Castello di Conversano

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Castello di Conversano
Veduta della torre cilindrica rinascimentale e di parte della residenza signorile da Piazza Castello; sulla destra si intravede la testata del transetto della Cattedrale e una delle torri campanarie
Ubicazione
StatoContea di Puglia
Ducato di Puglia e Calabria
Regno di Sicilia
Regno di Napoli
Regno delle Due Sicilie
Regno d'Italia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
CittàConversano
IndirizzoCorso Domenico Morea - Conversano
Coordinate40°58′07.68″N 17°06′56.16″E / 40.9688°N 17.1156°E40.9688; 17.1156
Mappa di localizzazione: Italia
Castello di Conversano
Informazioni generali
TipoCastello medievale - rinascimentale
Altezza25 m ca. (torre maestra quadrangolare)
CostruzioneXI secolo (età normanna)-XV secolo
MaterialePietra calcarea
Primo proprietarioFamiglia Altavilla-Bassavilla
Condizione attualeDiscreta
Proprietario attualeComune di Conversano
VisitabileSi
Informazioni militari
Funzione strategicaDifensiva
Comandanti storiciGiovannantonio Del Balzo Orsini
Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona
http://www.mondimedievali.net/castelli/Puglia/bari/conversano.htm
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Il castello di Conversano è una struttura trapezoidale di origine normanna, ma successivamente modificata e rimaneggiata, soprattutto nel XV e nel XVII secolo, in modo da tramutarla da fortezza originaria qual era in fastosa dimora signorile.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Effettuando il giro del perimetro della costruzione, possiamo notare ancora un grosso torrione cilindrico della prima metà del XV, secolo come attestato dallo stemma ancora presente sulla parte sommitale della torre come da ultimo notato[1] . Il torrione infatti era stato dalla Letteratura considerato della fine del Trecento e attribuito in genere alla committenza dei Lussemburgo, ma in verità tutto ciò è smentito dalla presenza dello stemma Del Balzo-Orsini-Acquaviva. Sull'altro angolo è presente l'enorme bastione dodecagonale munito di merlatura per le bocche da fuoco, risalente alla fine degli anni Novanta del Quattrocento. Più antichi, invece, risultano i tre massicci torrioni quadrati (XI-XII secolo), di cui il torrione maestro è di età normanna e sorge su preesistenti mura megalitiche (per alcuni tratti ancora visibili), e qualche resto di finestre ogivali e circolari. La porta d'ingresso, il muro di cinta del cortile e la pregevole galleria che gira nell'interno dell'atrio risalgono invece al 1710, anno in cui furono fatte costruire dalla contessa Dorotea Acquaviva. Sul lato di Piazza della Conciliazione sorge l'ingresso monumentale tardo barocco.[2]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

La torre del castello

L'ingresso nel castello avviene non da Piazza Castello, bensì dall'adiacente Piazza della Conciliazione, dove si accede tramite il portale del 1710, di linee barocche. Si arriva così nel cortile interno, a portico e loggia su due lati. L'appartamento dei signori presenta ancora in alcune sale l'antico arredamento dei secoli XVI-XVII. Spettacolare, per bellezza ed estensione, è inoltre la vista dall'alto della torre che domina il cortile, eretta nel XIV secolo da Gualtiero di Brienne. Attualmente, alcune parti del Castello restano in mano di privati.[3]

Pinacoteca comunale[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Pinacoteca Paolo Finoglio.

All'interno del castello, dopo una serie di restauri, è stata collocata la pinacoteca comunale. In essa Sono contenute svariate opere tra le altre cose le grandi tele raffiguranti episodi della Gerusalemme liberata ad opera del pittore seicentesco napoletano Paolo Domenico Finoglio, invitato a Conversano da Giangirolamo II d'Acquaviva; il ciclo di opere serve per esaltare il potere e il prestigio della casata che ha commissionato l'opera al pittore.[4] antico

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ V. C. Galati, Templi a pianta centrale del XV secolo, come fulcri urbani e territoriali nella committenza degli Acquaviva d'Aragona. Il Tempietto di Santa Caterina ...,, in ASUP - Annali di Storia dell'Urabnistica e del Paesaggio, vol. 2014, 2, p.45.
  2. ^ Appulus, p. 20
  3. ^ Appulus, p. 30
  4. ^ D'Elia, p. 10

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Puglia, Touring Club Italiano, Milano 1978.
  • N. Appulus, Il castello di Conversano, Conversano 1935.
  • P. e M. D'Elia, I pittori del Guercio, Molfetta 1970.
  • G. Bolognini, Storia di Conversano, Bari 1935.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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