Charles Cotesworth Pinckney

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Charles C. Pinckney)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Charles Cotesworth Pinckney

Ambasciatore degli Stati Uniti d'America in Francia
Durata mandato9 settembre 1796 –
5 febbraio 1797
PresidenteGeorge Washington
PredecessoreJames Monroe
SuccessoreRobert R. Livingston

Dati generali
Partito politicoPartito Federalista
ProfessioneMilitare, diplomatico

Charles Cotesworth Pinckney (Charleston, 25 febbraio 1746Charleston, 16 agosto 1825) è stato un politico, generale e diplomatico statunitense. Prese parte alla guerra d'indipendenza americana e alla convenzione di Filadelfia che elaborò la costituzione degli Stati Uniti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pinckney nacque a Charleston, nella Carolina del Sud, nel 1746, da Charles e Eliza Lucas. Venne mandato in Inghilterra per essere educato e là frequentò la Westminster School e l'Università di Oxford laureandosi in science and law. Inoltre studiò per un periodo in Francia al Royal Military College di Caen.

Dopo essere tornato in America nel 1769 iniziò a esercitare l'attività di avvocato e successivamente di procuratore generale (attorney general) della provincia. Divenne membro del primo parlamento della Carolina del Sud nel 1775 e servì come colonnello tra il 1776 e il 1777.

Nel 1787 fu uno dei membri della convenzione di Filadelfia e firmatario della costituzione degli Stati Uniti. In questa veste sarà soggetto involontario, un secolo e mezzo dopo, di una falsa citazione su Benjamin Franklin: fu infatti a lui falsamente attribuita la registrazione di un discorso che lo scienziato avrebbe pronunciato al Congresso, esortandone i membri a non concedere la cittadinanza agli immigranti ebrei, la cosiddetta profezia di Benjamin Franklin.

Fra il 1796 e il 1797 sostituì Monroe come ambasciatore in Francia dove fu coinvolto nel primo incidente internazionale della storia degli Stati Uniti, l'affare XYZ[1].

Nel 1800 fu candidato alla vice-presidenza del Partito Federalista mentre nel 1804 e 1808 si candidò alla presidenza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) What was the XYZ affair?, su historypop.com. URL consultato il 3 gennaio 2015.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN53144520 · ISNI (EN0000 0000 7330 5201 · CERL cnp01205208 · LCCN (ENn85305694 · GND (DE140113983 · J9U (ENHE987007319609605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85305694