Cecilia Cavendish-Bentinck

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cecilia Cavendish-Bentinck
Cecilia Cavendish-Bentinck, contessa di Strathmore e Kinghorne, in un ritratto di Philip de László; 1931
Contessa di Strathmore e Kinghorne
Stemma
Stemma
In carica16 febbraio 1904 –
23 giugno 1938
Nome completoCecilia Nina
TrattamentoThe Right Honourable
NascitaLondra, 11 settembre 1862
MorteLondra, 23 giugno 1938 (75 anni)
Sepoltura27 giugno 1938
Luogo di sepolturaCastello di Glamis
DinastiaCavendish-Bentinck
PadreCharles Cavendish-Bentinck
MadreCaroline Louisa Burnaby
ConsorteClaude Bowes-Lyon, XIV conte di Strathmore e Kinghorne
FigliViolet Bowes-Lyon
Mary Bowes-Lyon, Lady Elphinstone
Patrick Bowes-Lyon, XV conte di Strathmore e Kinghorne
John Bowes-Lyon
Alexander Bowes-Lyon
Fergus Bowes-Lyon
Rose Bowes-Lyon, contessa Granville
Michael Bowes-Lyon
Elizabeth Bowes-Lyon, Regina consorte del Regno Unito
Sir David Bowes-Lyon
Religioneanglicanesimo

Cecilia Nina Cavendish-Bentinck (Londra, 11 settembre 1862Londra, 23 giugno 1938) è stata una nobile britannica madre di Elizabeth Bowes-Lyon, Regina madre in quanto consorte di Giorgio VI del Regno Unito e nonna materna e madrina di battesimo della Regina Elisabetta II del Regno Unito.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cecilia nacque a Londra[1], figlia maggiore del reverendo Charles Cavendish-Bentinck (nipote del primo ministro inglese William Henry Cavendish-Bentinck, III duca di Portland) e di sua moglie, Louisa Burnaby. Il 16 luglio 1881 sposò Claude Bowes-Lyon, Lord Glamis, a Petersham, nel Surrey[2]; la coppia ebbe 10 figli. Claude ereditò dal padre il titolo di conte di Strathmore e Kinghorne nel 1904, anno in cui Cecilia divenne contessa di Strathmore e Kinghorne.

Cecilia era interessata molto all'arte e suonava il pianoforte in maniera straordinaria. Era profondamente religiosa, ottima ricamatrice e giardiniera, e preferiva un modello di famiglia appartato e riservato alle grandi cerimonie di Londra[3]. Fu anche una perfetta donna di casa e le proprietà del marito vennero condotte meticolosamente e con approccio pratico,[4] a tal punto che fu lei la responsabile del disegno del giardino italiano al Castello di Glamis.[5]

Durante la prima guerra mondiale, il Castello di Glamis venne, su ordine di Cecilia, predisposto come ospedale per accogliere i convalescenti e i feriti di guerra; lei stessa prese personalmente parte alle operazioni di soccorso sino a quando non si ammalò di un cancro che la costrinse all'invalidità.[6] Nell'ottobre del 1921 subì una isterectomia[7] e dal maggio del 1922 venne ricoverata per alcuni mesi.[8]

Ebbe un attacco cardiaco nell'aprile del 1938[9] e morì otto settimane più tardi all'età di 75 anni, al n. 38 di Cumberland Mansions, Bryanston Street a Londra. Il 27 giugno 1938 venne sepolta nel Castello di Glamis.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
William Henry Cavendish-Bentinck, III duca di Portland William Bentinck, II duca di Portland  
 
lady Margaret Cavendish Harley  
lord Charles Cavendish-Bentinck  
lady Dorothy Cavendish William Cavendish, IV duca di Devonshire  
 
Charlotte Elizabeth Boyle, marchesa di Hartington  
rev. Charles Cavendish-Bentinck  
Richard Wellesley, I marchese Wellesley Garret Wesley, I conte di Mornington  
 
hon. Anne Hill-Trevor  
lady Anne Wellesley  
Hyacinthe-Gabrielle Roland Christopher Alexander Fagan  
 
Hyacinthe-Gabrielle Varis  
Cecilia Cavendish-Bentinck  
Edwyn Andrew Burnaby rev. Andrew Burnaby  
 
Anna Edwyn  
Edwyn Burnaby  
Mary Browne William Browne  
 
Mary Adcock  
Caroline Louisa Burnaby  
Thomas Salisbury Thomas Salisbury  
 
Mary Lister  
Anne Caroline Salisbury  
Frances Webb Francis Webb  
 
Mary Garritt  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama di Gran Croce dell'Ordine reale vittoriano - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Grazia e Giustizia del Venerabile ordine di San Giovanni - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Census returns of England and Wales 1881, Public Record Office RG11 Folio 0098/114 p.3
  2. ^ Civil Registration Indexes: Marriages General Register Office, England and Wales Jul-Sep 1881 Richmond, Surrey vol. 2a p. 549
  3. ^ Forbes, p.29
  4. ^ Forbes, pp.9, 28
  5. ^ Forbes, p.28
  6. ^ Vickers, p.46
  7. ^ Vickers, p.48
  8. ^ The Times (London) Thursday, 23 June 1938; p. 16; col. D
  9. ^ Vickers, p.176

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Forbes, Grania, My Darling Buffy: The Early Life of The Queen Mother (Headline Book Publishing, 1999) ISBN 978-0-7472-7387-5
  • Vickers, Hugo, Elizabeth: The Queen Mother (Arrow Books/Random House, 2006) ISBN 978-0-09-947662-7

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN251105391 · ISNI (EN0000 0003 7145 2648 · GND (DE1023751763 · BNF (FRcb16992547x (data) · WorldCat Identities (ENviaf-251105391