San Valentino Torio

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San Valentino Torio
comune
San Valentino Torio – Stemma
San Valentino Torio – Veduta
San Valentino Torio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoMichele Strianese (lista civica) dal 2-6-2015 (2º mandato dal 22-9-2020)
Territorio
Coordinate40°47′27.92″N 14°36′11.99″E / 40.79109°N 14.60333°E40.79109; 14.60333 (San Valentino Torio)
Altitudine22 m s.l.m.
Superficie9,16 km²
Abitanti10 822[1] (31-5-2023)
Densità1 181,44 ab./km²
FrazioniCasatori e Sciulia
Comuni confinantiNocera Inferiore, Pagani, Poggiomarino, San Marzano sul Sarno, Sarno, Scafati, Striano
Altre informazioni
Cod. postale84010
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065132
Cod. catastaleI377
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 150 GG[3]
Nome abitantivalentinesi
Patronosan Valentino
Giorno festivo14 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Valentino Torio
San Valentino Torio
San Valentino Torio – Mappa
San Valentino Torio – Mappa
Posizione del comune di San Valentino Torio all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

San Valentino Torio (Valndin in dialetto locale) è un comune italiano di 10 822 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale, totalmente pianeggiante, comprende una piccola parte dell'Agro Nocerino Sarnese, al confine con la Città metropolitana di Napoli. Il comune confina a nord con Sarno, a sud con San Marzano sul Sarno, Pagani, Nocera Inferiore, ad ovest con Striano (NA), Poggiomarino (NA) e Scafati.

I principali corsi d'acqua del comune sono il fiume Sarno, il Rio San Marino e il Canale Fosso Imperatore.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Preistoria[modifica | modifica wikitesto]

La parte sud orientale della pianura campana presenta le prime tracce di presenza umana tra il IX e il VI secolo a.C., epoca a cui risalgono numerose necropoli con circa 1.400 tombe a fossa, attribuite alla popolazione dei Sarrastri. La valle del Sarno infatti era abitata dai Sarrastri sotto la dominazione dei Greci e degli Etruschi, mentre a partire dal 421 a.C. il territorio fu invaso dai Sanniti. Successivamente gran parte della popolazione si trasferì nei nuovi centri di Nuceria, Pompei e Stabia, tutti appartenenti al territorio della valle del Sarno.

Dall'800 agli anni 1000[modifica | modifica wikitesto]

La prima menzione di San Valentino risale ad un documento dell'868, conservato nel Codex Diplomaticus Cavensis dell'abbazia della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni, nel quale la località è menzionata come Balentino. Nel 987 l'atto di fitto di un terreno menziona la località tuttora esistente di Cesina.

Dal 1200 al 1800[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di San Valentino ebbe diversi feudatari, a partire dal primo attestato nel 1269, Bertrando del Balzo, che i Registri angioini citano come possessore dei casali di San Valentino e di Casatori. Il territorio fu in possesso di diverse famiglie fino a giungere nel 1459 ai Capece Minutolo (famiglia napoletana), che lo mantennero fino all'abolizione dei diritti feudali nel XIX secolo. Il villaggio Balentino fu università autonoma alla metà del XVI secolo[5], cambiando la denominazione in Castello di Valentino. La comunità fu in conflitto con il feudatario, Giovan Battista Capece Minutolo (morto nel 1586). Il primo sindaco dell'università di cui si conosce il nome fu Francesco Martorelli (1599-1600). La località venne per la prima volta citata con il toponimo odierno di San Valentino in un atto del 1681. Alla fine del secolo Francesco Capece Minutolo ottenne il titolo di duca di San Valentino.

1806-1863: Comune del Regno delle Due Sicilie[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'abolizione dei diritti feudali nel 1806, l'università di San Valentino divenne comune del Regno delle Due Sicilie nel 1809. Alcuni abitanti del paese presero parte ai moti carbonari del 1820[6]

Dall'Unità d'Italia ad oggi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1863, dopo il passaggio al Regno d'Italia, San Valentino assunse la denominazione attuale: divenne, cioè, San Valentino Torio. L'aggiunta della parola "Torio" venne sancita per regio decreto (RDL del 22 gennaio 1863) su proposta del consiglio comunale per distinguere il comune dalla città abruzzese di San Valentino in Abruzzo Citeriore.

Alla fine del XIX secolo il comune di San Valentino partecipò finanziariamente alla costruzione della ferrovia Circumvesuviana e tra la fine del 1899 e l'inizio del 1900 fu approvato il progetto della nuova stazione di San Valentino, inaugurata nel 1904.

Nel 1936 grazie all'allora vescovo della Diocesi Sarno-Cava, il mons. Pasquale dell'Isola, la città di San Valentino Torio detiene alcune reliquie del Santo Patrono degli Innamorati, ed è a partire da questa data che San Valentino viene proclamato Santo Patrono del Comune di San Valentino Torio.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La Chiesa di San Giacomo Maggiore
  • Chiesa di San Giacomo Maggiore (1700 circa), principale edificio religioso del paese, venne realizzato sul terreno di una preesistente chiesa originaria del 1511 ed abbattuta a seguito di un accordo fra il governo locale dell'epoca, del feudatario e della diocesi di Sarno[7]. Essa fu realizzata lontano dall'abitato di San Valentino, in una zona detta "Starza di San Giacomo" e fu concepita a tre navate, disposte nel senso est-ovest, con tre ingressi che guardavano verso il paese e, cioè, verso occidente. All'interno di essa è presente il "Trittico di S.Giacomo" (olio su tavola), opera del pittore Andrea Sabatini, che risale agli inizi del secondo decennio del XVI secolo (intorno al 1520). La splendida gradinata in blocchi di piperno, disposti a coda di pavone, davanti alla Chiesa, venne eretta tra il 1804 e il 1813.
  • Chiesa della Consolazione[8]
  • Chiesa Santa Maria delle Grazie (XVII secolo)
  • Torre orologiaia
  • Palazzo Formosa

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Il grafico sottostante riporta l'evoluzione demografica del Comune di San Valentino Torio (compresi i territori di Casatori e Sciulia).

Abitanti censiti[9]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti campani.
Mappa dei dialetti meridionali italiani; il territorio di San Valentino Torio è incluso nell'ambito dei dialetti campani.

Il vernacolo parlato dagli abitanti di San Valentino Torio mostra molte affinità con il napoletano, distinguendosi dalla parlata del capoluogo provinciale Salerno per alcune sottigliezze come l'uso di articoli determinativi differenti, che risultano essere gli stessi utilizzati a Napoli:

  • "Il" e "Lo" nel vernacolo valentinese, come in quello napoletano, diventano 'O (es.: o scarrafone, tradotto: "lo scarafaggio", oppure o pummarulino, tradotto: "il pomodorino"), mentre nella parlata salernitana diventano "'U" ('u pummarulino, 'u scarrafone);
  • "Gli", "I" e "Le" nel vernacolo valentinese, come in quello napoletano, diventano "'E" (es.: e percoche, tradotto: "le pesche", e puparuole, tradotto: "i peperoni"), mentre nella parlata salernitana diventano "'I" ('i percoche, 'i puparuole...).

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

A San Valentino Torio è possibile trovare ogni genere di prodotto agroalimentare della Campania, come ad esempio la mozzarella di bufala, il babà, la pizza napoletana, la pastiera, la sfogliatella, 'O pere e 'o musso. È possibile trovare anche prodotti a diffusione limitata in alcune aree specifiche della Campania, come:

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazione[modifica | modifica wikitesto]

San Valentino Torio, come recita lo statuto comunale, ha due frazioni: Casatori e Sciulia.[10]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del paese si basa sulla sua produzione agricola (ortaggi e pomodoro San Marzano), che viene esportata in tutto il territorio. Esistono anche realtà industriali di conserve di pomodoro.

Una parte della stazione di San Valentino Torio
Il ponte sul fiume Sarno

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

San Valentino si trova a metà strada tra Salerno e Napoli, e per tale motivo è coperto sia dalla rete ferroviaria della Circumvesuviana che consente di raggiungere buona parte delle città della confinante città metropolitana di Napoli, sia dalla linee del servizio autobus della rete CSTP[11], la quale permette di raggiungere alcuni territori dell'agro nocerino sarnese come Sarno, San Marzano, Pagani, la Stazione di Nocera Inferiore e l'Università degli Studi di Salerno. Dalle fermate di Pagani e Nocera è possibile inoltre usufruire di ulteriori linee CSTP per raggiungere altri luoghi del salernitano[12]. La stazione di San Valentino Torio è stata inaugurata nel 1904, ed è composta da due binari situati sulla linea principale Napoli-Ottaviano-Sarno. Questa stazione consente di raggiungere Napoli.

Principali arterie stradali[modifica | modifica wikitesto]

  • Strada Regionale 367/a Innesto SS 18-S.Marzano-S.Valentino Torio.
  • Strada Provinciale 6 Nocera Inferiore-Sarno.
  • Strada Provinciale 102 San Valentino Torio-Casatori.
  • Strada Provinciale 152 S.Valentino Torio-confine di Striano.
  • Strada Provinciale 298 Casatori-Ponte Migliaro.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci Particolari dell'Università[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci durante il periodo del Viceregno
Titolo Nome Cognome dal al
Francesco MARTORELLI 1599 1600
Giovanni CAROTENUTO 1600 1601
Cesare RODA 1601 1602
Marsilio STRIANESE 1602 1603
Prospero D'ANGELO 1603 1604
Prospero D'ANGELO 1604 1605
notar Aniello BENEVENTO 1605 1606
Marsilio STRIANESE 1607 1608
Pompeo LAUDISIO 1615 1616
Gio.Battista RODA 1616 1617
Domenico STRIANESE 1618 1619
Vincenzo CAROTENUTO 1621 1622
Pietro Ant. BENEVENTO 1622 1623
Vincenzo CAROTENUTO 1624 1625
notar Vincenzo Andrea PERRINO 1625 1626
Alferio Muzio PAGANO 1629 1630
Francesco MIGLIARO 1652 1653
Carmine DE MELA 1655 1656
Gio.Pietro LAUDISIO 1684 1685
Agostino DANIELE 1693 1694
Agostino DANIELE 1695 1696
Carmine VISCARDI 1696 1697
Ventura DE SIANO 1700 1701
Felice FRIGENTI 1701 1702
dott.fisico Giuseppe VISCARDI 1702 1703
Agostino DANIELE 1703 1704
Gaetano BENEVENTO 1704 1705
Domenico MARTORELLI 1705 1706
Domenico VISCARDI 1706 1707
Domenico VISCARDI 1707 1708
Agostino DANIELE 1708 1709
Nicola SIANI 1713 1714
Giuseppe GIUDICE 1714 1715
dott.fisico Nicola VISCARDI 1715 1716
dott.fisico Nicola VISCARDI 1716 1717
Leone SIANI 1717 1718
Gaetano BENEVENTO 1718 1719
notar Francesco PACELLO 1719 1720
Nicola SIANI 1720 1721
Nicola DANIELE 1723 1724
Nicola VISCARDI 1726 1727
Antonio BENEVENTO 1727 1728
Nicola FIERRO 1730 1731
Felice STRIANESE 1731 1732
Sindaci durante il Regno delle Due Sicilie
Titolo Nome Cognome dal al
Francesco D'AMBROSIO 1734 1735
Aniello D'AMBROSIO 1737 1738
dott.fisico Felice STRIANESE 1738 1739
Francesco D'AMBROSIO 1740 1741
dott.fisico Nicola SARNO 1741 1742
Michele VASTOLA 1743 1744
Nicola FIERRO 1744 1745
Luca Antonio CARO 1747 1748
Francesco VISCARDI 1751 1752
Francesco RODI 1753 1754
Nicola ADINOLFI 1755 1756
Nicola ADINOLFI 1756 1757
Carmine PACELLO 17657 1758
Alessandro MURA 1758 1759
Lorenzo D'AMBROSIO 1759 1760
dott.fisico Daniele SIANI 1760 1761
Carmine MIGLIARO 1761 1762
Rochisio BENEVENTO 1762 1763
dott.fis. Andrea D'AMBROSIO 1765 1766
dott.fisico Daniele SIANI 1766 1767
dott.fisico Giuseppe SIANI 1767 1768
Alessandro MURA 1768 1769
Francesco FORMOSA 1769 1770
Pompeo RUGGIERO 1771 1772
Rochisio BENEVENTO 1772 1773
dott.fisico Giuseppe SIANI 1773 1774
Alessandro MURA 1774 1775
Francesco FORMOSA 1775 1776
Francesco SARNO 1776 1777
Francesco D'AMBROSI 1777 1778
Domenico MARTORELLI 1778 1779
dott.fisico Daniele SIANI 1779 1780
notar Giulio D'AMBROSI 1780 1781
Giuseppe D'AMBROSI 1781 1782
Sebastiano VASTOLA 1790 1791
Saverio MARTORELLI 1799 1800
Saverio MARTORELLI 1800 1801
notar Giuseppe FRIGENTI 1801 1802
Cosmo ADINOLFI 1802 1803
Francesco D'AMBRIOSI 1803 1807
Domenico ADINOLFI 1807 1808

Sindaci del comune[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci durante il Regno delle Due Sicilie
N. Titolo Nome Cognome dal al
1 Aniello SARNO 01.01.1809 31.12.1809
2 Domenico ADINOLFI 01.01.1810 31.12.1810
3 Pasquale SIANI 01.01.1811 31.12.1813
4 Cosmo SIANI 01.01.1814 31.12.1818
5 Francesco SIANI 01.01.1819 31.12.1822
6 Giuseppe D'AMBROSI 01.01.1823 31.12.1828
7 Giovanni MARTORELLI 01.01.1829 31.12.1831
8 Andrea D'AMBROSI 01.01.1832 31.12.1837
9 Costantino DE MARINIS 01.01.1838 30.11.1838
10 Aniello QUADRINO 01.12.1838 31.12.1839 2° Eletto f.f.
11 Bernardo D'AMBROSIO 01.01.1840 31.12.1843
12 Angelo CORVINO 01.01.1844 31.12.1846
13 Ignazio LAMBERTI 01.01.1847 31.12.1847
14 Andrea D'AMBROSI 01.01.1848 31.12.1849
15 Francesco ADINOLFI 01.01.1850 31.12.1855
16 notar Valentino RUGGIERO 01.01.1856 15.09.1859
17 Luigi FRIGENTI 16.09.1859 15.09.1860
Sindaci durante il Regno d'Italia
N. Titolo Nome Cognome dal al note
19 Sabato VERGATI 28.09.1860 20.09.1861
20 Giuseppe ADINOLFI 24.09.1861 15.05.1864
21 Vincenzo ADINOLFI 16.05.1864 13.06.1864 Delegato Straordinario
22 Camillo GHERSI 18.07.1864 21.01.1865 Delegato Straordinario
23 Antonio QUADRINO 21.01.1865 31.10.1868
24 Francesco FORMOSA 31.10.1868 19.02.1870
25 Luigi DE MARINIS 20.02.1870 23.05.1870 Delegato Straordinario
26 Francesco FORMOSA 24.05.1870 31.08.1883
27 dott. Carlo FRIGENTI 19.10.1883 22.01.1888
28 duca Giovan Battista CAPECE MINUTOLO 23.01.1888 20.08.1889 (per morte)
29 Valentino FORMOSA 12.02.1890 11.11.1892
30 Giovan Domenico FORMOSA 01.01.1893 19.01.1894
31 Valentino FORMOSA 20.01.1894 27.10.1898 (per morte)
32 Giovanni D'AMBROSIO 30.11.1898 20.12.1899
33 avv. Giovan Domenico FORMOSA 21.12.1899 26.05.1924
34 gen. Raffaele BASSO 27.05.1924 21.05.1925 Commissario Prefettizio
35 avv. Giovan Domenico FORMOSA 21.05.1925 23.09.1926
Podestà
N. Titolo Nome Cognome dal al
36 avv. Giovan Domenico FORMOSA 23.09.1926 30.07.1929
37 cap. Alfredo BOCCALI 01.09.1929 11.04.1930 Commissario Prefettizio
38 Valentino FORMOSA 11.04.1930 14.06.1937
39 Emilio FORMOSA 07.07.1937 20.09.1937 Commissario Prefettizio
40 Valentino FORMOSA 02.10.1937 11.07.1938
41 Salvatore MIRANDA 15.07.1938 30.08.1938 Commissario Prefettizio
42 Valentino FORMOSA 03.09.1938 17.10.1939
43 Giuseppe FESTA 27.10.1939 10.05.1940 Commissario Prefettizio
44 ing. Felice FRANCHOMME 20.05.1940 24.01.1942 Commissario Prefettizio
45 ing. Felice FRANCHOMME 25.01.1942 03.06.1943
46 dott. Antonio MANCINI 19.06.1943 18.07.1943 Commissario Prefettizio
47 mar.llo Luigi BARBUTO 28.07.1943 03.08.1943 Commissario Prefettizio
48 dott. Giovanni DARA 06.08.1943 24.08.1943 Commissario Prefettizio
49 ing. Felice FRANCHOMME 25.08.1943 03.12.1943
50 Ludovico PERLETTA 21.12.1943 12.08.1944 Commissario Prefettizio
51 dott. Gabriele SANTORO 14.09.1944 02.12.1944 Commissario Prefettizio
52 Giuseppe LONGOBARDI 06.12.1944 27.10.1946 Sindaco Straordinario
Sindaci durante la Repubblica
N. Titolo Nome Cognome dal al note
53 Giuseppe LONGOBARDI 27.10.1946 09.12.1964
54 avv. Pietro RUGGIERO 09.12.1964 15.09.1975
55 avv. Federico FRIGENTI 15.09.1975 22.04.1977
56 avv. Vincenzo SORIENTE 22.04.1977 06.11.1978
57 dott. Antonio ADDONIZIO 07.11.1978 20.06.1979 Commissario Prefettizio
58 rag. Mariano STRIANESE 21.06.1979 27.01.1980
59 dott. Mario D'AMBROSI 28.01.1980 26.09.1980 Commissario Prefettizio
60 rag. Mariano STRIANESE 27.09.1980 11.07.1984
61 dott. Vincenzo D'ANTUONO 12.07.1984 11.02.1985 Commissario Prefettizio
62 rag. Mariano STRIANESE 12.02.1985 12.07.1990
63 dott. Angelo VASTOLA 13.07.1990 26.12.1990
64 dott. Umberto POSTIGLIONE 27.12.1990 28.06.1991 Commissario Prefettizio
65 rag. Mariano STRIANESE 29.06.1991 18.05.1992
66 Carmine LOMONTE 19.05.1992 03.01.1993
67 Michele MANCUSI 04.01.1993 30.05.1993
68 ing. Alberto ESPOSITO 31.05.1993 06.08.1995
69 dott. Nicola CARBONE 07.08.1995 09.06.1996
70 prof. Giuseppe CORAZZIERE 10.06.1996 29.04.2004
71 dott. Vincenzo AMENDOLA 30.04.2004 16.04.2005 Commissario Prefettizio
72 dott. Felice LUMINELLO 17.04.2005 01/06/2015
73 ing. Michele STRIANESE 02/06/2015

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

La gestione del ciclo dell'acqua è affidato all'ATO 3 Sarnese Vesuviano.

Il 31 ottobre 2018, il sindaco ing. Michele Strianese viene eletto presidente della provincia di Salerno, con oltre il 70% dei voti.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina di San Valentino Torio conta alcune società sportive dilettantistiche come:

  • ASD San Valentino 1975, società calcistica fondata nel 1975, i suoi colori sociali sono il giallo e il rosso. Nella stagione 2023-2024 milita nel campionato di Promozione Campania - Girone B, disputando le gare casalinghe nello "Stadio Comunale Giovanni Vastola".
  • Atletico San Valentino Torio, fondata nel 2017, i cui colori sociali sono il bianco, il rosso e il blu. Milita nel campionato di Seconda Categoria Campania - Girone F, disputando le gare casalinghe nello "Stadio Comunale Giovanni Vastola".
  • Toria Scuola Calcio, società calcistica impegnata nell'attività di scuola calcio, fondata nel 2008; i suoi colori sociali sono il rosso e il blu, e sullo stemma è disegnata una leonessa.
  • Shirai Club San Valentino, società dilettantistica a carattere polisportivo, la cui sezione principale è il karate, disciplina in cui alcuni sportivi locali hanno ottenuto diverse volte il titolo di Campione d'Italia (specialità kumite).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Profilo Comune, su comune.sanvalentinotorio.sa.it (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
  5. ^ La prima menzione dell'università risale ad un atto del notaio Virgilio Tortora del 23 marzo 1553, intitolato Instrumentum pro Universitate castri Valentini.
  6. ^ Gli abitanti di San Valentino che parteciparono ai moti del 1820 furono Francesco D'Ambrosio, Antonio Giudice, Andrea e Carlo D'Ambrosio, Aniello Vastola, Giuseppe, Carlo e Marzio Giudice, Aniello Sarno, Biagio Capozucca e Luigi Ferrara. Nella successiva repressione Andrea D'Ambrosi fu mandato in esilio a L'Aquila.
  7. ^ [1]
  8. ^ Copia archiviata, su ssgiacomoevalentino.org. URL consultato il 7 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ Copia archiviata (PDF), su comune.sanvalentinotorio.sa.it. URL consultato il 7 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  11. ^ http://www.cstp.it/orarioasp/suburbunico.asp?numero=80&direzione=andata
  12. ^ http://www.cstp.it/orarioasp/suburbunico.asp?numero=4&direzione=andata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Salvatore Silvestri, Dal Balentino del Codex Diplomaticus Cavensis al San Valentino Torio del Decreto di Vittorio Emanuele II, Editrice Gaia 2006, ISBN 88-89821-14-0
  • Franco Pastore, San Marzano nella Pianura Campana , pag.24, Editrice Palladio, Salerno 1983, cod. IT\ICCU\CFI\0032994.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]