Castello Visconti Castelbarco

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Castello Visconti Castelbarco
Fortificazioni viscontee
La facciata ovest rivolta verso il parco
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
CittàCislago
IndirizzoVia Castelfidardo, 30
Coordinate45°39′32.06″N 8°58′15.77″E / 45.658905°N 8.971047°E45.658905; 8.971047
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Castello Visconti Castelbarco
Informazioni generali
StileGotico, Barocco
MaterialeLaterizi
Demolizione1510
Condizione attualeRicostruito dal 1620
Proprietario attualeFamiglie Quarta Castelbarco
VisitabileNo
Informazioni militari
Funzione strategicaDifesa
Termine funzione strategica1510
L. Mondini, Cislago terra di poveri terra di furbi, Cislago, 1982
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Il castello Visconti Castelbarco, noto anche come castello Visconti Castelbarco Albani,[1] è una fortificazione gentilizia di origine viscontea sita nel comune di Cislago, in provincia di Varese[2].

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La torre pentagonale

L'attuale castello venne costruito sulla base di una precedente fortificazione altomedievale.[1] Di proprietà viscontea (ramo Visconti di san Vito di Somma Lombardo, la struttura viene distrutta dalle truppe svizzere di Matteo Schiner nel 1510 e in seguito ricostruita a partire dal 1620 dal marchese Cesare II Visconti e dal figlio Cesare III.[1]

Della struttura originaria sopravvive un trecentesco oratorio dotato di finestre ogivali e archetti a tre lobi.[3]

Nel 1716 un nobile trentino della famiglia Castelbarco sposa Costanza, figlia di Cesare III e ultima discendente dei Visconti,[1] diventando così proprietario della dimora. Al marito di Costanza, Carlo Francesco Castelbarco, si devono una serie di modifiche architettoniche che danno al castello l'aspetto attuale: un corpo di fabbrica a forma di "C" aperta verso sud-est, con due ali laterali, munito di due torri (di cui una pentagonale) a merlatura ghibellina.

La facciata rivolta verso il cortile meridionale, dotata di porticato, ha l'aspetto di dimora signorile.[4] La porzione dall'aspetto tipicamente castellano si affaccia invece sui giardini nord-occidentali.[1]

Due cancelli sette/ottocenteschi in ferro battuto fronteggiano le facciate est ed ovest.

Internamente, il castello ospita stanze affrescate nelle quali trovano posto mobili barocchi e ottocenteschi.[1]

Attualmente il castello è abitato dagli eredi delle famiglie Quarta e Castelbarco e non è visitabile.

Monumento vivo[modifica | modifica wikitesto]

Ronda di rondoni al castello di Cislago

Nel periodo aprile-luglio il castello ospita un'importante colonia di rondoni comuni che sfruttano le vecchie tegole di merlature e mura per la nidificazione: in base al numero di coppie nidificanti questa colonia è considerata una delle più rilevanti nella provincia di Varese[5]. Questa presenza numerosa ha attirato, negli ultimi anni, una coppia di gheppi che si riproduce con successo nelle buche pontali delle mura della torre nord.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Langè, p. 263.
  2. ^ Castellidelducato, scheda sul Castello Visconti Castelbarco, su castellidelducato.eu. URL consultato il 1º aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  3. ^ Contino, Castello di Cislago.
  4. ^ Langè, p. 264.
  5. ^ Sulle ali dei rondoni (PDF), su researchgate.net, settembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Santino Langè, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968.
  • Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Angelo Contino, Castelli in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1982.

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