Caterina Pico

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Caterina Pico
Caterina Pico, artista ignoto XVI secolo
(Museo del Castello di Ambras)
Marchesa consorte di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino
Stemma
Stemma
In carica14841495
PredecessoreAntonia Malatesta
SuccessoreGinevra Rangoni
Altri titoliSignora consorte di Carpi
Signora consorte di Luzzara
NascitaMirandola, 1454
MorteLuzzara, 5 dicembre 1501
DinastiaPico
PadreGianfrancesco I Pico
MadreGiulia Boiardo
ConiugiLionello I Pio di Savoia
Rodolfo Gonzaga
FigliPaola
Gianfrancesco
Lucrezia
Barbara
Giulia
Aloisio

Caterina Pico (della Mirandola) (Mirandola, 1454Luzzara, 5 dicembre 1501) è stata una nobildonna italiana.

Luzzara, Palazzo della Macina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia primogenita di sette fratelli (tra questi il più famoso fu Giovanni Pico della Mirandola, umanista e filosofo) di Gianfrancesco I Pico (1415-1467), signore di Mirandola e Concordia e di Giulia Boiardo, figlia di Feltrino conte di Scandiano e cugina di Matteo Maria Boiardo, poeta e letterato.

Nel 1473 sposò Lionello I Pio di Savoia, signore di Carpi.

Rimasta vedova nel 1477, nel 1484 convolò a nozze con Rodolfo Gonzaga signore di Luzzara, Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere e di Solferino.

Rodolfo morì il 6 luglio 1495 durante la famosa battaglia di Fornovo lasciando la moglie e i sei figli in tenera età. Caterina ereditò il feudo di Luzzara, che alla sua morte passerà al figlio Gianfrancesco.

Verso la fine del XV secolo fece costruire alle porte di Luzzara la chiesa dell'Annunciata presso il convento degli Agostiniani.[1]

La vita di Caterina finì tragicamente nel palazzo di Luzzara: dopo aver respinto le avanche della sua damigella Diambra, venne avvelenata da questa.[2] L'assassina fu condannata a morte e appesa per un piede ad una trave, morendo dopo giorni di agonia.[3]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Caterina e Lionello ebbero tre figli:

Caterina e Rodolfo ebbero sei figli:[4]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Francesco II Pico Paolo Pico  
 
Isabella Malaspina  
Giovanni I Pico  
... ...  
 
...  
Gianfrancesco I Pico  
Guglielmo Bevilacqua Francesco Bevilacqua  
 
Anna Zavarise  
Caterina Bevilacqua  
Taddea Tarlati ...  
 
...  
Caterina Pico  
Matteo Boiardo Feltrino Boiardo  
 
N.N. Manfredi  
Feltrino Boiardo  
Bernardina Lambertini Egano Lambertini  
 
Tommasina Castelbarco  
Giulia Boiardo  
Gherardo VI da Correggio Giberto IV da Correggio  
 
Orsolina Pio  
Guiduccia da Correggio  
... ...  
 
...  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fondazione Un Paese. Ex Convento degli Agostiniani, su fondazioneunpaese.org. URL consultato il 12 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2011).
  2. ^ Andreolli.
  3. ^ Maurizio Bonzagni, Bello a sapersi – I cattivi fratelli e le ricche sorelle di Giovanni Pico della Mirandola, su Al Barnardon, 9 marzo 2023.
  4. ^ Gonzaga 2, su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 12 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pompeo Litta, Famiglie celebri di Italia. Pico della Mirandola, Torino, 1835, p. 3. ISBN non esistente
  • Massimo Marocchi, I Gonzaga di Castiglione delle Stiviere. Vicende pubbliche e private del casato di San Luigi, Verona, 1990. ISBN non esistente.
  • Massimo Telò (a cura di), Aloisio Gonzaga. Un principe nella Castel Goffredo del '500, Roma, PressUp, 2021, ISBN non esistente.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signora consorte di Carpi Successore
Camilla Contrari ? - 1480 Camilla Gonzaga
Predecessore Marchesa consorte di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino Successore
Antonia Malatesta 1484 - 1495 Ginevra Rangoni
Predecessore Signora consorte di Luzzara Successore
- 1484 - 1495 Laura Pallavicino
Controllo di autoritàVIAF (EN89658468 · ISNI (EN0000 0000 6218 1004 · BAV 495/47151 · WorldCat Identities (ENviaf-89658468