Cenedola

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cenedola
Torrente Cenedola presso la confluenza con il Ceno
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Emilia-Romagna
Lunghezza12 km
Portata media0,88 m³/s
Bacino idrografico43,3 km²
Altitudine sorgente1 270 m s.l.m.
NasceMonte Carameto
44°40′55.2″N 9°46′05.52″E / 44.682°N 9.7682°E44.682; 9.7682
Sfociafiume Ceno
44°41′21.12″N 9°52′58.44″E / 44.6892°N 9.8829°E44.6892; 9.8829

Il Cenedola è un torrente appenninico, affluente del Ceno, che scorre interamente nella provincia di Parma, nella zona del medio Appennino.

Corso del torrente[modifica | modifica wikitesto]

Il Cenedola nasce in prossimità della vetta del monte Carameto, nel comune di Bore, presso lo spartiacque che divide la provincia di Parma da quella di Piacenza.[1]

Il torrente, scorrendo all'interno di un fitto bosco, si dirige in direzione nord-est attraversando una stretta valle chiamata Valle Scura al termine della quale assume la denominazione di canale di Passaia bagnando la prima località che trova lungo il suo percorso: Orsi, presso la quale riceve il primo contributo di rilievo in sinistra idraulica dal rio Cravaressa.[1]

A valle della confluenza, il Cenedola prende a scorrere in una valle dove il coltivo predomina ampiamente sul bosco, bagna la località di Metti, dopo la quale assume il nome di canale della Chiesa, e riceve in destra il canale delle Lame e in sinistra il canale Borassa, quest'ultimo presso la località Rovina, prendendo definitivamente la denominazione di Cenedola.[1]

Dopo l'ultima confluenza il letto del torrente si fa ampio e ghiaioso, iniziando a scorrere in direzione sud est in una valle più ampia lambita a sud da boschi e a nord da coltivo alternato a zone incolte dove il bosco sta prendendo di nuovo il sopravvento. In quest'ultimo tratto il torrente riceve il contributo di numerosi affluenti: in sinistra i rii Pomo Terra, della Fontana Bianca, Casale, delle Lubbie e l'ultimo affluente, il rio Rosso, in destra riceve i contributi dei rii di Pignolaccia, Tampalloni, del Lubbione, Lubiazza e dei Lusignani, tutti provenienti dai rilievi boscosi posti a ridosso della riva sud del torrente.[1]

Dopo la confluenza dell'ultimo affluente il Cenedola sfocia nel suo referente idraulico, il Ceno, di fronte alla località di Golaso. A valle del rio Fontana Bianca il torrente segna il confine fra il territorio comunale di Bore e quello di Pellegrino Parmense, mentre a valle della confluenza del rio Rosso segna il confine fra il territorio di Bore e quello di Varano Melegari.[1]

Regime idrologico[modifica | modifica wikitesto]

Il Cenedola presenta il regime idrologico tipico dei torrenti appenninici, con accentuate magre estive e piene autunnali. La sua portata media di 0,880 m³/s mentre il bacino idrografico è di 43,30 km².[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e .:: Geoportale Nazionale ::., su pcn.minambiente.it. URL consultato il 10 agosto 2017.
  2. ^ Piano Acque 2015 (PDF), su adbpo.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Parma: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Parma