Catacombe ebraiche di Venosa

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Catacombe ebraiche di Venosa
Parte delle catacombe
Civiltàebraica
Utilizzocatacomba
Epocatardo antica
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneVenosa
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°58′43.88″N 15°50′23.33″E / 40.978856°N 15.839815°E40.978856; 15.839815

Le catacombe ebraiche di Venosa sono un complesso archeologico che documenta la presenza di una fiorente comunità ebraica locale tra la tarda antichità e alto Medioevo. La loro datazione, su base epigrafica, permette di collocarle in uso tra il III e il VII secolo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si presentano come una serie di corridoi scavati sulla collina della Maddalena, in una zona periferica di Venosa, lungo i quali sono collocate le sepolture, adorne di iconografie ed epigrafie ebraiche. Furono scoperte nel 1853 e divennero oggetto di studio sistematico solo a partire dal 1974, grazie anche all'opera di Cesare Colafemmina.

In totale, hanno restituito una settantina di epigrafi, con epitaffi in latino, greco ellenistico ed ebraico, una delle quali datata esattamente al 521 d.C.

Comunità ebraica di Venosa[modifica | modifica wikitesto]

Ingresso delle catacombe (sinistra) in una stampa ottocentesca

Costituiscono un'importante testimonianza archeologica dal momento che, secondo l'ebraista Giancarlo Lacerenza, forniscono il "miglior spaccato della società ebraica meridionale"[1] di quei secoli e documentano il livello di integrazione e di partecipazione della comunità ebraica nella vita pubblica locale. Il grado di integrazione è testimoniato anche dalla "contaminazione" con l'onomastica della società non ebraica e dal livello sociale relativamente elevato occupato da alcune famiglie ebraiche di Venosa.

Accanto a tali catacombe, vi è un'altra struttura che ospita quelle cristiane, una prossimità che fornisce una testimonianza tangibile del clima di convivenza pacifica e tollerante tra ebrei e cristiani.

Questo sepolcreto tardo antico può essere messo in rapporto a un'altra necropoli ebraica venosina di IX secolo: in quest'ultimo caso, si nota la frattura consumatasi in questi secoli, testimoniata anche dalla quasi totale sparizione del latino e del greco in favore dell'ebraico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giancarlo Lacerenza, Gli Ebrei, in: Umberto Eco (a cura di), Il Medioevo: barbari, cristiani, musulmani, 2010 (p. 249)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cesare Colafemmina, «Le catacombe ebraiche nell'Italia meridionale e nell'area sicula: Venosa, Siracusa, Noto, Lipari, Malta», in: Mauro Perani (a cura di), I beni culturali ebraici in Italia. Situazione attuale, problemi, prospettive e progetti per il futuro, , Longo, Ravenna 2003
  • Gian Piero Bognetti, «Les inscriptions juives de Venosa et le problème des rapports entre les Lombards et l'Orient», in Comptes-rendus des séances de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, année 1954, volume 98, numéro 2. pp. 193-203
  • Giancarlo Lacerenza, Gli Ebrei (pp. 247-251), in: Umberto Eco (a cura di), Il Medioevo: barbari, cristiani, musulmani, Encyclomedia Publishers, 2010 ISBN 978-88-905082-0-2

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