011) avvenne in una produzione indipendente che generò una grande acclamazione da parte della critica, ricevendo recensioni favorevoli da parte di Pitchfork[3] e CMJ. Affermò di aver composto questi due album con la chitarra classica di sua madre, alla quale mancava una chiave dell'accordatura; il risultato fu che le corde della chitarra dovettero essere accordate in toni più bassi, che poi divenne un elemento caratteristico di questi due album.[4]

La prima tournée fu in Nord America ed Europa, per supportare entrambi gli album, ma l'artista soffriva della paura da palcoscenico, quindi decise di indossare un velo nero in volto, in modo da riuscire a superare questa paura. Nel 2012 firmò un contratto con la Sargent House Records per pubblicare un terzo album. Nacque Unknown Rooms: A Collection of Acoustic Songs, pubblicato poi il 16 ottobre 2012, stilisticamente differente dai precedenti album, perché si basava su una chitarra elettrica.[5]

Il quarto album, Pain Is Beauty, è stato pubblicato nel settembre 2013. Ha inoltre collaborato all'incisione di un brano presente nel quinto album del gruppo musicale post-metal Russian Circles intitolato Memorial e pubblicato nell'ottobre 2013. Insieme hanno poi concluso con un tour europeo insieme.[6]

Il quinto album, intitolato Abyss, fu pubblicato sempre dalla Sargent House il 7 agosto 2015. L'album presenta suoni molto più duri dei precedenti, in un'impattante miscela tra doom, dark e musica industrial. L'ispirazione per il concetto principale dell'album viene alla Wolfe dopo la lettura di “Ricordi, sogni, riflessioni” di Carl Gustav Jung[7]. Il 22 settembre 2017 fu pubblicato, ancora una volta dalla Sargent House, l'album Hiss Spun. Inoltre, in quell'anno, ha collaborato con l'artista danese Amalie Bruun (in arte Myrkur) in due brani dell'album Mareridt e ha avviato una collaborazione con Jess Gowrie per il progetto discografico parallelo Mrs. Piss.

Nel 2021 ha realizzato, insieme al gruppo metal Converge, l'album Bloodmoon: I.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – Live at Roadburn (Roadburn Records)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Chelsea Wolfe, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 giugno 2023.
    «Darkly distinctive singer/songwriter with nods to electronic, folk, and metal.»
  2. ^ Chelsea Wolfe, la video intervista di Michele Faggi su indie-eye, su indie-eye.it. URL consultato il 18 luglio 2015.
  3. ^ Apokalypsis, la recensione su Pitchfork, su pitchfork.com. URL consultato il 18 luglio 2015.
  4. ^ Apokalypsis, l'intervista a Chelsea Wolfe, su chelseawolfemusic.tumblr.com. URL consultato il 18 luglio 2015.
  5. ^ Chelsea Wolfe, unknown rooms, l'intervista di indie-eye, su indie-eye.it. URL consultato il 18 luglio 2015.
  6. ^ Chelsea Wolfe, Pain is beauty. La recensione, su storiadellamusica.it. URL consultato il 18 luglio 2015.
  7. ^ Chelsea Wolfe, Abyss: Fuori dalla concezione usuale del temp, l'intervista su indie-eye, su indie-eye.it. URL consultato il 18 luglio 2015.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN317121678 · ISNI (EN0000 0004 5214 6589 · Europeana agent/base/130934 · LCCN (ENno2015117800 · GND (DE1275141900 · WorldCat Identities (ENlccn-no2015117800