Cesare Salvestroni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Cesare Salvestroni (Pisa, 1º maggio 1897Ebensee, 2 marzo 1945) è stato un ufficiale italiano.

Reduce della prima guerra mondiale, ferito e più volte decorato, col nascere del regime fascista non vi aderì, contribuendo invece alla fondazione del Partito d'Azione a Pisa. Abile tiratore, fece parte della spedizione italiana della Società del Tiro a Segno a Stoccolma nel 1929, gareggiando per la specialità "pistola libera".[1]

Durante il secondo conflitto mondiale fece parte della Giunta Militare del Comitato di Liberazione Nazionale. Venne arrestato l'11 marzo 1944 dalle Feldgendarmerie e rinchiuso nelle carceri di Firenze. Qui sostenne numerosi interrogatori e torture, senza rivelare notizie compromettenti per la Resistenza. Fu perciò inviato nel campo di Mauthausen e successivamente in quello di Ebensee, dove morì il 2 marzo 1945 a seguito dei maltrattamenti subiti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In seguito alla sua morte in un campo di concentramento nazista, venne posta una lapide in sua memoria al Poligono di Barbaricina, sede della sezione pisana di tiro a segno.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]