Cazio Insubro

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Cazio Insubro (Insubria, ... – dopo il 40 a.C.) è stato un filosofo greco antico della scuola epicurea vissuto nel I secolo a.C..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cazio Insubro, così chiamato poiché nato nella terra degli Insubri, la Gallia Cisalpina, insieme a Rabirio e Amafinio tradusse le massime di Epicuro in lingua latina divulgando la sua filosofia in Italia. È dubbio se si tratti dello stesso Cazio, il gastronomo di cui parla Orazio [1]

De rerum natura et de summo bono[modifica | modifica wikitesto]

Cazio pubblicò, a quanto risulta, 4 libri Sulla natura e il sommo bene[2], libro citato da Quintiliano[3], che lo definisce come libro di divulgazione, «levis quidem, sed non iniucundus»[4], e allo stesso modo da Cicerone [5]. L'unica cosa, a parte lo stile e lo scopo, che possiamo dirne è che Cazio tradusse il concetto epicureo di εἴδωλα (eidola) con il latino spectra.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Orazio, Satire, II, 4.
  2. ^ Porfirione,Comm. ad Hor. Sat. II 4, 1.
  3. ^ Quintiliano, Institutio oratoria, X 1,123-124.
  4. ^ Alessandra Maiorino - Academia.edu
  5. ^ Cicerone, Epistole, 274 XV 19, 1-2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Garbarino, Philosophorum Romanorum Fragmenta usque ad L. Annaei Senecae aetatem, Bologna, 2003, pp. 80-83.