Celerino di Cartagine
San Celerino di Cartagine | |
---|---|
Diacono e martire | |
Nascita | Cartagine |
Morte | Cartagine, 3 febbraio 280 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 3 febbraio |
Attributi | palma del martirio |
Celerino (Cartagine, ... – Cartagine, 3 febbraio 280) è stato un diacono e martire romano, venerato come santo.
Agiografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Cartagine fu educato giovanissimo alla fede cristiana. La nonna fu santa Celerina, suo zio paterno fu il santo martire Laurentino, suo zio materno il santo martire Ignazio, soldati romani. Quando si scatenò la persecuzione di Decio fu imprigionato e portato a Roma, là venne tenuto incatenato per diciannove giorni e sottoposto a torture. Ma Celerino continuò a testimoniare la sua fede in Cristo, dando anche esempio di coraggio ai suoi parenti imprigionati con lui. Infine venne liberato e tornò a Cartagine dove nel 250 venne ordinato diacono dal vescovo Tascio Cecilio Cipriano. Viene considerato martire, anche se poi morì di morte naturale, perché resistette alle torture e fu disposto a morire per la fede.
Di lui e dei santi martiri suoi parenti parla Cipriano in una lettera.
Culto[modifica | modifica wikitesto]
Il Martirologio romano fissa la memoria liturgica il 3 febbraio.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Paul Guérin (a cura di), Vie des Saints des Petits Bollandistes, Parigi, Bloud et Barral editori, 1876, tomo II, p. 224.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Celerino di Cartagine, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- (EN) La scheda sul sito www.catholic.org, su catholic.org.
- (EN) saints.sqpn.com, https://web.archive.org/web/20090213233058/http://saints.sqpn.com/saintc6a.htm (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 15763768 · J9U (EN, HE) 987007394325505171 · WorldCat Identities (EN) viaf-15763768 |
---|