Castell'Umberto

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Castell'Umberto
comune
Castell'Umberto – Stemma
Castell'Umberto – Bandiera
Castell'Umberto – Veduta
Castell'Umberto – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoVeronica Maria Armeli (lista civica Pronti per la rinascita) dal 30-5-2023
Territorio
Coordinate38°05′N 14°48′E / 38.083333°N 14.8°E38.083333; 14.8 (Castell'Umberto)
Altitudine660 m s.l.m.
Superficie11,43[2] km²
Abitanti2 823[3] (30-6-2022)
Densità246,98 ab./km²
FrazioniCammara, Carnevale, Castello, Contura, Drià, Fontanamorte, Margi, Morello, San Giorgio, Santa Croce, Sfaranda, San Filippo, Vecchio Centro (o Castania), Vecchiuzzo, Baracche, Acquamuta, Sirico, Surra, Santa Marina, Fornace, ecc.
Comuni confinantiNaso, San Salvatore di Fitalia, Sinagra, Tortorici, Ucria
Altre informazioni
Cod. postale98070
Prefisso0941
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083014
Cod. catastaleC051
TargaME
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona D, 1 755 GG[5]
Nome abitanti(IT) Castanesi/umbertini[1]
(SCN) Castanisi[senza fonte]
Patronosan Vincenzo Ferreri
Giorno festivo5 aprile/28 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castell'Umberto
Castell'Umberto
Castell'Umberto – Mappa
Castell'Umberto – Mappa
Posizione del comune di Castell'Umberto all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Castell'Umberto (Castané in siciliano) è un comune italiano di 2 823 abitanti[3] della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Dista circa 90 chilometri da Messina e 150 da Palermo ed è situato sui Nebrodi settentrionali, sulla dorsale nord-occidentale del monte Rocca di Poggio, tra le fiumare di Naso e di Fitalia, estendendosi per una superficie di 11,4 km² a 660 m di altitudine.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anticamente chiamato Castanìa, (Καστανία in greco)[6] il borgo sorgeva più a valle, dominando il torrente del Fitalia. Le origini sono incerte. Secondo una teoria del Professor Rosario Scurria, illustre poeta e intellettuale castanese, il nome sarebbe una corruzione di Castrum Aeneae[7], ossia fortezza di Enea. Secondo questa teoria infatti alcuni compagni di Enea avrebbero risalito il torrente e fondato un grosso centro a valle, Salusapri, che a seguito di un'alluvione si sarebbe scinto in tre centri urbani: Castania (l'attuale Castell'Umberto appunto) Tortorici e San Salvatore[non chiaro]). L'ipotesi sarebbe supportata dall'antico nome di una contrada, Scanio, che sarebbe stata chiamata così in onore del figlio di Enea, Ascanio appunto. In epoca bizantina il borgo antico fu roccaforte contro le invasioni saracene. A quel periodo infatti risale l'antica torre che poi, nel XVI secolo, divenne castello della nobile famiglia Sollima per passare poi nel 1671 alla famiglia Galletti che fu feudataria della baronia di Castania. Precedentemente era appartenuto ad altri casati, fra cui quello dei Barresi. Una serie di pericolose frane avvenute a cavallo fra XIX e il XX secolo costrinsero i cittadini a evacuare. Iniziarono quindi i lavori per la costruzione del nuovo centro, rinominato in onore del principe ereditario Umberto I. Il piano architettonico del nuovo borgo è su modello dei paesini piemontesi che il cavalier Di Vincenzo, allora sindaco del paese, poté ammirare durante il suo viaggio sino alla corte del Re, che dovette compiere per la richiesta di fondi destinati alla ricostruzione del paese.

Oggi il paese si configura come uno dei più fortunati e accoglienti della zona per una serie di ragioni. Esso gode innanzitutto di un centro urbano sistemato secondo le regole della "città-giardino", caratterizzato dunque da un'armoniosa alternanza tra architettura e spazi verdi. Dalla piazza centrale, sulla quale si affacciano la chiesa matrice e il municipio, si dirama dunque la zona nuova del paese, arricchita da un parco comunale provvisto di piscina e campi sportivi. Un altro elemento di attrattiva è il panorama che si gode dal paese, e in particolare dalla collinetta della chiesa di Santa Croce, per via della sua posizione privilegiata. Oltre a tutti i paesi intorno e alle splendide vallate, lo spettatore può godere della vista delle isole Eolie da un lato e dell'Etna dall'altro. A meno di un chilometro dal centro si raggiunge il centro storico, l'antichissimo borgo di Castanìa, in cui si può ammirare il tessuto urbano tipicamente medioevale, le chiese superstiti e la torre del castello. A nord del paese vi è poi la suggestiva pineta, dal paesaggio tipicamente nebroideo, con fauna e flora autoctone.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • La chiesa madre Maria SS. Assunta, costruita nel 1931 su progetto di Aurelio Ghersi (al quale si deve anche l'attuale sistemazione della piazza), conserva al suo interno due statue di Antonio Gagini (1526-1532), nonché antichi quadri quali Il martirio di san Bartolomeo, un dipinto raffigurante l'antica patrona e paesana del paese, santa Marina Pandarita e l'insigne simulacro dell'attuale patrono san Vincenzo Ferreri.
  • La chiesa Maria S.S. Annunziata della c.da di Sfaranda.
  • Il castello normanno dei Sollima, di cui rimangono il maschio e parte delle mura, che sovrasta il centro storico del paese.
  • La cinquecentesca Chiesa di S. Francesco, un tempo archivio dei monaci francescani e oggi splendida per i suoi affreschi e il suo antico organo d'oro.
  • L'antica chiesa di Santa Barbara, in pieno centro storico. Si distingue per il campanile a mosaico policromatico.
  • Il convento domenicano dedicato a san Vincenzo Ferreri, patrono del paese, costruito intorno alla fine del Quattrocento e attiguo alla chiesa di Santa Barbara (ventiduesima istituzione dell'ordine in terra di Sicilia[8]). Fu edificato nel luogo in cui venne a finire una pietra lanciata da un predicatore domenicano giunto in paese per portarvi il culto di San Vincenzo e incitare gli abitanti a edificare una chiesa in suo onore. Oggi ne resta solo il campanile e parte delle pareti. Esso è stato in parte ricostruito e trasformato in auditorium all'aperto per l'organizzazione di eventi culturali.
  • il santuario di Santa Croce. Sorge su una collinetta, sulla cui sommità si trova una croce che si dice fosse punto di riferimento per le navi nel tardo Medioevo.
  • la chiesa di San Giorgio, antichissima chiesetta fuori paese da poco ricostruita.
  • i ruderi dell'antichissima chiesa madre del paese, la chiesa di San Nicola, nonché i ruderi del monastero basiliano di Santa Marina, adattato a frantoio in epoche successive.
  • ruderi dell'antica chiesetta rurale dell'Angelo custode.
  • la fontana della villa comunale Pertini e quella dedicata agli emigrati in Australia, di recente costruzione.
  • le insegne di benvenuto che si trovano a contrada Baracche e sulla statale 113 Randazzo - Capo d'Orlando all'altezza della Villa comunale Lucio Piccolo
  • il seminario estivo "Maria SS. del Tindari" di proprietà del seminario di Patti
  • il convento delle suore salesiane, già abitazione privata.
  • La gentilizia Chiesa di San Biagio risalente al 1800 nell'omonima borgata.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Celebre la lavorazione della pietra castenese da parte degli scalpellini locali. Da ricordare anche la produzione di prodotti locali dall'inconfondibile sapore mediterraneo.

Il paese è costituito da servizi, sia sportivi che culturali come la piscina, la piazza centrale, il parco, la villa comunale, una struttura attrezzata per la riproduzione di film e video, un campo da tennis, un ippodromo, una biblioteca comunale, un oratorio ancora in fase di organizzazione (ex convento delle suore), un campo da calcio comunale e una sede sportiva.

Simulacro del Patrono di Castell'Umberto San Vincenzo Ferreri custodito nella Chiesa Madre.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1820 1822 Antonio Rosella Sindaco [10]
1822 1823 Francesco Galati Sindaco [10]
1823 1827 Diego Giammillaro Sindaco [10]
1828 1831 Vincenzo Lipari Canciglia Sindaco [10]
1831 1834 Giuseppe Gentile Sindaco [10]
1834 1937 Francesco Prestileo Sindaco [10]
1838 1839 Antonino Notar Baudo Sindaco [10]
1839 1843 Giuseppe Gentile Sindaco [10]
1843 1847 Michele Di Vincenzo Sindaco [10]
1847 1848 Sebastiano Germanà Sindaco [10]
1848 1849 Calogero Prestileo Sindaco [10]
1849 1852 Sebastiano Germanà Sindaco [10]
1852 1852 Gaetano Graziano Sindaco [10]
1852 1853 Michele di Vincenzo Sindaco [10]
1853 1859 Nicolò Cassarà Sindaco [10]
1859 1860 Antonino Catania Sindaco [10]
1860 1860 Giuseppe Scurria Sindaco [10]
1860 1861 Nicolò Lipari Sindaco [10]
1861 1864 Nicolò Cassarà Sindaco [10]
1864 1871 Michele Di Vincenzo Sindaco [10]
1871 1877 Sebastiano Germanà Sindaco [10]
1877 1890 Rosario Scurria Sindaco [10]
1890 1923 Cesare Di Vincenzo Sindaco [10]
1923 1924 Giuseppe Galeani regio commissario [10]
1924 1935 Vincenzo Franchina Podestà [11]
1935 1943 Rosario Germanà Podestà [11]
1943 1946 Michele Di Vincenzo Sindaco [10]
21 ottobre 1946 7 novembre 1960 Cesare Di Vincenzo Sindaco [10]
7 novembre 1960 1962 Aldino Sardo Infirri Sindaco [10]
1962 1963 Giuseppe Busacca Sindaco [10]
1963 1964 Carmelo Liprino Sindaco [10]
1964 11 giugno 1985 Aldino Sardo Infirri Sindaco [10]
11 giugno 1985 22 maggio 1990 Aldino Sardo Infirri Partito Socialista Italiano Sindaco [11]
22 maggio 1990 14 giugno 1994 Aldino Sardo Infirri Partito Socialista Italiano Sindaco [11]
14 giugno 1994 25 maggio 1998 Vincenzo Costantino Lopresti Sindaco [10]
28 aprile 1997 25 maggio 1998 Onofrio Zaccone Comm. straordinario [11]
25 maggio 1998 27 maggio 2003 Salvatore Giuseppe Polino lista civica Sindaco [11]
27 maggio 2003 17 giugno 2008 Salvatore Giuseppe Polino lista civica Sindaco [11]
17 giugno 2008 8 luglio 2013 Alessandro Pruiti Ciarello lista civica Sindaco [11]
11 giugno 2013 30 maggio 2023 Vincenzo Biagio Lionetto Civa Sindaco [11]

Dal 30 maggio 2023 - Veronica Maria Armeli nuovo sindaco di Castell'Umberto. Con la lista civica "Pronti per la Rinascita".

  1. Altre informazioni amministrative

Il comune di Castell'Umberto fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.8 (Colline litoranee di Patti)[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ DIZIONARIO DEGLI ABITANTI D'ITALIA, su www.dizionario-italiano.it. URL consultato il 28 novembre 2021.
  2. ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Il nome di Castanìa è stato modificato in Castel Umberto con il Regio Decreto 8 giugno 1865 n. 2414 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 agosto 1865.
  7. ^ Dizionario illustrato dei comuni siciliani. Francesco Nicotra. Palermo società editrice, 1908.
  8. ^ Quinta parte dell'Istoria di S. Domenico, e del suo Ordine de' Predicatori ... - Juan Lopez - Google Libri, su web.archive.org, 10 gennaio 2018. URL consultato l'11 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2018).
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae Le amministrazioni Passate | comune.castellumberto
  11. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
  12. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 22 maggio 2014.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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