Cauconi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

I Cauconi furono una tribù autoctona dell'Anatolia (attuale Turchia).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Erodoto ed altri scrittori classici, furono sciolti o assorbiti dagli immigranti Bitini, i quali erano un gruppo di clan provenienti dalla Tracia che parlava una lingua indoeuropea. I Traci Bitini espulsero o sottomisero anche i Misi ed altre tribù minori. Solo i Mariandini mantennero un'indipendenza culturale, a nord-est di quella che divenne poi la Bitinia.

I Cauconi fecero una breve apparizione nel libro X dell'Iliade, quando il troiano Dolone elenca l'elenco di alleati di Troia, descrivendone la posizione come in una lezione di geografia:

«Verso il mare giacciono i Cariani, ed i Paioniani dell'arco piegato, ed i Lelegi ed i Cauconi, ed i nobili Pelasgi»

C'è anche un breve accenno nell'Odissea. Nel libro III Atena, avendo assunto le sembianze di Mentore, dice a Nestore a Pylus: "Mi troverò nella stiva della nave questa sera, e la mattina andrò dai Cauconi, dove ho un vecchio debito da riscuotere, non un piccolo ammontare". Al tempo di Strabone il nome non esisteva più: "ora non si trovano da nessuna parte, nonostante in passato fossero insediati in numerosi posti".[1] Il tipo di lingua parlato dagli illetterati Cauconi è sconosciuto, e gli attuali linguisti hanno idee contrapposte al riguardo.

I Cauconi non vanno confusi con i Ciconi (anch'essi citati nei poemi omerici come alleati di Troia) i quali erano una tribù trace stanziata sulla costa meridionale della Tracia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Strabone. Geografia. Libro VII, Cap 7, Sez 2. (LacusCurtius)
  Portale Archeologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di archeologia